Alessandro Ramagli attende la Dinamica Generale Mantova e non si fa illudere dalla classifica, che parla di una Virtus Segafredo a punteggio pieno e degli avversari ancora in cerca dei primi due punti.
“E’ una squadra esperta, nel ruolo di play ci sono due giocatori come Giachetti e Gergati, tra i lunghi hanno uno come Sylvere Bryan che questa categoria la conosce bene e l’ha vinta con Brindisi. Hanno molto talento, hanno Corbett con tantissimi punti nelle mani, hanno solidità e centimetri, con la stazza di Bryan e Candussi. E’ una squadra ben costruita, che può competere per i primi posti in questo girone e il fatto che non abbiano ancora messo punti in carniere non deve distrarci. Per noi sarà una bella prova dopo le prime due gare, sono certo che avremo ancora più calore da parte del pubblico, perché questo feeling piano piano si sta diffondendo. Ma noi dobbiamo pensare al campo, che parla di un’avversaria di assoluto livello.
Settimana di rientri. Ramagli potrà contare sia su Klaudio Ndoja, che ancora deve debuttare in campionato con la canotta bianconera, che su capitan Michelori.
“E’ stata una settimana discreta, abbiamo rimesso in campo Ndoja e Michelori con un processo di backup. Nel senso che abbiamo ritrovato le nostre abitudini di squadra al completo, quelle che avevamo in prestagione, e adesso abbiamo la prova del campo. Un allenatore pensa alla sua squadra considerando tutti sempre presenti, poi durante la stagione le cose vanno spesso diversamente. C’è anche curiosità, perché noi tutti insieme non abbiamo mai giocato se non in precampionato.
Vero che è soltanto l’inizio, ma due successi nelle prime due partite danno morale.
“Hai la sensazione di fare qualcosa di buono, di viaggiare nella giusta direzione. Vincere ti lascia questo, oltre ai punti in classifica che non fanno mai schifo. Ma ripeto, credo che questa sarà una partita veramente difficile, l’avversaria è di livello vero. Li ho visti giocare in semifinale di Supercoppa in versione rimaneggiata, e già lì mi sono parsi una squadra solida, con tanti punti nelle mani. Sarà una bella prova, sono convinto che sarà una partita punto a punto e credo che si giocherà sul filo dei possessi. La terza vittoria va conquistata con le unghie e con i denti, sarà una partita complicata, dove in campo serviranno le qualità che abbiamo giù fatto vedere, ma che ogni volta vanno confermate.
Sappiamo che nelle due gare precedenti il nostro impatto difensivo è stato quel qualcosa che ci ha permesso di tenere in mano le redini del gioco, e ancora una volta sarà l’aspetto difensivo che deciderà chi comanderà la gara.
Il pubblico pare innamorarsi giorno dopo giorno di questo gruppo.
“Nella prima partita c’è stato e si è sentito. A Imola erano in tanti e si sono sentiti parecchio, li avevamo sopra di noi, e l’accompagnamento è stato molto bello. Non so se saranno di più o più calorosi, ma i primi due test dal punto di vista del rapporto squadra-pubblico sono stati molto positivi. Magari le due vittorie aiuteranno a far entrare qualche testolina in più dentro al palazzo”.
Un altro esame importante per i giovani, dentro un gruppo che non li usa come tappezzeria e con un timoniere che sa come valorizzarli.
“Sono ragazzi, è normale che per loro sia sempre un test. Non mi piace la parola “esame”, non è che se non lo superano vengono bocciati. E’ la verifica del 16 ottobre, si può anche prendere 5 e mezzo e poi c’è tanto tempo per arrivare al 7. Con la squadra al completo dovranno abituarsi ad un minutaggio più basso? E chi lo dice? Ora non saprei quantificarlo, più che altro bisogna vedere come reagiscono quando cresce il livello di attenzione su di loro”.
Il calendario mette la Virtus Segafredo di fronte a due impegni casalinghi, ma non è su questo che Ramagli basa i suoi calcoli.
“Noi vogliamo vincere ogni partita, per questo penso a Mantova e la prossima verrà dopo. Adesso di partite ce n’è una, quella di domani, e noi vogliamo vincerla”.