Studio Montevecchi – Pgs Bellaria Pizzeria Tomì 3-2
Studio Montevecchi: Alberti sr 23, Bacci 2, Melandri 18, Emiliani 10, Benghi 12, Alberti jr 1, Arcangeli 1, Folli 2, Montebugnoli, Tellarini 8, Cavalli (L), Ronchi n.e., Lanzoni n.e. All.: Ghiselli.
Pgs Bellaria Pizzeria Tomì: Paradizi 17, Ragusa 10, Ciuffardi 7, Bolognini 6, Masi 6, Lipparini 2, Lazzari 3, Betti (L), Diedari, Finocchiaro (L2), Herana, Cannizzaro, De Giuseppe n.e.
Due mesi valgono bene una gioia! È passato tanto, troppo tempo dall’ultimo hurrà dello Studio Montevecchi che, sabato, dopo tanti bocconi amari, si è regalato un pomeriggio di festa. Lungo, lunghissimo, sofferto, ma pur sempre di festa.
È servito il tie break alle ragazze di Fabio Ghiselli per avere la meglio del Pgs Bellaria. Sicuramente c’è ancora molto da lavorare e il tecnico è il primo a saperlo. Al tempo stesso però, è giusto dar spazio alla gioia per una vittoria che, certamente, dà morale per il futuro e migliora una classifica che, numeri alla mano, preoccupa un po’ meno. Col successo di ieri, infatti, lo Studio Montevecchi aggancia al decimo posto proprio il Pgs Bellaria, a quota 17, ad un solo punto dalla Teodora Ravenna. «Finalmente – il commento del tecnico imolese Ghiselli -! Abbiamo combattuto come sappiamo fare e ci siamo portati a casa un quinto set bellissimo, sempre in rimonta. Chi è entrata a partita in corso è stata fondamentale».
Ghiselli, però, preferisce non esaltarsi troppo per la vittoria, seppur importantissima: «Se fossimo stati più lucidi avremmo portato a casa il bottino pieno. Se nel quarto set fossimo state lucide come nel secondo e nel terzo – come dimostrano i parziali – avremmo conquistato tre punti pieni. Ma va bene così (per ora), dobbiamo continuare a lavorare e impegnarci per migliorare sempre».
Sabato prossimo, ancora una volta in casa, lo Studio Montevecchi sarà messo di fronte ad una sfida di quelle toste. Alla palestra Penazzi, infatti (alle 19), arriverà la capolista Cervia, imbattuta da otto partite consecutive e più che mai decisa a proseguire la sua striscia di vittorie. Il bello dello sport, però, è che non esiste mai un risultato già scritto.