Jesi – Virtus 79-88

(24-12; 37-34; 54-59)

AURORA BASKET JESI
#4 ALESSANDRI – 4 (2/4 0/1 0/0)
#5 MENTONELLI – NE
#8 SCALI – 0
#11 BAGANZA – 16 (4/7 0/0 8/9)
#12 MORETTI – NE
#14 JANELIDZE – 5 (1/2 1/1 0/0)
#15 BOWERS – 24 (6/10 4/9 0/0)
#20 VITA – NE
#24 DAVIS – 21 (3/8 4/13 3/4)
#33 BENEVELLI – 4 (2/5 0/3 0/0)
#34 PICARELLI – 5 (1/2 1/3 0/0)
ALL. CAGNAZZO
T2 (19/38 50%) T3 (10/30 33%) TL (11/13 85%)
RIMB 37 (27d-10off) AST (16) PP (10) PR (3) VAL (86)

SEGAFREDO BOLOGNA
#0 SPISSU – 18 (2/2 3/8 5/6)
#3 UMEH – 19 (2/3 5/8 0/0)
#6 PAJOLA – 0 (0/0 0/1 0/0)
#7 SPIZZICHINI – 3 (0/1 1/1 0/0)
#11 PETROVIC – 0
#13 NDOJA – NE
#14 ROSSELLI – 16 (2/3 3/4 3/6)
#15 MICHELORI – 5 (1/3 0/0 3/4)
#19 OXILIA – 5 (1/2 1/2 0/0)
#24 PENNA – 0 (0/2 0/1 0/0)
#25 LAWSON – 22 (8/13 1/2 3/4)
ALL. RAMAGLI
T2 (16/29 55%) T3 (14/27 52%) TL (14/20 70%)
RIMB 33 (22d-11off) AST (16) PP (10) PR (6) VAL (99)

1° QUARTO – In un palasport non certo pieno, Coach Ramagli ripropone il quintetto ormai classico con Petrovic a far compagnia ai due americani e a Spissu e Rosselli, le mani dei bianconeri sono fredde in avvio e i primi attacchi vanno a vuoto mentre i colored di Jesi entrano alla grande in partita e scavano subito un break di 6 punti. Umeh realizza il primo paniere dal campo per la Segafredo dall’arco ma la mira resta imprecisa e quello resta l’unico canestro bolognese nei primi 4 minuti. La difesa della Virtus non è del livello visto di recente e i lunghi soffrono Maganza che, con la sua presenza al centro dell’area, segna, tiene a bada Lawson e Jesi prova la fuga (14-4 al 5’). Al rientro dal timeout ci pensa Spissu dall’angolo a far ripartire i suoi, ma un sanguinoso rimbalzo concesso all’Aurora permette a Davis di metterla da quasi 8 metri. Quando piove, grandina: Umeh si divora un rigore lanciato in campo aperto, Michelori commette il secondo fallo e quando gli arancioni di casa arrivano in area ottengono sempre un successo. Il play ex Sassari la infila ancora dall’arco fortunosamente, di tabella, ma Bologna non sembra avere le giuste energie e i tentativi al ferro vanno sempre corti, Jesi va al doppio della velocità e il tabellino recita il doppio dei tiri e dei rimbalzi, logico che anche il punteggio rispecchi questo trend. Il fatto che la Virtus metta a segno solo un tiro da 2 allo scadere (su 6 tentativi) e che la valutazione reciti un tremendo 34-3 è uno specchio delle difficoltà enormi di un quarto da dimenticare.

2° QUARTO – Janelidze schiaccia a due mani a difesa schierata su rimbalzo e assist di un dominante Maganza, ma la Virtus è viva e reagisce: finalmente si iscrivono al match anche Kenny Lawson, Oxilia e Rosselli e la Segafredo riesce a ricucire parzialmente lo strappo in poco meno di 3 minuti di gioco grazie a una ritrovata decisione offensiva e uno sforzo difensivo importante (28-22 al 14’). L’apporto di Lawson decolla ma il rebus irrisolto resta il contenimento dei lunghi marchigiani, il secondo quarto di Guido Rosselli è da urlo anche se neanche lui può nulla contro una tripla mani in faccia dell’ex compagno di squadra a Venezia Tim Bowers. La partita è piacevole, Penna si mangia un’occasione d’oro ma il compagno di backcourt Spissu si vendica subito dopo con recupero e 2 facili, la difesa di Bologna sale di livello e i padroni di casa perdono fluidità e naturalezza, oltre a buona parte del vantaggio accumulato (35-31 al 17’). Rosselli è ovunque ed è di gran lunga il miglior giocatore delle VuNere, leader di un team che quando sta lì con la testa è veramente efficace. Inesorabilmente il recupero si completa quasi del tutto, Umeh tira per il sorpasso ma prende il ferro, Maganza sfrutta una dormita allo scadere degli emiliani ma considerando come era la situazione pochi minuti prima però è un saldo essere a riposo sotto solo di 3 alla pausa lunga.

3° QUARTO – Spissu serve alla grande Michelori che schiaccia a una mano indisturbato dopo una bella azione collettiva, Umeh non concretizza un 1 contro 1 ma la Segafredo ha chiuso i cancelli dietro e Jesi non vede più la via del canestro, è ancora Michelori, stavolta dalla lunetta, a siglare il primo vantaggio esterno. Rosselli play aggiunto è una manna dal cielo per i compagni, l’assist per Spissu è al bacio e il sardo non sbaglia dai 6.25, quello per Lawson è più semplice ma il risultato è lo stesso e coach Cagnazzo si dispera per lo 0-10 in uscita dagli spogliatoi e chiede minuto per fermare l’emorragia (37-44 al 23’). Lawson ormai ha preso possesso del pitturato e non c’è uomo di Jesi che riesca a contenerlo a parte un commovente Maganza, Rosselli mette la tripla per il primo vantaggio oltre la doppia cifra della Virtus che viene subito rintuzzato da un paio di bombe degli arancioni. Bologna tiene il comando delle operazioni anche grazie ai rimbalzi offensivi e con un Lawson super, ma l’Aurora resta a contatto grazie alle iniziative di Davis. Il canestro di Oxilia allo scadere è un ottimo viatico per gli ultimi 10 minuti decisivi.

4° QUARTO – Il match è notevole dal punto di vista dell’intensità e dell’equilibrio, Ramagli concede minuti di qualità e importanza ai suoi ragazzi, Spizzichini si iscrive a tabellino ma Jesi non molla e insiste, Alessandri trova un paio di canestri fondamentale per stare in linea di galleggiamento. Lawson segna un paio di liberi e va a riposarsi, il quintetto italiano dei ragazzi del presidente Bucci soffre pesantemente a rimbalzo ma tiene forte in difesa, i padroni di casa attaccano per sei azioni consecutive e alla fine concretizzano con Benevelli (62-64 al 34’). Una semplice mossa di Ramagli cambia il corso del match, Umeh rientra e recita il ruolo del protagonista decisivo: il nigeriano di Houston prima trova una tripla di importanza capitale allo scadere dei 24”, poi un jumper dalla media, poi ancora un altro siluro che piega le ginocchia degli avversari. Jesi è indomabile, ancora una volta tira fuori la testa fuori dall’acqua con 5 punti immediati di Bowers che convincono lo staff Segafredo a fermare subito il break (67-72 al 37’). Umeh non ha finito le cartucce, in chiara trance agonista mette a segno un’altra tripla clamorosa in equilibrio precario marcato da Picarelli fa esplodere panchina e tifosi presenti, l’ennesimo centro dalla lunga è il sigillo della vittoria, anche se Davis e Bowers non mollano fino all’ultimo. Il punto esclamativo lo mette Lawson con la bimane e Rosselli che facile appoggio in post basso. Giusto così, la firma del successo messa dagli uomini migliori.

(foto Iguana Press/Virtus)