Presentato il trio di nuovi atleti della Virtus Imola: Danilo Errera, Alessandro Biandolino e Francesco Orlando, presso la sede della Intech Automazione Sistemi, il main sponsor dell’intero settore giovanile. 

Molto soddisfatto il Direttore Sportivo Carlo Marchi che ha condotto l’incontro con parole di benvenuto ai nuovi atleti gialloneri.

Dalle prime parole degli atleti trapelano motivazione, entusiasmo e voglia di mettersi in gioco nel prossimo campionato di Serie C Gold.

Alessandro Biandolino pivot, classe 1999. Muove i primi passi alla Ca’ossi Forlì. Nella stagione 2015/2016, all’Unieuro Forlì in LegaDue, poi 2 anni al Gaetano Scirea in serie C Gold e, l’anno scorso, una travagliata stagione alla Grifo Imola in serie C Silver.

Francesco Orlando, classe 1994 arriva dalla cavalcata vincente con tanto di promozione in C Silver con la Grifo Imola, la cui parabola ha visto la conclusione con l’amara retrocessione nell’ultima stagione. Guardia, classe 1994, è pronto ad affrontare la sua prima esperienza in Serie C Gold 

Danilo Errera, pivot, classe 1997, scuola Fortitudo Bologna, giunge in riva al Santerno dopo una stagione con la maglia della Gordon Nuova Pallacanestro Olginate, in Serie B. Precedentemente l’esordio in un campionato senior, sempre in B, a Teramo. Scuola Fortitudo Bologna.


La Virtus Imola comunica di aver raggiunto l’accordo con Danilo
 Errera per la stagione 2019/2020.
Pivot, Classe 1997, Errera giunge in riva al Santerno dopo una stagione con la maglia della Gordon Nuova Pallacanestro Olginate, in Serie B. Precedentemente l’esordio in un campionato senior, sempre in B, a Teramo.

Scuola Fortitudo Bologna per un pivot difficile da inquadrare: nonostante la possenza fisica da pivot classico, Errera può sfruttare la mano morbida e la capacità di muoversi con buone scelte in tutta l’area pitturata.
Comincia a delinearsi la nuova formazione della Virtus, con la coppia Marchi-Regazzi ancora impegnata sul mercato.

 ERRERA

Danilo Errera, benvenuto nella grande famiglia della Virtus Imola. Quali sono le tue caratteristiche tecniche?
“Sono un lungo versatile, posso adattarmi sia ad un gioco interno da numero 5 che ad un gioco più esterno da numero 4”.

Essendo ancora giovane, avrai certamente dei fondamentali da migliorare per crescere come atleta e cestista:

“Sicuramente mi interessa molto l’aspetto mentale del gioco, cerco di migliorarmi sempre in questo aspetto per avere un approccio alla partita sempre migliore. Inoltre in questo periodo ho lavorato molto individualmente con il coach Luca Ansaloni sul mio tiro dall’arco per rendere il rilascio più fluido e veloce”.

Giovanili alla Fortitudo Bologna: quali sono i tuoi ricordi più belli di quegli anni?

“I ricordi in Fortitudo sono strettamente legati ai miei primi approcci con la pallacanestro vera, li ho imparato tanto sia in termini tecnici che umani”.

Dopo la prima stagione da senior a Teramo in serie B, l’anno scorso hai disputato ancora la stessa categoria ad Olginate:

“Sì, abbiamo disputato un buon campionato ottenendo la salvezza, che era l’obbiettivo di stagione, con diverse gare di anticipo e inoltre abbiamo sfiorato i playoff”.

Arrivi ad Imola nell’anno zero del nuovo ciclo societario. Quali obiettivi ti poni?

“Mettermi a disposizione fin da subito del coach e della società per raggiungere e provare a superare gli obiettivi stagionali”.

Hai già avuto modo di parlare con coach Marco Regazzi. Cosa ne pensi del nuovo tecnico giallonero?
“Mi ha dato un’impressione ottima a livello caratteriale, abbiamo subito parlato di questioni tecniche e siamo entrambi molto motivati per la stagione”.

Cosa si devono aspettare da te i tifosi imolesi?

“Il massimo impegno, la certezza che metterò sempre in campo tutto quello che ho”.

Una squadra da completare, che poi andrà amalgamata. Una sfida ancora più impegnativa per voi atleti. Senti questa responsabilità?

“Le responsabilità fanno parte del gioco, credo che la cosa migliore sia lavorare sempre con impegno e umiltà per diventare parte integrante di un sistema vincente”.

Con la tua altezza ed il tuo fisico, disponi di una buona mobilità di piedi ed una buona tecnica, doti difficili da riscontrare nel ruolo di pivot. Saranno probabilmente le tue armi per sfidare le corazzate del girone?

“Si, come dicevo prima queste sono le armi che mi permettono di uscire dal canonico ruolo di pivot interno e mettere in difficoltà il mio avversario magari sfidandolo fronte a canestro”.

Imola ha un pubblico caloroso, competente e con tanti tifosi molto vicino alla squadra. Li vuoi salutare?
“Certo, voglio dire loro che sono carico e pieno di entusiasmo per questa nuova sfida e che non li deluderò!!!”


Alessandro
 Biandolino è un nuovo atleta della Virtus Imola per la stagione 2019/2020.

Pivot, classe 1999, Biandolino è un buon passatore ed un buon rimbalzista difensivo e possiede un buon tiro dalla media distanza. 

Muove i primi passi con la palla a spicchi in mano alla Ca’ossi Forlì con cui ha giocato tutta la trafila delle giovanili. Nella stagione 2015/2016 era nel roster, con qualche gettone di presenza, dell’Unieuro con cui ha vinto la Coppa Italia di serie B ed ottenuto la promozione in LegaDue.

Poi 2 anni al Gaetano Scirea in serie C Gold e, l’anno scorso, una travagliata stagione alla Grifo Imola in serie C Silver, per via di un fastidioso problema fisico.

Ora la scelta della Virtus Imola per rilanciarsi e dimostrare di poter reggere il confronto con la Serie C Gold.

 BIANDOLINO

Alessandro Biandolino, benvenuto alla Virtus Imola. Nonostante tu sia del 1999, hai già una discreta carriera alle spalle, con importanti esperienze in tre categorie differenti: dalla B con l’Unieuro Forlì, alla C Silver con la Grifo, passando per la C Gold al Gaetano Scirea. Analizza queste esperienze:

“Sicuramente posso ritenermi fortunato se a 20 anni appena compiuti, possiedo un tale bagaglio. L’anno con la Pallacanestro 2.015 Forlì è stato estremamente importante, poichè a 16 anni ho avuto la possibilità di affacciarmi, seppur con pochi effettivi minuti in campo, al mondo senior della pallacanestro, allenandomi tutti i giorni con gente del calibro di Rombaldoni. Con lo Scirea sono stati due anni molto belli, nei quali ho avuto continuità in campo con sempre più minuti e dimostrando, a mio avviso, di poter stare bene in campo in questa categoria. Purtroppo con la Grifo non è stato l’anno che mi aspettavo: le prospettive erano ottime per me e per la squadra e mi è dispiaciuto molto non aver potuto aiutare i miei compagni, per aver chiuso la stagione prestissimo causa infortunio.

L’ultima stagione è certamente da archiviare quanto prima, sia per i pochi minuti in campo che per la retrocessione diretta a fine campionato?

“E’ stata una stagione no e mi spiace che sia avvenuta nel pieno dei miei 19 anni. Anche a livello collettivo siamo stati molto sfortunati, colpiti da tanti infortuni che hanno condizionato l’andamento del campionato. Sto comunque impiegando gran parte della mia estate a tornare in forma campionato per riprendere al più presto la cosa che più mi piace fare.

Resti ad Imola, sponda giallonera, per rilanciare la tua carriera, riproponendoti in una categoria dove hai già mostrato di saper stare?

Sì, come detto in precedenza, i due anni a Bertinoro sono stati davvero importanti per la mia formazione cestistica. Ho giocato spesso minuti importanti e ritengo di aver sempre dato un buon apporto alla squadra.

Le tue principali qualità tecniche?

Prediligo il gioco in post basso, mi piace attaccare l’area con movimenti di potenza ma anche con utilizzo di perni e finte. Non disdegno comunque fronteggiare il canestro e prendere tiri dalla media o da 3 punti.

Dove, invece, devi crescere con il lavoro in palestra?

Sicuramente il palleggio è un fondamentale da migliorare, così come non mi dispiacerebbe anche evolvere il mio gioco oltre l’area.

Riparti da coach Regazzi che è un allenatore di altra categoria:

Ho avuto modo di sentire il coach, di cui conosco il grande background e devo dire che mi ha lusingato molto il suo forte interesse nei miei confronti. Mi ha inoltre incuriosito subito il suo modo di pensare la pallacanestro e non vedo l’ora di mettermi al lavoro con lui e la squadra.

Difficile parlare di squadra, visto che il lavoro del DS Marchi non è ancora finito. Andrà completato il roster, ma la tua scelta è ricaduta sulla Virtus?

Alla base della mia scelta c’è sicuramente il progetto giovane e ambizioso che questa società mi ha proposto. Parlandone con coach e società mi sono subito reso conto di avere davanti a me persone con le idee chiare.

Imola è una piazza importante che da un decennio conclude sempre nei primi posti la propria stagione. Quest’anno si riparte con un nuovo progetto che si basa sull’entusiasmo:

L’entusiasmo sono sicuro che non mi mancherà. Dopo la stagione fermo ai box, la voglia di ricalpestare il parquet che tanto mi è mancato è forte”.

Quali obiettivi ti poni per questo campionato?

Questa stagione per me sarà particolarmente importante. L’obiettivo è quello di migliorare giorno dopo giorno in palestra, per raggiungere grandi risultati sia a livello di squadra che personali.

Un saluto ai tuoi nuovi tifosi?

La mia indole mi spinge sempre a prendere a cuore ogni scelta che perseguo, quindi a tutti i tifosi gialloneri voglio dire che darò sempre il massimo per questi colori.


E’ uno dei nuovi volti della Virtus Imola griffata 2019/2020: Francesco Orlando, classe 1994, porterà grinta, determinazione e tanta difesa sulla barca di coach Regazzi. Arriva dalla cavalcata vincente con tanto di promozione in C Silver con la Grifo Imola, la cui parabola ha visto la conclusione con l’amara retrocessione nell’ultima stagione.
 

Guardia, classe 1994, è pronto ad affrontare la sua prima esperienza in Serie C Gold nell’anno dell’inizio di un nuovo ciclo della Società.

 ORLANDO

Francesco Orlando, benvenuto alla Virtus Imola o, forse, sarebbe meglio darti il bentornato, dopo l’esperienza con il Basket Giallonero nel 2015/16, in Promozione: Grazie e sono felice di ritornare”

Torni in giallonero dopo l’ennesima parentesi alla Grifo Imola con cui hai conquistato prima una clamorosa promozione in Serie C Silver, quindi un’altrettanto importante salvezza ai playout. Poi una stagione negativa e sfortunata che ha segnato la retrocessione in Serie D:

“L‘ultima stagione è stata molto sfortunata, tra infortuni e partenze per studio di qualche giocatore, ma sono contento di questi anni perché ho fatto un percorso di crescita sportiva sotto tutti gli aspetti grazie ad un allenatore come Filippo.

Diverse le tue qualità tecniche che hanno convinto coach Regazzi a puntare su di te:

Coach Regazzi è già il secondo anno che mi cerca e questo mi fa molto piacere perché vuol dire che punta sulle mie doti tecniche e fisiche. Mi considero un buon difensore sulla palla sia a tutto campo che a metà campo, posso ricoprire tutti i ruoli dell’esterno e prediligo più la penetrazione che il tiro dai 6,75.

Dove, invece, credi di poter migliorare ancora?

Sicuramente continuerò a lavorare sul fisico, cosa che sto facendo personalmente in estate, anche d’inverno e cercherò con il duro lavoro di migliorare i punti dove sono meno sicuro di me.

Ti spaventa il salto di categoria?

Non mi spaventa, anzi! Sono molto motivato e non vedo l’ora di iniziare! 

Questa stagione in C Gold potrebbe, a tutti gli effetti, essere una grande occasione per te. Come pensi di viverla?

Non ho mai giocato in questa categoria e come ho detto sono molto motivato perché dopo l’anno appena trascorso ho voglia di mettermi in gioco in un campionato dove posso dire la mia. La vivrò divertendomi come ho sempre cercato di fare ma sempre con impegno e dedizione al lavoro.

Imolese doc. Conosci bene l’ambiente della città e, presto, ti tufferai nell’abbraccio dei tifosi gialloneri. Come li vuoi salutare?

Da Imolese ho visto alcune partite della Virtus e da spettatore posso dire che vedere come l’Armata Giallonera spinge la squadra è molto bello! E non vedo l’ora di essere in campo perché sul parquet sarà ancora più bello sentire il tifo della propria città.

Squadra ancora da rifinire, ma le idee del duo Regazzi-Marchi fanno ben sperare:

Non sono ancora informato sui movimenti di mercato (a parte Aga), ma penso che il coach e la società faranno del loro meglio per allestire una squadra all’altezza del campionato che andremo ad affrontare.

A proposito di coach Marco Regazzi, cosa ne pensi?

“Penso che Coach Regazzi non abbia bisogno di elogi o altro perché parlano da soli i risultati che è riuscito a raggiungere. Non l’ho mai avuto come allenatore ma parlando con altri giocatori mi hanno confermato che è un ottimo coach e cercherò di apprendere il più possibile dai consigli che mi darà.

Il girone 2019/2020 sarà zeppo di corazzate che hanno come unico obiettivo la promozione in serie B. Come dovrà porsi la Virtus?

Quest’anno sarà un campionato difficilissimo e molto competitivo. Sicuramente l’unico obiettivo della Virtus sarà scendere in campo con l’intento di dare il massimo ogni partita per vincere a prescindere dall’avversario che avremo di fronte.

(Foto fornite dalla società)