NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO 54SEGAFREDO BOLOGNA 70

1° QUARTO – Gentile in quintetto per l’assenza di Spissu (ematoma alla coscia) è l’unica novità del quintetto della Segafredo, che comincia decisamente bene, con un paio di buone difese e due canestri in sottomano di Rosselli e una schiacciata imperiosa di Lawson nel vuoto della difesa di Casale. Umeh amplia ancora il parziale, mentre le mani dei padroni di casa sono freddissime e i loro tiri colpiscono ripetutamente il ferro fino al gol di Martinoni da sotto. La Novipiù, tolto il coperchio, si ripete subito dopo con la tripla e un canestro fortunoso da 2 di Denegri ricucendo il gap, Lawson interrompe il parziale dei piemontesi ben servito da Gentile e Micheal Umeh è una sentenza quando si alza dall’arco (7-13 al 4’). Rosselli perde un paio di palloni ma gestisce ottimamente il ritmo e serve Ndoja che viene sfidato da 3: il combattente si alza con tranquillità e la sua conclusione finisce in fondo alla retina. Casale esaurisce il bonus col secondo fallo di Martinoni su Gentile che sigla i due liberi tra i fischi dei suoi ex tifosi e poi si accomoda in panchina, facendo spazio a Penna. Blizzard realizza un bel canestro ma spende un fallo banale proprio sul giovane play bianconero, la Virtus c’è dal punto di vista della concentrazione e anche il livello di energia è buono, Ndoja toglie le castagne dal fuoco con un’altra tripla che fa esplodere i 300 supporter bolognesi e il disavanzo scavalla la doppia cifra. Rosselli gioca un match caparbio e intelligente, Blizzard mette un segno un altro gioco da 4 nella serie e fa commettere il secondo personale a Gentile poco prima della sirena.

2° QUARTO – Michelori perde palla nei primi due attacchi della frazione e sbaglia il gancio nel terzo ma in difesa è un mastino e Casale non ne approfitta, non si sblocca nessuna delle due squadre e nei primi tre minuti non segna proprio nessuno. Coach Ramagli inserisce la coppia americana per ridare linfa all’attacco, il gioco ristagna e ci pensa Lorenzo Penna con una tripla di tabellone a rompere l’incantesimo, Spizzichini ne mette altri 2 con una bella iniziativa personale e Ramondino deve chiamare timeout (15-30 al 14’). Il canestro bolognese resta stregato per i padroni di casa fino al cesto di Severini col fallo aggiuntivo, ma anche la Segafredo, dopo la breve sfuriata, non riesce a muove il tabellone, segna col gontacocce ma la difesa regge e resta agilmente in controllo delle operazioni. Le azioni semplici sono le migliori, Ndoja scarica per Lawson che appoggia dolcemente, ma rimane un fiore nel deserto, Penna si palleggia sul piede e va a sedersi, comunque confortato dallo staff. Martinoni sbaglia uno dei canestri più facili della sua carriera, Umeh invece fa muovere la difesa e si incunea per un layup scolastico ma efficace, così come il passaggio di Rosselli per Lawson che segna con l’aiuto degli dei. Timeout forzato per i biancorossi a 2’ dalla pausa lunga perché la Novipiù è in chiaro affanno, Tolbert realizza un libero ma Penna, autore di una prova gagliarda, realizza un bel jumper da centro area per il massimo vantaggio e il capitano conclude con un rimbalzone a 1″ dalla fine e subisce fallo, incrementando ancora il gap.

3° QUARTO – Tomassini segna i primi due punti personali in entrata e Tolbert lo imita, nella più classiche delle reazioni disperate ma Umeh in palleggio arresto e tiro mette subito le cose a posto. Casale trova un jolly con Severini dopo che la Segafredo aveva difesa per quaranta secondi alla grande, Ndoja spegne tutti i bollori con un siluro ma Tomassini non demorde e mostra tutto il suo carattere e talento. La zona dei piemontesi rallenta i ritmi dei ragazzi in canotta nera, Guido Rosselli si butta dentro per prendere due liberi preziosi, Ndoja si inventa un canestro di coefficiente di difficoltà estremo e la gara sembra avere un padrone (29-47 al 25’). La Segafredo controlla meglio delle precedenti contese i rimbalzi e questo frustra le speranze della Novipiù, la tripla di Rosselli fa svalicare le VuNere il margine dei 20 punti, l’empolese conduce i suoi con una lucidità ed un’esperienza assoluta. Coach Ramagli sfrutta il momento per far rifiatare la coppia Umeh e Lawson tornando ad impiegare anche Bruttini, ma appena vede qualcosa che non gli piace chiama i suoi a raccolta, per evitare di perdere inerzia e vantaggio. La Junior, trascinata da Blizzard, prova a rialzare la testa ancora una volta, la pressione che viene portata sui portatori di palla bianconeri è feroce ma la mira è scentrata e il tempo ormai è un fattore che rema contro i biancorossi.

4° QUARTO – Penna gestisce male i primi possessi ma non paga dazio, fino al canestro di DeNegri che però non cambia gli orizzonti, il giovane play trova la tripla, ben servito al termine di un’ottima azione e la Segafredo rintuzza gli assalti dei ragazzi di Ramondino con relativa serenità. Coach Ramagli vuole interrompere il ritmo agli avversari e chiede timeout, consapevole che non è ancora finita ed ha ragione: Tolbert ci prova ancora e un Di Bella indomito tornano a far ribollire il PalaFerraris (49-60 al 35’). Gli extra-possessi che nelle gare precedenti non si vestivano mai di bianconero regalano la possibilità e lo spazio a Gentile di infilare la tripla piega-ginocchia per Casale, che comunque non si demoralizza, almeno fino alla stilettata di Ndoja, bomba che è la firma definitva sul passaggio del turno conquistato. Gli ultimi 3 minuti servono solo a definire il punteggio e al pubblico di rendere omaggio e tributo a due squadre che hanno battagliato in maniera leale e vigorosa, quello che vorremmo sempre vedere.