Con il nuovo testo di legge sullo sport che la Giunta regionale licenzia oggi – e che proseguirà il suo iter in aula – continua il percorso di recupero nell’agenda pubblica della centralità dell’attività sportiva e motoria, delle sue esigenze, dei suoi benefici per ragazzi, famiglie, comunità locali e associazioni.
Alla Regione Emilia-Romagna va riconosciuto, negli ultimi anni, un impegno nuovo e forte, con risorse stanziate che sono sensibilmente aumentate, con bandi e opportunità di finanziamento nuove, che vanno in controtendenza rispetto alla diminuzione generalizzata di risorse pubbliche per lo sport.
Come Coordinamento regionale degli Enti di Promozione Sportiva riteniamo che ci sia ancora molto da fare, a partire dall’integrazione delle misure e delle risorse per lo sport e per la prevenzione della salute, per il benessere e i sani stili di vita, previste nei capitoli della sanità regionale. Ma siamo consapevoli che questa legge rappresenta un buon punto di partenza, in qualche modo un piccolo “testo unico” che raccoglie in un solo contenitore tutte le norme precedentemente sparse in differenti provvedimenti.
Ma ci sono anche spunti nuovi, come la lotta agli abusi e alle dipendenze, ci sono nuove e codificate forme di partecipazione rispetto ai processi decisionali della Regione, sono previsti bandi e procedure chiare per il finanziamento delle grandi manifestazioni, dei progetti locali, dell’associazionismo regionale.
Auspichiamo ora che il dibattito in aula valorizzi queste norme, se possibile le arricchisca di contributi costruttivi e così le migliori ulteriormente, nell’interesse prioritario dell’intero mondo sportivo regionale. Il tutto e per giungere a un testo condivisibile per tutte le forze politiche presenti nell’Assemblea legislativa regionale: perché lo sport è di tutti e “fa bene” a tutti.
Il Coordinamento regionale degli Enti di Promozione Sportiva