Il nostro Amministratore Delegato Claudio Fenucci è intervenuto a Sky Sport 24 in occasione dell’assegnazione del premio Bulgarelli:
“Il progetto societario è quello di costruire attraverso la valorizzazione tecnica dei giovani calciatori. Siamo partiti con questa idea un paio di anni fa con investimenti in questa direzione e credo che Mihajlovic abbia fatto un buon lavoro nel costruire un’identità di squadra aggressiva e che cerca sempre di giocare il suo calcio a prescindere dall’avversario.
Molti di questi ragazzi hanno dimostrato qualità non ordinarie, quindi siamo contenti di questo percorso. Basti pensare che la squadra titolare, ad eccezione di Palacio e Danilo, era tra quelle con l’età media più bassa del campionato. Adesso si tratta di continuare su questa strada per favorire ulteriormente la crescita di questi ragazzi sotto il profilo individuale e collettivo.
Mihajlovic? Siamo contenti del lavoro che Sinisa ha fatto con noi, abbiamo un rapporto che va oltre quello strettamente professionale per via delle vicende umane che ci hanno legato molto.
Ci siamo dati appuntamento il primo di giugno per pianificare il programma della prossima stagione, ad oggi non ci sono novità rispetto a quanto dichiarato qualche giorno fa.
La pandemia ha aggravato le situazioni debitorie già presenti nel calcio europeo anche prima del Covid. Probabilmente il prossimo mercato sarà diverso da quelli precedenti. In questo contesto la nostra forza è la proprietà, che è molto solida e non solo può far fronte agli impegni esistenti, ma anche decidere di continuare ad investire: in questo momento può essere più funzionale ampliare il progetto tecnico con l’obiettivo di crescere per compiere un ulteriore salto. Sarà compito dei manager della nostra area sportiva, insieme all’allenatore, capire se tale salto si potrà realizzare con l’arrivo di altri giovani o di giocatori più esperti.
Ci saranno altri Bulgarelli? Il sogno di ogni società è quello di avere un ragazzo che cresce nel settore giovanile, diventa capitano della prima squadra e si lega alla maglia per tutta la vita, trasferendo la cultura e la mentalità del club ai nuovi arrivati. Purtroppo oggi, rispetto ai tempi di Giacomo, è sempre più difficile che questo accada”.
(foto fornita dalla società)