“La Virtus? Entrare in questa società è come, nel calcio, entrare nella Juventus, nel Milan o nell’Inter. Solo l’Olimpia Milano ha vinto di più, in Italia. Per questo noi siamo orgogliosi di esserci, e intendiamo restarci a lungo. Questa squadra merita di essere riportata dove le compete, resta sempre la Virtus, in A2 come in Serie A”.
Parola di Massimo Zanetti, presidente e patron di Segafredo Zanetti, pronunciate di fronte alla stampa in occasione dell’inaugurazione del Polo Romagna dell’azienda, questa mattina a Cesena.
Un pugno di ore in cui lo sport ha trovato casa nello stabilimento, grazie a Trek Segafredo e Virtus Segafredo, le realtà di ciclismo e pallacanestro che l’azienda ha voluto sostenere, spendendo il proprio nome per contribuire a dar loro sicurezza e futuro.
“Questo centro ha un’importanza strategica per noi”, ha continuato Zanetti. “Abbiamo chiuso quattro depositi, puntando tutto su Cesena. Una novità assoluta per la nostra realtà, e proprio per questo sono felice che ci sia tanto sport rappresentato oggi. Questi campioni portano nel mondo la Segafredo. Qui oggi non ci sono autorità né istituzioni, perché noi siamo molto laici: amiamo solo lo sport e l’arte…”
A rappresentare la Virtus, insieme al Presidente Alberto Bucci, all’Ad Loredano Vecchi, al Gm Julio Trovato e al Ds Valeriano D’Orta, coach Alessandro Ramagli e tre uomini della prima squadra: Marco Spissu, Gabriele Spizzichini e Klaudio Ndoja. La Trek si è presentata all’appuntamento con Giacomo Nizzolo, Fabio Felline, Marco Coledan ed Eugenio Alafaci, accompagnati dal Gm Luca Guercilena e dal nuovo membro dello staff tecnico Ivan Basso. Tra gli ospiti della giornata anche Davide Cassani, commissario tecnico e selezionatore della Nazionale Italiana di ciclismo, ma anche grande tifoso della V nera.
Spissu e Spizzichini sono stati coinvolti nel #SegafredoChallenge: la squadra dei “baskettari” contro quella dei ciclisti composta dal campione italiano Giacomo Nizzolo e da Fabio Felline, in una sfida “all’ultimo caffè” finita in parità: ai bianconeri la vittoria per il miglior espresso tradizionale, agli uomini della Trek Segafredo quella per la creatività nel presentarlo. Giudice imparziale lo stesso presidente Zanetti. A Klaudio Ndoja è toccata invece l’intervista in stile Iene, faccia a faccia con Giacomo Nizzolo.
Al termine di quella che si è rivelata una festa davvero ben riuscita, per una grande azienda profondamente legata allo sport, entrambe le società hanno omaggiato Massimo Zanetti delle divise ufficiali (nel caso della Trek, anche la maglia di campione italiano di Nizzolo). La Virtus Segafredo gli ha consegnato il completo nero, col numero 1 e il cognome ben visibili sulla schiena.
Home News Virtus