Si è svolta presso l’elegante e suggestiva sala del Palazzo “Segni Masetti”, di Strada Maggiore a Bologna, la presentazione del libro “SPORT E IDENTITÁ” edito dalla Bonomo editore e scritto e pensato dal prof. Antonello De Oto. La prelazione è a cura del presidente del Settore Giovanile e Scolastico FIGC, Vito Tisci pienamente in linea con le riflessioni che De Oto propone, ponendo lo sport come materia preziosa nel contrastare i pregiudizi, il razzismo e la discriminazione a favore dell’inclusione sociale e dell’apertura verso la diversità. Un contenitore di etica e di materia giuridica, capace di sensibilizzare attraverso la riflessione, appassionati sportivi e non. Presenti in sala, numerosi e importanti relatori, che grazie alla loro testimonianza in svariati ambiti hanno evidenziato i numerosi spunti e temi sociali racchiusi all’interno della pubblicazione. “E’ una fase e un momento difficile, lo sport è un giardino che noi dobbiamo tutelare e curare. A livello socio normativo ci è venuta l’idea di raccogliere le implicazioni sociologiche e normative , mettendole assieme in modo da annullare la crasi e la distanza tra il diritto scritto e quello vivente. Il razzismo è una minaccia e grazie all’impegno della FIGC nelle persone di Vito Tisci e Massimiliano Rizzello abbiamo promosso lo sport come veicolo di aggregazione”, ha dichiarato l’autore del libro, De Oto. Ulteriori sostegni sono giunti dal Vice sindaco di Bologna Marilena Pillati:” E’ un volume davvero ricco per tutti, con importanti spunti extrasportivi. Il confronto multietnico è oramai materia quotidiana e le diversità non possono star chiuse dentro un cassetto e questa società nel rispetto di tutti dev’essere aperta”. La parte giuridica, analizzata nella lotta al discrimine e difendendo la dignità dell’uomo ancor prima del giocatore è stata ampliata dagli interventi degli avvocati Paco d’Onofrio e Maurizio Vicino mentre Marco Orsi, campione di nuoto ha portato alcuni esempi di vissuto, all’interno del mondo sportivo. Non è certamente mancato un quadro del progetto federale, illustrato dal coordinatore regionale sgs, Massimiliano Rizzello:” Il Coni e la FIGC hanno intrapreso un percorso a braccetto nella lotta contro la diversità, portando opportunità, integrazione e amicizia grazie alle attività svolte durante il Progetto Rete e Razzisti una brutta razza” presente in sala la cooperativa Camelot di Bologna, con i ragazzi profughi finalisti della scorsa edizione del torneo Rete! Allenati da mister Di Muoio. Uno splendido momento di unione e riflessione, con la speranza che il pensiero del prof. De Oto venga diffuso e raccolto in tutti noi.
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