Croazia, Svezia, Italia (Bologna): ecco i paesi partner del progetto “Aurora. Sport. School. Life.” che è stato presentato oggi nella sala A del Coni emiliano romagnolo.
“Ben vengano iniziative come queste, è importante cercare un lavoro comune tra CONI ed enti/associazioni sportive per inserire nel mondo occupazionale atleti alla fine della loro carriera.” questo il saluto del Presidente regionale del Comitato olimpico, Umberto Suprani, cha ha sottolineato l’esigenza di un cambio generazionale nel mondo dei dirigenti sportivi.
In sala una vasta platea di atleti della bolognese Record Team, capitanati dal presidente Davide Steccanella, il direttore sportivo e tecnico Federico Nanni, (che alle competenze tecniche unisce quelle professionali legate al mondo dell’amministrazione tali per cui sarà un docente del progetto), gli atleti di punta Davide De Ceglie e Silvia Baroncini.
Ma il progetto non si restringe al mondo natatorio e/o delle attività subacquee, ma è a disposizione di tutto il mondo sportivo, associazionistico e federale di qualsiasi disciplina. Aurora si rivolge a dirigenti, atleti e volontari di club o associazioni sportive europee per sostenerli nei percorsi formativi relativi alla gestione e management dei dirigenti stessi o degli atleti che a fine carriera potranno così collocarsi nel mondo professionale lavorativo.
“Il progetto è nato già negli Anni Novanta, quando da atleta a Bologna ho potuto osservare da vicino quella che oggi è la Record Team come un modello di associazione sportiva gestita con passione e competenza. Da oltre dieci anni vivo in Croazia e ho cercato di replicare il modello, così è arrivata l’opportunità di questo progetto di cui vado molto fiero.”, queste le parole di Rubes Levada, coordinatore del progetto.
Presentati anche gli altri docenti del percorso formativo: Mauro Tinti (Amministratore unico di S.t.a.r.s.) e Cristiano Tabarroni (biologo nutrizionista).
Emozionato Tinti (sono “i suoi ragazzi” che stanno portando avanti il progetto) che ha parlato del valore dello sport nella quotidianità dei ragazzi, perché il percorso sportivo diventi un qualcosa che accompagni, faccia crescere ma che non sia il solo obiettivo di vita.
Le conclusioni della presentazione sono state dell’altro Mauro Tinti in sala (Presidente Fipsas regionale) e Stefano Galetti (delegato provinciale CONI).