Dopo quindici giorni di stop, la Virtus si prepara a giocare tre partite in una settimana. Trasferta a Udine dopodomani, Treviso in casa mercoledì 16, trasferta a Jesi domenica 20. E potrebbe non essere finita qui, perchè a breve arriveranno le convocazioni per gli Europei under 18 e allora – forse – si capirà quando si giocherà il derby e anche la trasferta di Chieti, che potrebbe essere programmata anch’essa per un giorno infrasettimanale di novembre. E se per le partite casalinghe gli impegni della Unipol Arena già costringeranno i bianconeri a un discreto spezzatino, la questione Sky – con tutte le trasferte di Virtus e Fortitudo trasmesse – costringerà le Vu Nere a giocare spesso di venerdì sera, con la necessità – per Alessandro Ramagli e il suo staff – di fare salti carpiati per riuscire a gestire al meglio la preparazione delle partite, sperando almeno di sapere il calendario con un certo anticipo.
Detto questo, dall’infermeria arrivano buone e cattive notizie. Quella buona è che Klaudio Ndoja ha finalmente ripreso ad allenarsi, e domenica dovrebbe esserci: la speranza di tutti è che il problema alla caviglia dell’ala albanese sia definitivamente superato, anche se ovviamente ci vorrà un po’ di tempo prima di vederlo al 100%. La cattiva è che si è fermato Gabriele Spizzichini, che accusa un problema a un polso. L’esterno romano non ha giocato l’amichevole con Reggio Emilia ed è stato fermo anche ieri, ed è capire se domenica potrà esserci. Insomma, la situazione di emergenza – a cui la Virtus è ormai abituata – non accenna a terminare. Emergenza o no, domenica i bianconeri andranno a Udine (anzi, a Cividale) per i due punti, per scacciare i fantasmi delle due sconfitte consecutive – soprattutto il suicidio di Ferrara – e cercando di ritrovare le armi delle prime tre vittorie: la difesa, per prima cosa, e poi il miglior Lawson, che in questa partita può fare davvero male agli avversari.

Udine, quindi. Una di quelle tante nobili decadute che – con una nuova società – di recente è tornata a riveder se non le stelle se non altro la terra, bussando a coach Lino Lardo, lo scorso anno, per ottenere la promozione dalla B alla A2. Agendo quindi più o meno come la Fortitudo, che per risalire due anni fa andò alla ricerca di un coach che mai era sceso così tanto di categoria. A Udine comunque sia non sembra ci si voglia accontentare, e la squadra punta, comunque sia, al centro classifica. 3-3 finora, in attesa di capire cosa potrà dare Allan Ray che ha saltato le prime due. Ray, come sta andando, allora? 20 di media, pur non tirando alla stragrande (24% da 3). L’altro straniero è Stanley Okoye, ala da 13+7, mentre volti discretamente noti sono anche i tre lunghi italiani. Uno esperto (Zacchetti, classe 1982), uno quasi preistorico (Vanuzzo, classe 1975), e uno che in Virtus abbiamo già visto (Ginone Cuccarolo, 5+5 di media). Discreta rimpatriata, anziche no.
Si gioca domenica alle 19.30, diretta Sky Sport e Radio Bologna Uno.

(foto Schicchi – Quotidiano.net)

(bolognabasket)