Si conclude con risultati stellari anche per la formazione italiana la settima edizione del “World Retrorunning Championship”, Campionato Mondiale di Retrorunning, organizzata dall’Associazione Culturale “Spetroliamoci” e Atletica Pontevecchio di Bologna, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana e Quartiere Navile di Bologna, che si è svolta a Bologna dal 13 al 15 luglio.
Nella giornata di chiusura del campionato mondiale di “corsa all’indietro” la pista per la mezza maratona e maratona ricavata sul circuito in asfalto nel parco dei Giardini “Cà Bura” del quartiere Navile, ha ospitato rappresentanti di Germania, Inghilterra, Italia, Porto Rico, Polonia, Cuba, Brasile, Spagna.
Nella gara maschile, sulla distanza di ventuno chilometri e 97 metri, dominio tedesco con MARKUS JURGENS, vincitore con il tempo di 1:44:25 davanti al conterraneo MICHAEL BINDER, 1:59:36, e al britannico NIGEL HOLMES, 2:06:45.
Ottima la prova fornita dall’azzurro PAOLO CALLEGARI, uomo di punta della società sportiva “Corriferrara”, che aggiorna il suo palmares di categoria con il titolo di Campione Mondiale nei cento metri, Vice Campione Mondiale nei diecimila metri, medaglia d’oro e nuovo primato italiano in 5:58 nella staffetta 4 x 400, medaglia di bronzo nella mezza maratona.
Nel settore femminile la tedesca JENNY WEHMSCHULTE conquista il titolo di campionessa iridata in 2:54:30, secondo gradino del podio per la polacca AGATA BAK, 3:13:12.
Zona alta nella classifica “Over 55” per la coppia azzurra NICOLA FABIANI, medaglia d’oro e Campione mondiale di categoria in 2.27.08, argento per FERNANDO OLEZZI, 3:08:47.
Gara di chiusura la maratona che registra il successo del tedesco KURTH HASSAN, 5:45:56, AARON YODER, secondo classificato in 6:07:40, medaglia di bronzo per il francese JEAN PIERRE GRASLAND, 7:26:16.
Bilancio positivo per ALBERTO VENTURELLI, argento nei diecimila e staffetta 4 x 100, bronzo nella 4 x 400, atteso al debutto sulla distanza di 42 chilometri e 195 metri.
In seconda posizione fino al trentesimo chilometro ha dovuto gettare la spugna a causa di problemi muscolari.