L’articolo uscito il 31 ottobre nell’edizione marchigiana del Resto del Carlino a firma Claudia Grandi merita alcune precisazioni per non prestarsi a facili polemiche in un momento così difficile per le comunità duramente colpite dal terremoto.
Questa mattina il Capo di Gabinetto del Comune di Bologna, Valerio Montalto, ha telefonato alla dott.ssa Giorgia Muratori, direttrice del Segretariato generale del Ministero per i Beni Artistici e Culturali per le Marche, per comprendere meglio il senso delle affermazioni riportate nell’articolo e precisare che dal Comune di Bologna non era mai partita la richiesta di ospitare i manoscritti di Giacomo Leopardi custoditi nel comune di Visso.
Al contrario la richiesta di poter mandare i manoscritti a Bologna così da poter organizzare una mostra è partita da una lettera che il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, ha scritto al sindaco di Bologna, Virginio Merola, il 31 agosto dopo la prima scossa di terremoto in Centro Italia.
Nella lettera il sindaco Pazzaglini chiedeva la disponibilità “a collaborare con noi per organizzare un’esposizione” a Bologna della collezione leopardiana custodita nel museo di Visso. L’obiettivo del sindaco di Visso era quello di raccogliere fondi per riaprire il museo e valorizzare il patrimonio culturale.
Apprese le circostanze la dott.ssa Muratori si è rammaricata e ha ringraziato per le precisazioni che le sono state fatte. Dal Comune di Bologna è stata inviata alla direttrice del Segretariato generale del Ministero per i Beni Artistici e Culturali per le Marche la corrispondenza intercorsa tra i due sindaci, quello di Visso e quello di Bologna, perché possa avere a disposizione tutte le informazioni utili.
I sindaci Merola e Pazzaglini si sono incontrati a Bologna il 9 settembre e a seguito di quel colloquio il primo cittadino di Bologna, in una lettera dello scorso 10 ottobre, rispondeva: “Ho intenzione di dare massima visibilità alla preziosa collezione dei manoscritti in vostro possesso. Come sai sono in corso le verifiche sulle modalità e i tempi per il trasporto del materiale. Ti evidenzio inoltre che individueremo le modalità più efficaci per la raccolta dei fondi nelle sedi che verranno scelte per l’esposizione”.
In seguito sono state comunicate al sindaco di Visso:
1) La disponibilità dell’Archiginnasio a ospitare la mostra dei manoscritti leopardiani.
2) La data per l’inizio dell’esposizione, fissata al 21 dicembre 2016.
3) La documentazione utile per inoltrare alla Soprintendenza delle Marche la richiesta di trasferimento dei documenti.
Il Comune di Bologna conferma dunque la disponibilità a ospitare e a esporre temporaneamente i manoscritti e si è quindi predisposto il terreno per l’organizzazione di un evento ispirato dalla solidarietà verso la città di Visso, così duramente colpita dal terremoto, e finalizzato alla raccolta di fondi per assicurare ai manoscritti di Giacomo Leopardi una definitiva e sicura sistemazione sul territorio marchigiano.