L’assessore allo Sport, Matteo Lepore, ha risposto alla domanda d’attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sulla riqualificazione dello Stadio.
Domanda d’attualità della consigliera Clancy
“Viste le notizie circa il possibile coinvolgimento dell’area Cierrebi come contropartita per il piano di riqualificazione dello Stadio Renato Dall’Ara, chiede al Sindaco e alla Giunta quale sia l’orientamento dell’Amministrazione, se esista un piano in questo senso e se verranno modificate le previsioni attuali in termini di dotazioni urbanistiche per l’area;
se non ritenga inopportune le pressioni esterne sull’Amministrazione di soggetti privati atti a condizionarne le scelte”.
Risposta dell’assessore Lepore
“Ringrazio per la domanda che ci permette di fare chiarezza su quanto ha scritto il Corriere nelle giornate di ieri e di oggi. Lei fa riferimento non a una nostra dichiarazione, ma ad un retroscena, chiaramente i giornalisti commentano e scrivono quello che ritengono opportuno, ma non si tratta di dichiarazioni dell’Amministrazione, questo ci tengo a sottolinearlo perché in questi mesi sullo Stadio si sono fatte tante ricostruzioni, ci sono tante ipotesi c’è anche un dibattito nato sui giornali sull’opportunità o meno di realizzare uno stadio e dove realizzarlo. L’opinione pubblica attraverso i giornali si confronta e ognuno ha la sua idea. Noi abbiamo il compito di dire qual è la posizione dell’Amministrazione e di governare questo processo senza farci tirare per la giacca da nessuno. Spesso non intervengo sulle ipotesi perché noi dobbiamo lavorare sulla strada che la legge ci impone e su quella che è la nostra idea di progettualità. Tutte le ipotesi che si sono discusse sui giornali, i retroscena, nelle mail, nei ristoranti e nei bar di questa città, io le lascerei ai ristoranti e ai bar, nel senso che non sono temi che necessariamente ci devono sempre vedere esprimere un parere, anche perché non siamo qui per essere commentatori e dare opinioni su tutto, siamo qui per curare dei processi amministrativi.
Io penso che i processi amministrativi partano quando ci sono delle proposte ufficiali e formali o da parte dell’Amministrazione o da parte di altri soggetti interessati. Questo è un punto a mio avviso importante, perché sullo stadio, che è una vicenda che per quanto ci risulta ad oggi non è legata direttamente al Cierrebi, la questione per ora è molto semplice e ne parleremo anche in un’udienza conoscitiva che so che è organizzata per i primi di marzo e che vedrà diversi ordini del giorno presentati da alcuni gruppi. In che senso, che il Sindaco ha incontrato il presidente del Bologna e il direttore Fenucci in diverse occasioni, ne abbiamo dato notizia attraverso comunicati stampa e alcune dichiarazioni, sono stati gli unici incontri ufficiali attorno alla vicenda dello stadio, dove si è deciso alcuni mesi fa di istituire un gruppo di lavoro tecnico, coordinato dal direttore generale del Comune. Quel gruppo di lavoro tecnico ha finito il proprio compito a dicembre, a dicembre abbiamo consegnato un dossier al Bologna FC, dove ci sono le procedure e le regole per attivare un percorso, qualora il Bologna lo voglia fare, per la riqualificazione dello Stadio Dall’Ara in termini di legge e a Piano Strutturale vigente. Quindi noi abbiamo dato degli imput chiari: abbiamo un Piano Strutturale che prevede delle aree, degli indici e delle regole, bisogna stare all’interno di quell Piano Strutturale.
Per noi la priorità è la riqualificazione del Dall’Ara e su questo intendiamo andare avanti. A quel punto, abbiamo dichiarato a dicembre, è il Bologna che deve presentare una proposta formale di progetto, che il Bologna ha detto di voler presentare al Sindaco in queste settimane. Quindi noi stiamo attendendo una comunicazione formale da parte della società all’interno della quale ci saranno le intenzioni reali e concrete. Ci immaginiamo un testo nel quale ci informino che intendono avviare un iter che riguarda il Dall’Ara e che ha tutta una serie di obiettivi che ovviamente attengono al Bologna in quanto realtà imprenditoriale che farà un investimento. Saranno loro a dire di quanto è questo investimento, che tipo di riqualificazione vogliono portare avanti. Stanno facendo le loro valutazioni ed è giusto essendo un progetto imprenditoriale, che al termine di queste loro valutazioni rendano noto al Sindaco e alla città che cosa intendono fare. Poi, sulla base di questo, avvieremo l’iter ed è nostra intenzione farlo, innanzitutto informando il Consiglio comunale, la Commissione Urbanistica in primis e poi vedremo quali altri commissioni devono essere coinvolte, e i cittadini insieme al quartiere.
Vi ho già detto che assieme ad alcuni cittadini e società sportive ho avuto un incontro nei mesi scorsi attorno alla vicenda dell’Antistadio, a seguito di quell’incontro mi sono impegnato, non appena si fosse avviato l’iter formale, che per noi significa l’arrivo di questa comunicazione del Bologna, a riconvocare quel tavolo per informare sull’eventuale coinvolgimento dell’Antistadio, perché nella fase attuale di sviluppo del progetto ancora non sappiamo che ipotesi ci sono o meno sull’uso dell’Antistadio. A questo punto mancano poche settimane e lo sapremo.
Io mi sono preso quell’impegno su un aspetto molto importante: il coinvolgimento del quartiere e dei cittadini sul progetto complessivo e sugli aspetti sportivi. Ho detto che qualora il Bologna fosse interessato all’utilizzo dell’Antistadio, avremmo valutato per quale tipo di progetto, perché occorre capire complessivamente se l’intervento è compatibile con interessi pubblici, e in secondo luogo che comunque per noi la pista d’atletica, il campo da calcio sono un patrimonio importante per le società sportive, il movimento sportivo e la comunità per cui avremmo chiesto di affrontare insieme il tema di un’alternativa possibile. Io sono rimasto lì, all’incontro con i cittadini e ho preso l’impegno che qualora ci fossero stati elementi di novità avremmo riconvocato quel tavolo e li avremmo informati, come anche il Consiglio comunale.
Quindi elementi di novità su quel tema specifico dell’Antistadio li avremo nelle prossime settimane.
Poiché ci sono delle procedure di legge e dovremo in questo iter fare tutto con la massima evidenza pubblica, permettendo a tutti gli interlocutori che vorranno partecipare a dei passaggi di evidenza pubblica di essere presenti, è molto importante che tutti i passaggi siano formali e non chiacchiere. Per cui noi ci teniamo molto che gli strumenti giusti vengano usati, che ci siano i passaggi in commissione e in Consiglio e che le questioni vengano portate avanti in modo formale quando gli interlocutori saranno pronti. Su tutta la vicenda che riguarda lo Stadio e anche sulla questione del Cierrebi, l’approccio a nostro avviso deve essere di economia complessiva di un quartiere. Entrambi i progetti, qualora andassero avanti, devono vedere protagonista l’Amministrazione e i cittadini in una condivisione di obiettivi di interesse pubblico.
Sul Cierrebi nello specifico, che ribadisco è un progetto a sé stante, è un impianto sportivo privato, ci confronteremo con la cittadinanza non appena abbiamo notizie, al momento non abbiamo comunicazioni ufficiali”.