La maschera da duro di Matteo Lolli si scioglie alla fine. Il coach del Cus Bologna, uno che c’è da diversi anni, uno che ha vinto tutto (in una stagione anche un personalissimo triplete con titolo italiano universitario, Playground dei Giardini Margherita e campionato d’Europa Universitaria), è un misto di orgoglio, fierezza e commozione. 

Prende tempo, Matteo, fa le pause. Non da attore consumato, ma da persona e da coach vero. Perché più passano i minuti più si rende conto di aver appena confezionato qualcosa di assolutamente incredibile.

“L’emozione è tanta. Stanno smontando tutto qui in Polonia. Noi siamo ancora qui, siamo rimasti solo noi, perché abbiamo festeggiato fino alla fine. Ce la siamo goduta. Sarò ripetitivo, ma i ragazzi sono stati ancora una volta incredibili. Sono incredibili perché mi seguono, mi credono, ascoltano le mie parole anche quando magari non dovrebbero. Noi siamo una squadra, siamo una squadra vera. Che è quello che ci riconoscono gli avversari quando ci hanno affrontato. Voi siete una squadra vera. E questo è quello che alla fine fa la differenza. I turchi erano più forti, inutile girarci attorno. Però noi siamo stati lì, non abbiamo mai mollato. E nell’ultimo quarto abbiamo preso il largo. Ripeto, l’emozione è tanta. E’ il momento dei ringraziamenti, a quelli che ci hanno permesso di essere qua. A vincere e festeggiare. A cominciare da Federico Panieri, che è il nostro condottiero. Poi il Magnifico Rettore che è sempre con noi. Che ci dà l’opportunità di essere qui. Grazie ai nostri amici di Macron e Matteiplast. Della partita non posso dire niente. Ognuno ha portato il suo mattone. E’ stato bello. Noi siamo una squadra vera. E mi fa piacere che arrivino anche in questo momento tanti messaggi da Bologna. Siamo una squadra che ha un seguito, che ha tanti amici. Siamo una squadra vera, che non ha paura di nessuno. Forza Cus Bologna. E adesso andiamo a divertirci un po’ perché ce la siamo davvero meritata”. 

(Foto fornita dalla società)