Studio Montevecchi – Riccione Volley 1-3 (22-25, 18-25, 26-24, 15-25)
Studio Montevecchi: Folli 1, Montebugnoli 1, Emiliani 6, Bressan, Cavalli (L1), Ronchi (L2) n.e., Tellarini 3, Alberti Sr 14, Melandri 8, Benghi 5, Arcangeli 1, Bacci 1, Alberti jr 7. All.: Ghiselli.
Riccione Volley: Gasperini 2, Albertini 10, Ugolini 23, Giulianelli 18, Loffredo 5, Stimac 6, Pari (L), Grandi n.e., Colombo n.e., Maggiani n.e.
Salva l’onore lo Studio Montevecchi contro il Riccione, quinta forza del campionato. La formazione allenata da Fabio Ghiselli non sfigura affatto al cospetto della più quotata avversaria, rubandole addirittura un set, il terzo, e recriminando pure su alcune decisioni arbitrali nel primo che forse – ma non ne avremo la riprova purtroppo – avrebbero cambiato l’inerzia della partita. «Non era facile fare risultato – ammette il tecnico imolese -. Abbiamo provato a fare le guastafeste e, in certi momenti, ci siamo pure riuscite. Il mio unico rammarico è per il primo set». Imola, infatti, era avanti 20-17 prima che un turno in battuta delle avversarie mettesse in crisi la ricezione biancoblù. Ma, «sul 24-22 ospite, su un “piccione” fuori di Riccione il primo arbitro si è inventato un tocco che non c’era del muro e abbiamo perso il parziale. La svista fa parte del gioco, ma non accetto il protagonismo. Peccato, è un periodo che gira così. Buona comunque la rimonta nel terzo set, da guastafeste come dobbiamo essere noi, mentre nel secondo e nel quarto Riccione è stata superiore a noi».
Ora, testa e cuore sul derby di sabato pomeriggio contro Faenza. All’Ex Bubani andrà in scena quella che Fabio Ghiselli definisce «la partita della vita». Una sfida da provare a vincere per inseguire ancora una salvezza che è alla portata della formazione imolese.