C’è qualcosa più di un fondo di verità in quanto asseriscono i dirigenti del Napoli, e cioè che malgrado la partenza di Higuain la formazione non si sia affatto indebolita. Anzi, a giudicare dall’avvio-sprint della nuova stagione, con 11 gol realizzati nelle prime 4 uscite ufficiali, pare che la possibilità di tramutare in rete le occasioni create non faccia certo difetto agli azzurri, ancora fra le più serie candidate a contendere la testa alla Juventus.

I grandi proventi della cessione del bomber assoluto dell’ultimo campionato hanno aperto scenari importanti per il Napoli, che si è garantito il centrocampo del futuro con gli ottimi innesti di Zielinski, autentico “dodicesimo titolare” in questo momento, Diawara e Rog; nel reparto d’attacco il primattore è dunque Arek Milik, possente centravanti della Nazionale polacca con un gran pedigree maturato all’Ajax, e già dimostratosi efficace per senso del gol e capacità di essere dominante nel gioco aereo. Steso il Milan con una doppietta, ieri sera ha firmato, con due perfetti blitz di testa, il fondamentale successo in Ucraina al debutto di Champions. E i suoi movimenti nel cuore dell’area, meno catalizzatore di palloni di chi l’ha preceduto in quel ruolo, invitano Callejon ad essere più presente negli ultimi metri, come testimonia la partenza clamorosa dello spagnolo che attualmente è il capocannoniere della Serie A. E il reparto esterni, con anche Insigne, Giaccherini e Mertens, sulla carta non è secondo a nessuno.

Nulla di particolarmente diverso dalla passata stagione, invece, nelle fondamenta del gioco di Sarri, che non prescinde dalla spinta degli esterni Hysaj e Ghoulam confortato dalla tenuta dei solidi Albiol e Koulibaly – talvolta con pure troppa fiducia in loro stessi, come testimonia qualche amnesia nei disimpegni -, e alle geometrie di Jorginho affianca i polmoni e la spinta dei collaudati Allan e Hamsik, con Zielinski eccellente jolly ambidestro.

Solo l’ottima organizzazione di gioco di un coraggioso Pescara in avvio è fin qui riuscita a spaventare e fermare il rabbioso Napoli, che ad oggi precede di un punto e di una posizione in classifica i rossoblù di Donadoni.