“Siamo pronti a partire”. Mauro Rozzi saluta così la Sala degli Specchi di Palazzo Gnudi a Bologna e i suoi 150 delegati, al termine del nono congresso Uisp Emilia-Romagna che oggi, sabato 18 febbraio, ne ha sancito la riconferma come presidente per altri quattro anni.
Un nuovo consiglio, composto da 31 persone, guiderà assieme a Rozzi l’associazione dello “sportpertutti” in regione. Molti giovani in questo rinnovato gruppo dirigente, per un’età compresa tra i 28 e i anni 48 anni. Al contempo, la più alta percentuale al femminile, con 13 donne e 18 uomini, oltre al coinvolgimento nel consiglio dei nuovi cittadini.
“Nel congresso abbiamo utilizzato spesso – sottolinea Rozzi – la metafora del viaggio ed ora abbiamo la direzione e ci sono i compagni. A questo nuovo gruppo di lavoro va il compito di tramutare le politiche discusse oggi in proposte concrete. Sono onorato e orgoglioso di poter lavorare con uno staff motivato, con cui affrontare il secondo tempo di questa partita”.
L’attività sportiva come centro di una serie di molteplici azioni sociali è stata la protagonista di questa tornata congressuale. Lo sport nelle carceri, nelle città come strumento di tutela della salute, nei parchi per la riscoperta – anche turistica – del territorio, nelle zone disagiate per la valorizzazione delle differenze: queste le implicazioni sottolineate nelle relazioni dei dirigenti Uisp e dei rappresentanti istituzionali.
Tra questi – oltre al senatore Stefano Vaccari e all’assessore allo sport del Comune di Bologna Matteo Lepore – anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “La nostra regione – ha affermato Bonaccini nel suo intervento – è a pieno titolo una terra di sport, con 800.000 iscritti a enti di promozione sportiva, quasi 370.000 atleti aderenti alle federazioni e circa 3 milioni di praticanti. Con i suoi 300.000 soci e le oltre 3.000 associazioni la Uisp Emilia-Romagna è sul podio nazionale non solo per tesserati ma anche per l’attività svolta e la formazione, con un obiettivo dichiarato: promuovere temi di salute, benessere, movimento, stili di vita sostenibili nelle città e tra le persone, nessuno escluso”.
“Non aspiriamo a sostituirci alle istituzioni – è il commento di Rozzi – ma possiamo essere al loro fianco. Usciamo dal congresso con l’indicazione che il nostro futuro si sposta sempre di più sullo sport sociale. Lì interpreteremo il nostro ruolo, sperando di generare un profondo rinnovamento dell’idea di sport, ancora non affermatasi in Italia”.
Il congresso Uisp Emilia-Romagna ha rappresentato un’ulteriore tappa nel lungo percorso democratico di rinnovamento dell’associazione. Dopo oltre 120 congressi territoriali si è alla fine della tornata dei 20 regionali, in attesa dell’appuntamento nazionale dal 24 al 26 marzo a Montesilvano, in provincia di Pescara.