E’ stato un successo sia di partecipazione che di pubblico il Majoer of Italy, il grande torneo di Subbuteo che ha portato al Palasavena tra sabato e domenica oltre 200 giocatori da dodici diversi paesi del mondo. Tre giorni nei quali con la lingua del campo da gioco e della passione, si è tornati a quel gioco che appassiona migliaia di giocatori.
Sono arrivati anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini, grande appassionato del gioco, così pure il delegato del CONI Point di Bologna Stefano Galetti, il presidente della consulta comunale dello sport Davide Grilli e don Massimo Vacchetti, responsabile dello sport per la Chiesa di Bologna.
Per quanto riguarda la parte sportiva le sfide, sui 64 tavoli allestiti contemporaneamente, sono state di altissimo livello e spesso finite ai supplementari e anche ai rigori, tanto da allungare di molto le giornate sportive.
Al termine per quanto riguarda la classifica a squadra i Tigers di Bologna hanno ceduto in finale 2-1 alle Fiamme Azzurre, dopo aver battuto in semifinale TSC Falcons Atene solo per la differenza reti.
Nella finale maschile del subbuteo tradizionale Morgan Croce (Roma) ha battuto 3-0 Pierluigi Signoretti di Perugia, mentre Carlos Flores (Spagna) si è aggiudicato l’Open superando per 6-2 Simone Bertelli di Pisa.
Gerardo Patruno dei Bologna Tigers si è aggiudicato il titolo per i veterani superando in finale Alessio Riccio di Foggia 3-2 dopo i tempi supplementari, mentre nella categoria femminile vittoria per Paola Forlani (Milano) su Stéphanie Cecillon (Francia) per 1-0. Nelle categorie giovanili per l’under 19 Luca Riccio ha superato in finale Francesco Borgo 2-0, nell’under 15 Mattia Ferrante ha superato per differenza reti Filippos Papidakis dopo che l’incontro è finito 2-2, mentre per l’under 12 il giovane napoletano Andrea Novi ha superato Mattia Trevisan.
Davvero felice l’organizzatore Riccardo Marinucci: “Dal punto organizzativo devo dire che sono stanco ma felice perchè abbiamo ricevuto i complimenti da parte della Federazione internazionale. La quale ci ha chiesto di candidarci all’organizzazione dei mondiali del 2020. Un’idea stimolante sulla quale cominceremo a lavorare dopo esserci ripresi da questa bella esperienza. L’intervento di tante istituzioni ha onorato l’impegno e la dedizione di tutto lo staff, mentre dal punto di vista sportivo la sconfitta in finale dei nostri Tigers nella prova a squadra ci ha un po’ abbattuto, ma, ovviamente, si accettano le sconfitte del campo. Diciamo che sarebbe stata una bella ciliegina sulla torta”.