È andato ad ossigenarsi sulle montagne del Trentino, ma da lunedì Manuel Turrini è pronto a tuffarsi nuovamente nella vita di tutti i giorni in cui un posto importante ce l’ha ovviamente la Clai. Salvo due piccoli intervalli, negli ultimi quindici anni il tecnico imolese e la Clai sono sempre stati insieme. Un binomio vincente se si guarda ai risultati (dalla D alla B1) e quindi la sua riconferma (quinta di questo secondo ciclo) era pressoché scontata. La nuova creatura è quasi pronta e il tecnico non vede l’ora di poterla vedere all’opera.
“È la squadra che avevamo in mente. – racconta Turrini – Abbiamo ringiovanito, non solo per nostra scelta, ma era anche il momento per farlo, perché vogliamo dare ancora più spazio alle nostre giovani. A differenza di gran parte delle formazioni di B1 non abbiamo le possibilità di pescare dalla serie A e quindi abbiamo continuato la politica di cercare ragazze da lanciare dalle categorie inferiori. Lo scorso anno con la Rizzo è andata bene, quest’anno proviamo a ripeterci con Bughignoli, Costantini e Carnevali.”
Cosa puoi dirci di loro?
“La Bughignoli la conosco e la inseguo da tempo. Ho sempre visto in lei delle ottime qualità e penso possa farsi apprezzare anche da noi. La Costantini l’ho seguita meno, ma ha ripreso bene l’efficienza fisica e i mezzi per emergere li ha tutti. La Carnevali avrà un ruolo importante nell’under 19 e per questo averla anche nella squadra di B1 è per me fondamentale per farla continuare a crescere.”
Ci sono però anche sette conferme non meno rilevanti.
“Sono la base da cui siamo ripartiti visto che parliamo di un gruppo che sta insieme da diversi anni, a parte Rizzo che è arrivata la scorsa estate e da cui mi aspetto un ulteriore salto di qualità. Cavalli e Devetag sono il collante e in campo due pedine collaudate e quindi non a caso sono state le prime ad essere confermate. La Dal Monte come libero è già una certezza tanto che quest’anno non avremo un’alternativa in quel ruolo. Gherardi e Folli avranno maggiori occasioni di dimostrare la loro duttilità in una squadra in cui ogni settimana andrà in campo chi sta meglio o chi ritengo più adatto all’avversario. Stesso discorso anche per le centrali in cui la Melandri è quasi un nuovo acquisto, anche se conosciamo le sue qualità dall’anno della promozione in B2.”
Ci sono state anche partenze significative?
“Lo scorso anno non conoscevamo il valore del campionato e quindi avevamo bisogno per raggiungere l’obiettivo della salvezza di una sicurezza in più, come è stata Serena Vece. È una perdita comunque importante per esperienza e qualità, anche perché lo scorso anno il suo campionato l’ha fatto più che bene. Riguardo a Ferracci e Collet, che dopo cinque anni non sono più con noi, avrei bisogno di uno spazio maggiore per ringraziarle per quanto hanno fatto alla Clai. La Ferracci l’avrei tenuta per altri 15 anni, ma ha ovviamente prevalso la sua scelta lavorativa. Ci mancherà, ma per tutto l’ambiente è stata una grande soddisfazione vederla laurearsi con la lode. Senza dimenticare quello che ci ha dato a livello pallavolistico visto che a Imola è arrivata l’anno della retrocessione in C e va via dopo essere stata protagonista in una categoria come la B1. Giulia era una di casa e quando è arrivata alla Clai era ancora una ragazzina, mentre adesso è maturata come donna e come giocatrice. Andrà a giocare a Forlì in B2 e credo sia il posto giusto per ritrovare un ruolo importante che possa ridarle fiducia. Alla fine saremo più giovani sia nelle bande che nei centri, ma mi assumo tutto il rischio di questa decisione.”
Alla fine del mercato cosa manca?
“Siamo fra le squadre che al momento hanno più giocatrici, continua Turrini, e quindi non sono per niente preoccupato di cosa manca. Ci servono, per completare al meglio, almeno un’altra esterna e una centrale, ma non vogliamo prendere decisioni affrettate. Il tempo non manca.”
A fine agosto si riparte con quale preparazione visto che avete finito in maniera del tutto anomala?
“Sarà un inizio diverso, perché anche se ci siamo allenati fino a poche settimane fa, non aver giocato da più di tre mesi ha cambiato tutto. Sarà una preparazione diversa, più blanda inizialmente rispetto al passato, per arrivare poi ad aumentare i lavori nel lungo periodo. Anche perché il campionato inizia più tardi, a novembre, e vogliamo, dopo uno stop così lungo, fare il possibile affinché le giocatrici possano trovare la condizione gradualmente per evitare i problemi.”
Prematuro parlare di obiettivi?
“Per la B1 certamente è troppo presto, perché non conosciamo il girone e nemmeno il numero delle retrocessioni, risponde Turrini. L’obiettivo è fare un altro passo in avanti, poi come sempre dipende anche dagli altri. Riguardo invece l’under 19 sappiamo già che in regione troveremo almeno altre due squadre forti, Anderlini Modena e Sassuolo, e di conseguenza dovremo sudare per arrivare ai nazionali. Le due squadre che passeranno credo poi potranno piazzarsi fra le prime sette-otto in Italia.”
(Foto fornita dalla società)