Virtus – Forlì 82 – 68
1′ QUARTO – Si comincia dopo il minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di Nanni e con l’impianto audio fuori uso che crea un ambiente particolare, in cui la Segafredo parte a mille. Le prime azioni sono un successo, Rosselli penetra nella difesa forlivese alla prima azione e chiude con una facile bimane, Umeh trova solo la retina da 3, Oxilia trova un jumper pulito per chiudere un dai é vai con Lawson, il tutto condito da tanti rimbalzi difensivi, complice una Forlì dalle mane ghiacciate. Le cose non migliorano per i romagnoli, anche la Virtus perde precisione al tiro, pur arrivando sempre a buone conclusioni, fino alla tripla di Spissu e alla splendida azione corale che porta alla tomahawk di Lawson, costringendo un disperato Garelli al timeout (12-0 al 5′). Finalmente si sblocca anche la Unieuro, per la gioia sarcastica dei suoi sostenitori, ma non c’é realmente gara, Lawson abusa dei suoi avversari a centro area e Bologna controlla il match con un filo di gas, mollando un pelo l’intensità difensiva, cosa che Coach Ramagli giustamente non gradisce. Per quanto visto in campo il divario del primo quarto é un saldo per Forlí.
2′ QUARTO – Michelori é perfetto dalla lunetta pur mangia così diverse ottime opportunitá al tiro, si iscrive a tabellino anche Penna, grazie alla porosa difesa biancorossa, in un attacco bolognese equilibratissimo per ripartizione dei punti. Oxilia si prende gli applausi per una entrata di pregevole fattura, Penna e Pajola recuperano un pallone sbucciandosi le ginocchia per la gioia dei fan. Anche Spizzichini e Pajola mettono il loro marchio ad una partita che sembra giá indirizzata verso una scontata conclusione, vista l’apatia dei ragazzi di Garelli (33-16 al 15′ con tutti gli uomini scesi in campo per la Virtus giá a referto). Il marchio di fabbrica delle VuNere 2016/17 é la difesa e nessuno finora ne é immune, Forlì soffre per ogni punto, ma qualche difetto rimane: certe azioni vengono gestite con superficialità e alcuni rimbalzi concessi seccano visibilmente lo staff bianconero che ci vuole parlare su. Strigliata ricevuta e ritorno in carreggiata immediata, Oxilia e Pajola suggellano un primo tempo notevole con triple che fiaccano la rimonta ospite.
3′ QUARTO – Umeh é il punto di riferimento dell’attacco Segafredo, spara il siluro dall’arco che raffredda l’avvio aggressivo dei forlivesi, quando i bianconeri sono concentrati tolgono il fiato per l’intensità difensiva, che porta a recuperi in continuazione. Lawson é il primo ad andare in doppia cifra, subito imitato dalla guardia nigeriana col numero 3 che infila un’altra coppia di triple e congela le speranze di risalita degli uomini di Garelli (57-32 al 25′). Crockett va in cielo per una schiacciata ad alto coefficiente di difficoltà ma Blackshear é praticamente assente e non c’é alcun tipo di reazione credibile, Spissu mette a bersaglio un paio di conclusioni da fuori e i cori sconfortati dei supporter biancorossi fanno capire che la gara é da considerarsi chiusa.
4′ QUARTO – La gara é poco piú di un allenamento competitivo, non c’è altro interesse che non farsi male, provare qualche schema e far giocare i piú giovani. Oxilia trova un’altra tripla a coronamento della sua gara ottima e totale, coach Ramagli prova soluzioni contro la zona che gli viene opposta e Penna serve al bacio un assist che Petrovic conclude (75-52 al 35′). Va in doppia cifra anche uno splendido Pajola, bravo lui anche se le braccia basse a rimbalzo della Unieuro sono ingiustificabili, i minuti finali servono solo a rendere meno pesante il divario ma non aggiungono nulla al match.