Dopo il successo della passata edizione, Stefania Rubini si ripete e si laurea campionessa degli Internazionali di Imola 2019 (15-21 luglio, ITF Women’s Circuit, montepremi 25.000 $). Di fronte al gremito pubblico del Tozzona Tennis Park (accorso in massa per l’occasione), la tennista bolognese ha superato con un doppio 6-3 l’avversaria Claudia Giovine, vera outsider della competizione, al termine di un incontro poco spettacolare, fatto di pochi scambi prolungati (complice l’abilità al servizio delle giocatrici), ma dagli alti contenuti tecnici e fisici. Dopo un inizio di gara all’insegna dell’equilibrio, la Rubini è riuscita a “breakkare” la giocatrice pugliese, fin lì perfetta al servizio, per poi prendere il largo e portarsi in vantaggio sul 4 a 2. Nelle ultime curve del primo set, la Giovine ha patito un momento di “down” in battuta, sbagliando ben 7 servizi consecutivi, che ha permesso alla rivale di fissare il punteggio sul 6-3. Nella seconda partita, la Rubini ha avuto un inizio sottotono, ma, avvalendosi di un vistoso calo fisico (ammesso nel post gara anche dalla stessa tennista pugliese) della Giovine, è riuscita a prendere il controllo di match ed aggiudicarsi il torneo. Grandi emozioni nel post-gara, al momento della premiazione delle due finaliste e della consegna del Premio Domenico Dadina alla carriera per Francesco Moser, leggenda del ciclismo italiano, da parte della madre di ‘Dado’.

Sono davvero onorato di essere qui- ha commentato ‘lo Sceriffo’ trentino- so quanto sia difficile organizzare competizioni simili, per questo voglio fare i miei più vivi complimenti a Narducci e a tutto lo staff”. Lo stesso Moser ha poi voluto fare una riflessione sul momento vissuto attualmente dall’intero movimento ciclistico italiano: “Tante cose sono cambiate rispetto a quando correvo io. In primis, ci sono certamente meno professionisti, ma più amatori e appassionati, per questo ad oggi pochi italiani riescono a raggiungere grandi traguardi. È anche interessante notare quanto il mondo del ciclismo si sia aperto alle donne, che un tempo erano considerate mosche bianche in uno sport in larga prevalenza maschile, mentre oggi sono soprattutto loro a tenere alto l’onore del movimento nostrano”.

Questo per me è un torneo speciale– ha ammesso a caldo la neo campionessa Stefania Rubiniho ormai grande confidenza con questo terreno che mi permette di esprimermi ad ottimi livelli. Questo per me è stato un anno sportivo complicato, molto altalenante, ma questa vittoria riscatta anche qualche delusione patita negli ultimi tempi. Dedico il successo al mio allenatore e a tutto il mio staff, che mi sono sempre vicini e hanno sempre dimostrato di credere in me. Voglio poi ringraziare tutto lo staff degli Internazionali di Imola: vista la mia vita da tennista, ho la fortuna di girare il mondo e partecipare a tanti tornei, ma la cordialità e la capacità organizzativa di queste persone sono uniche”.

 

 

L’atto finale degli Internazionali di Imola si è svolto alla presenza di tante importanti autorità cittadine, in primis quella del sindaco Manuela Sangiorgi, intervenuta al termine dell’incontro: “La giunta comunale è e sarà anche in futuro sempre al fianco di questo bellissimo torneo, vera eccellenza della città, in grado di promuovere lo sport all’interno della nostra comunità”.

Chiosa finale di Massimiliano Narducci, ideatore e organizzatore da ormai 16 anni degli Internazionali di Imola: “Ringrazio ancora una volta il numeroso pubblico giunto qui oggi e il mio staff, senza il quale tutto ciò non sarebbe possibile. Abbiamo assistito a 5 giorni di grande tennis, coronati da una finale che ha visto protagoniste due super giocatrici come la Rubini e la Giovine. A Stefania ho scherzosamente detto di non presentarsi più qui, proprio perché credo abbia grandi qualità e merita palcoscenici di altissimo livello. Mi auguro che in futuro ci possa essere un interesse sempre crescente della città verso il nostro torneo, perché abbiamo già ampiamente dimostrato di saper fare le cose in grande”.

La conclusione degli Internazionali di Imola 2019 non segna la fine dello spettacolo al Tozzona Tennis Park: come già ampiamente anticipato nelle scorse settimane infatti fino al 27 luglio i campi della Pedagna ospiteranno la quarta tappa del Race to MEF Challenger, circuito di 1° e 2° categoria, riservato a giocatori italiani e stranieri. L’evento mette in palio una wild card per il main draw dell’ATP Challenger 80 di MEF Tennis Events, fissato per la metà di agosto. Nella giornata di domenica 21 luglio, si sono disputati i primi due incontri dell’evento, che hanno visto il giovane imolese Baldisserri trionfare al terzo set (1-6/ 6-4/ 6-3) su Marco Antonio Mania, mentre in precedenza, nella sfida d’esordio, Lorenzo Vincenti ha eliminato con un netto 6-4/ 6-0 Massimiliano Mandrioli

(Foto fornita dalla società)