E’ stata una festa tutta bolognese ma anche dal respiro internazionale quella che si è svolta giovedì 21 marzo in Cappella Farnese in Comune a Bologna, dove Automobile Club Bologna ha celebrato la propria annuale “Festa dello Sport”.
A fare da cornice e ad accogliere tutti gli ospiti della serata la suggestiva mostra “Schumacher 50” – organizzata dallo stesso Automobile Club e curata dell’artista artista Filippo Di Mario che ha esposto 80 opere che celebrano la vita sportiva e privata del fuoriclasse dei motori.
Durante la cerimonia tante le personalità, introdotte dal padrone di casa, il Presidente di ACI Bologna Federico Bendinelli: “Vorrei ringraziare tutti – ha detto – specie i miei collaboratori, che hanno lavorato affinchè la manifestazione potesse riuscire nel migliore dei modi. Le numerose premiazioni sono la prova della vivacità del nostro mondo, che si conferma come uno dei più attivi sul territorio. E il nostro impegno sarà sempre maggiore affinché tutti possano riuscire ad esprimere al meglio le loro capacità e la passione che ci accomuna”.
Ad aprire la serata il Presidente nazionale dell’ACI Angelo Sticchi Damiani che ha ricordato l’importanza di Bologna e la sua centralità nel mondo delle due e quattro ruote “Qui si respira l’aria dei motori – ha detto – ci sono tante persone appassionate che hanno vissuto con intensità questo amore per l’auto e mi sento a casa”. E’ stato poi l’Assessore allo Sport del Comune di Bologna Matteo Lepore a portare il saluto della città, ricordando come Bologna e Modena, culla di tante eccellenze motoristiche, sono ora unite da un video che ne celebra insieme i successi.
Al centro delle 32 premiazioni il Premio giornalistico “Paolo Moruzzi” consegnato dalla figlia Manuela e dal Presidente Bendinelli a Matteo Bonciani – capo ufficio Comunicazione F.I.A. – per l’attività svolta a capo della comunicazione della F1 FIA. “Gli ultimi giorni per me sono stati intensi – ha detto Bonciani – In pochi giorni sono passato dalla nascita della mia terza figlia ad essere qui insieme a voi”. A proposito del suo lavoro ha aggiunto: “Non so se rendo più facile il lavoro dei giornalisti. Ma con Todt stiamo cercando di cambiare le cose perchè è la Formula uno sta cambiando. Nello stesso momento il nostro mondo è stato raccontato bene e lo è raccontato bene anche ora. Altrimenti non avrebbe un seguito come questo”. Ha poi esemplificato il suo ruolo in federazione: “Quando ero in Ferrari ero un giocatore, ora sono un po’ come un arbitro. E’ certamente diverso ma comunque molto bello. La dedica di questo premio va a Charlie, persona che ho conosciuto e con la quale ho passato più tempo che con la mia famiglia. Se se si volesse personalizzare la federazione in una persona sarebbe Charlie Whiting”. Il ricordo del dirigente FIA scomparso lo scorso 14 marzo ha commosso tutta la platea in un lungo applauso.
L’altro personaggio clou della serata è stata la premiazione, per la straordinaria affermazione del marchio Automobili Lamborghini nel mondo, a Stefano Domenicali, definito “Presidente gentiluomo”: “E’ una denominazione che non conoscevo – ha detto il presidente di Lamborghini – ma l’importante è che le cose vadano bene per tutte le persone che lavorano con me. Mi avete fatto rivedere in questa serata tanti momenti della mia carriera. Un percorso davvero lungo. Intanto Lamborghini sta crescendo perchè abbiamo investito moltissimo negli ultimi due anni sulle persone e sulle competenze. Pensate che abbiamo assunto oltre 700 persone. Però siamo riusciti a raggiungere risultati assolutamente impensabili. Noi siamo un marchio della Motor Valley, che lavora sulle competenze che sono parte del nostro territorio e si sta facendo riconoscere sempre di più, diventando complementare all’altro marchio storico, che è quello della Ferrari: Ma Lamborghini, specie per i piloti giovani, sta portando avanti un lavoro basato proprio sulla voglia di crescere che c’è nella nostra terra. Senza dimenticare la Motor Sport nella quale nel 2019 abbiamo già vinto diverse gare e siamo convinti di poter continuare a far valere in queste competizioni i valori del nostro marchio”.
La serata, che ha potuto contare sul supporto di CAMPA e SARA Assicurazioni, ha visto tra i premiati Marco Brusori e Tommaso Benni, Alessandro Cavina, Kimi Antonelli, Giancarlo Goldoni, MCK Reno, Coop Karting Rioveggio, Deanna Zaccherini, Iris Gardenghi, Claudia Cozzi in ricordo del marito Gianni Berti.
Un doveroso riconoscimento è andato anche alle associazioni ufficiali di Gara di Bologna: A.U.G. Bologna, A.U.G. Appennino Bolognese e Marshals Team.
Premiate anche la Scuderia Bologna Squadra Corse, la Scuderia Nettuno Bologna e il nutrito gruppo di piloti bolognesi, oltre alla Registro Italiano Volvo d’Epoca.
Uberto Selvatico Estense ha poi ritirato il riconoscimento assegnato a Formula Imola per l’impegno nell’organizzazione e promozione dello sport automobilistico. A seguire, premiati per gli importanti successi conseguiti nell’anno 2018 Automobili Lamborghini, la Antonelli Motorsport, e l’Imperiale Racing. Tributo alla preziosa attività volta a tutelare la sicurezza dei piloti alla CEA Squadra Corse, da sempre impegnata nel settore decarcerazioni. La serata si è poi conclusa con la premiazione dei piloti locali che hanno ottenuto i migliori risultati nelle rispettive discipline: per la categoria Rally premiato Amedeo Venturi, per le auto storiche Francesco Amante, Andrea Baroni, Salvatore Asta e Gian Luca Calari. Per la regolarità audo storiche Massimo Zanasi, Cristina Biagi e Fausto Governato. Infine per le auto moderne il premio è andato anche quest’anno a Manuel Dondi.