Le dichiarazioni di coach Meo Sacchetti, alla vigilia della partita di Supercoppa contro Reggio Emilia, che si giocherà domani sera (ore 20:45) all’Unipol Arena:
”Dopo tutti questi lunghi mesi di inattività, è anzitutto importante sottolineare il fatto che si torni a giocare una partita ufficiale. Siamo ancora ad un mese dall’inizio del campionato ma questa Supercoppa potrà esserci utile per migliorare la condizione tecnico-fisica e l’amalgama del gruppo e ci consentirà di misurarci in test dal peso specifico certamente significativo, rispetto agli abituali scrimmage della fase di preparazione al campionato.
Per quel che ci riguarda, la squadra da alcuni giorni si allena al completo e credo che, domani sera, tutti i giocatori potranno essere a referto. E’ naturale che la conoscenza tra alcuni giocatori sia solo all’inizio e queste partite dovranno servire anche per cercare di affinarla sempre di più. Ciò che mi auguro di vedere in questi primi test è lo spirito di sacrificio del gruppo nel suo complesso, che mai dovrà mancare per tutta la stagione. Stare ed aiutarsi insieme, anche nel naturale momento in cui (agli inizi della stagione) le cose non dovessero sempre riuscire al meglio. Sarà proprio il modo in cui sapremo affrontare i momenti di difficoltà a darci il riferimento esatto del valore di questa squadra. Cercheremo fin da domani sera di estrapolare le migliori caratteristiche di ogni nostro giocatore per metterle al servizio della squadra. Ci sono diversi giocatori di questa squadra ai quali viene naturale poter praticare un gioco fatto di corsa e quando sarà giusto correre, cercheremo di farlo. Allo stesso tempo, sarà importante esaltare anche le qualità dei giocatori bravi nel creare situazioni di gioco per mettersi in proprio e per coinvolgere i compagni di squadra.
Sarà interessante vedere subito all’opera giocatori al debutto assoluto nella nostra pallacanestro come Withers e Fletcher e anche le prove dei nostri giovani.
Sarà anche importante ritrovare gradualmente i tifosi sugli spalti. Siamo consapevoli che non si tratti già del ritorno alla normalità ma credo che poter ospitare anche solo una porzione di spettatori consentirà ai tifosi di riprendere confidenza con il basket che è mancato per così tanti mesi e a valutare il primo impatto di queste porte ‘semi-aperte’ quanto a sicurezza e tutela sanitaria. Infine, consentirà anche a giocatori e staff tecnici di svolgere il proprio lavoro in un contesto diverso da quello (davvero triste) delle porte chiuse e dei cartonati sugli spalti. Lo sport vive soprattutto della passione della gente che lo segue. L’ho sempre detto anche ai miei giocatori: E’ meglio giocare in un Palasport gremito di gente che ti tifa contro che non in un Palasport desolatamente vuoto”.
(Foto fornita dalla società)