“I campioni dell’Europa siamo noi”, cantavano felici, una settimana fa, a Poznan, capitan Chiappelli e compagni. Evidentemente la Polonia porta fortuna all’Università di Bologna e al Cus perché a Lodz arriva un’altra medaglia d’oro, quella delle ragazze che, dopo il debutto e il quinto posto dell’anno scorso, confezionano l’impresa. Campionesse d’Europa alla rassegna Eusa di volley.
L’Alma Mater sul tetto d’Europa due volte nel giro di una settimana. Non era mai successo anche se il magnifico rettore, Francesco Ubertini, sotto sotto ci sperava.
E in fondo viene in mente la presentazione, prima della partenza, nella sala dell’VIII centenario. Il rettore è a Rimini, per un impegno dell’ultima ora. Ma fa di tutto per rientrare a Bologna: ci riesce e saluta così, senza saperlo (o forse presagendolo), due squadre campioni d’Europa.
Alla Malachowskiego Court 1 di Lodz si consuma il “delitto perfetto”. L’Aydin University aveva fermato il Cus Bologna nel girone eliminatorio, dopo aver interrotto un anno fa, a Coimbra, la corsa di capitan Serena Vece e compagne.
Finisce con il Cus Bologna in trionfo, 3-1, ma il 3-1, così, non rende giustizia al cuore e al carattere di un gruppo unico e straordinario. Le turche vincono il primo set e nel secondo, sotto 6-10, ribaltano fino al 17-14. Ancora una volta il Cus ha le spalle al muro. Però pareggia a quota 18 e passa con le schiacciate, potenti, di Rosa Laura Baggi e Serena Vece.
Il terzo set non comincia male, comincia malissimo. Le turche vogliono vendicare lo sgarbo e si portano sul 7-1. Anche lì, una squadra senza carattere, potrebbe crollare. Invece, si mettono in luce Elena Fronza e Giulia Visintini, parità a quota 8. Le turche rimettono il naso avanti, ma ormai, qualcosa, nella loro testa è successo. Il Cus e il volto di Serena Vece sono un tarlo pesante. Volata ancora una volta che sorride al Cus Bologna.
Nell’ultimo set ancora le ragazze dell’Aydin University partono meglio, 3-1. Sorpasso sul 4-5 (sale di tono capitan Vece). Il Cus è un treno lanciato in corsa. Baggi, Visintini, Fronza: cambiano le protagoniste, ma il risultato è lo stesso, 11-13. Poi 12-15. Il Cus scappa, 17-21. Le turche sono come un pugile all’angolo. I colpi del Cus Bologna fanno male. Le biancorosse hanno l’occhio giusto: sanno di non poter calare l’intensità e continuano a colpire, fino all’ultimo punto, firmato da Giulia Visintini, che nell’azione precedente era andata a segno con un muro.
Si comincia a piangere. Ma sono lacrime di gioia. Il Cus Bologna è campione d’Europa. A settembre, alla ripresa di tutto, forse il magnifico rettore avrà il suo bel daffare a premiare due squadre che sono l’orgoglio di un intero movimento sportivo. Quello dell’Alma Mater Studiorum.
Chiusura, infine, con i partner che hanno sempre creduto nel Cus Bologna. Perché le maglie sono firmate da Macron e, sulle maglie, c’è lo sponsor Matteiplast, da sempre vicino ai colori biancorossi.
Aydin University of Istanbul-Cus Bologna 1-3 (25-17; 22-25; 23-25; 18-25)
Il tabellino: Rosa Laura Baggi 19, Serena Vece 17, Giulia Visintini 13, Elena Fronza 10, Francesca Galli Venturelli 5, Elisa Ferracci 3, Giulia Grillini 3, Erika Corsi, Giulia Geminiani, Greta Pinali, Matilda Uguzzoni, Seline Teglio. All. Leonardo Palladino a squadra sarà affidata a Leonardo Palladino (Ilaria Gaiani vice, Alessandro Vitti fisioterapista, Giuliano Lodi accompagnatore).
“Non ho più parole per descrivere i risultati che le nostre squadre stanno ottenendo, ormai da qualche anno”. Piero Pagni è un presidente felice. Con il Cus Bologna, da giocatore, e atleta, ha vinto più volte lo scudetto nell’hockey (una volta su prato, diverse volte nell’indoor). Ma la gioia di queste settimane, forse, valgono ancora di più. Il Cus Bologna, Piero è presidente dal 2015, ha vinto tre titoli consecutivi agli Europei Eusa di basket. E, ora, ha appena vinto, per la prima volta, anche l’Europeo Eusa di pallavolo. Nessun ateneo italiano, prima del Cus Bologna, era stato capace di salire così in alto. Il Cus Bologna, che fa le cose sul serio, lo fa pure nel migliore dei modi, confezionando una doppietta, basket e volley, a nemmeno una settimana di distanza, che resterà nella storia. Forse nella leggenda.
“Sono successi – aggiunge Federico Panieri, club manager del Cus Bologna- frutto di un lavoro di programmazione. Negli anni abbiamo cercato di costruire qualcosa insieme e grazie all’Unibo. Università di Bologna e Cus, insieme, sono stati capaci di mettere insieme roster e organici di grande valore. Brave ragazze (e ragazzi) sul campo e fuori. Questi risultati, seppur eccezionali, non sono il frutto del caso. E, al di là del lavoro che è stato fatto a monte, non possiamo che rimarcare l’impatto e quello che sono stati capaci di fare le ragazze ora e i ragazzi prima e i rispettivi staff. Siamo stati premiati anche dalla buona sorte, perché un pizzico di fortuna, ci vuole. Ma confermarsi per tre anni al top nel basket e portare il volley al successo, nell’arco di solo die anni, sono il frutto di un grande lavoro”.
Verrebbe solo da aggiungere, Forza Cus Bologna.
(Foto fornita dalla società)