Virtus – Treviso 63 -55
(13-12; 34-21; 46-34)
SEGAFREDO BOLOGNA
#0 SPISSU – 5 (0/1 1/6 2/2)
#3 UMEH – 12 (3/7 2/8 0/0)
#6 PAJOLA – 0 (0/2 0/0 0/0)
#7 SPIZZICHINI – 0 (0/0 0/2 0/0)
#11 PETROVIC – 2 (1/1 0/3 0/0)
#13 NDOJA – NE
#14 ROSSELLI – 7 (1/6 1/4 2/2)
#15 MICHELORI – 3 (0/0 0/0 3/4)
#19 OXILIA – 7 (2/3 1/2 0/0)
#24 PENNA – 5 (1/2 1/4 0/0)
#25 LAWSON – 22 (6/9 2/4 4/4)
ALL. RAMAGLI
T2 (14/31 45%) T3 (8/33 24%) TL (11/12 92%)
RIMB 34 (23d-11off) AST (17) PP (10) PR (10) VAL (68)
DE LONGHI TREVISO
#3 PERRY – 12 (2/6 1/1 5/5)
#5 LA TORRE – 3 (1/1 0/1 1/2)
#7 MORETTI – 12 (3/7 1/4 3/3)
#9 MALBASA – 0
#10 BARBANTE – NE
#13 FANTINELLI – 4 (2/5 0/0 0/0)
#14 SACCAGGI – 6 (0/1 2/6 0/0)
#15 RINALDI – 2 (0/3 0/0 2/2)
#18 POSER – NE
#20 ANCELLOTTI – 11 (3/5 1/2 2/2)
#24 MARINI – NE
#25 DE COSEY – 5 (2/6 0/1 1/1)
ALL. PILLASTRINI
T2 (13/34 38%) T3 (5/15 33%) TL (14/15 93%)
RIMB 34 (27d-7off) AST (11) PP (19) PR (5) VAL (57)
1′ QUARTO – Ramagli parte con Petrovic nei primi cinque per prendersi cura di Perry e il giovane lo ripaga subito con buone difese e un bel layup, l’ordine tattico é quello di servire con costanza la palla sotto a Lawson e il centro bianconero, dopo un paio di tentativi a vuoto, si sblocca dalla lunetta. Fantinelli vanifica un’ottima difesa di squadra con una bella sospensione allo scadere e Treviso fa vedere perché é una delle migliori squadre del torneo, sia in avanti che in difesa i ragazzi di Pillastrini sono tosti e Bologna fatica a trovare varchi e tiri facili. Le medie di tiro sono deficitarie per entrambe le squadre (8-9 al 6′) e la gara é una battaglia che, pur intensa, non decolla. Dopo oltre due minuti di polveri bagnate é ancora il figlio di Paolo Moretti a centrare il bersaglio dalla lunga, subito imitato da Spissu, quando la Virtus fa girare la palla con convinzione trova buone soluzioni che Lawson finalizza con le movenze da ballerino che lo contraddistinguono.
2′ QUARTO – La difesa della Segafredo Bologna comincia a togliere spazi e ossigeno alla manovra dei veneti, Lawson continua a essere cercato e ripaga con punti e una presenza imperiosa nel pitturato da difendere, sul canestro di Umeh Pillastrini ne ha visto abbastanza e interrompe il parziale negativo con un timeout. Penna contro Moretti é un duello tutto da guardare ed é una gioia per gli occhi, Umeh fa spellare le mani ai suoi tifosi, anche se ogni tanto esagera nei personalismi, e la Virtus allunga al massimo vantaggio (23-15 al 14′). Coach Ramagli puó esultare sulla tripla di Rosselli, frutto di una bellissima azione corale, ed é soddisfatto della costruzione di gioco anche quando il risultato non è positivo come sulla stoppata presa da Pajola. La zona 2-3 delle VuNere ingolfa ulteriormente il giá stentato attacco biancoblu che si appoggia quasi esclusivamente su Moretti, la Unipol approva l’enorme sacrificio profuso e il divario raggiunge la doppia cifra sulla “lacrima” di un ottimo Lorenzo Penna. Umeh si prende responsabilità offensive con successo e la Virtus chiude con la bimane di Pajola in contropiede solitario che fa andare in brodo di giuggiole il palazzo.
3′ QUARTO – La Virtus comincia la ripresa con qualche errore di troppo in attacco ma Treviso ne approfitta solo marginalmente, Lawson porta a scuola Ancellotti in post basso ma il gioco non é fluido come nel primo tempo. Umeh si divora un’occasione enorme, sbaglia diverse altre azioni ma non é timido e insistendo trova una tripla che ricaccia a distanza di sicurezza gli ospiti. La difesa dei ragazzi del Presidente Bucci é asfissiante, i biancoblu battono in testa e non hanno quasi nulla dal duo di stranieri, sull’ennesimo recupero Rosselli si invola in contropiede per la comoda affondata che regala il massimo vantaggio (43-25 al 26′). Al rientro dal timeout della disperazione, la DeLonghi aggredisce il ferro con più decisione e riesce trovare la via del canestro dalla lunetta e dall’arco, ma la Segafredo regge bene, Oxilia fa pagare salata una distrazione degli avversari e Michelori è il solito gladiatore d’area che non molla mai un centimetro, dispensando e prendendo la consueta dose di colpi e comandando le operazioni difensive.
4′ QUARTO – Saccaggi riporta i suoi sotto la doppia cifra di margine con una bella tripla in uscita ma Oxilia rende pan per focaccia nell’azione seguente, Ramagli vede qualche smagliatura di troppo nella difesa bianconera e inserisce prontamente Michelori per porre rimedio. Ancelotti trova una giocata meravigliosa, schiacciando in traffico a una mano, ed è il propellente per il canestro di La Torre che costringe la Segafredo al timeout (49-43 al 33′). Bologna va in difficoltà quando la palla non gira e ristagna, entrambe le compagini sparano a salve, fino a che le castagne dal fuoco per la Virtus le toglie Lawson, con una tripla solo rete rimette in carreggiata i suoi. Un 2/2 dalla lunetta di Michelori é un tesoro prezioso in un match a basso punteggio, Rosselli lo imita ma Treviso si piega e non si spezza: primo acuto per Perry, 2 punti dai liberi per Moretti presi d’astuzia e gara ancora in bilico. Lawson però spadroneggia sotto le plance, Spissu guadagna 2 liberi di pura furbizia ed é ancora il centrone americano a mettere il punto esclamativo sul match, stoppando senza pietá Perry e siglando un siluro perfetto dai 6.25 che manda i titoli di coda su un incontro giocato alla grande.