L’assessore allo Sport, Matteo Lepore, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sulla gestione dell’impianto sportivo Baratti all’ex – sferisterio.
La domanda d’attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord)
“Quanto riportato dalla cronaca di pochi giorni fa, mette il Comune di Bologna al centro di fatti legati alla mafia. Da quanto riportato lo storico impianto sportivo Baratti ex Sferisterio, dato in gestione alla cooperatitiva tarantina Fratres, ha fatto si che i legami e gli interessi economici dell’amministratore così vicini a clan di stampo mafioso abbiano abbiano “macchiato” la nostra Amministrazione. Il decreto di confisca dei magistrati non lascia dubbi.
Chiedo, quindi, al Sindaco ed alla Giunta cosa ne pensino e quali azioni intendano mettere in campo”.
La risposta dell’assessore Matteo Lepore
“Ringrazio la consigliera Scarano per la domanda e ringrazio anche la consigliera Frascaroli per aver ripreso il tema in commissione. Devo dire che l’argomento è stato già ampiamente trattato sia sui media che in Consiglio Comunale dai referenti preposti del precedente mandato, quindi non ci sono novità in merito. La procedura che allora è stata eseguita dal Quartiere, con anche la supervisione dell’Amministrazione, è stata messa in atto non appena si è avuto notizia dei procedimenti a carico di questa persona ed è stata una procedura rigorosa e rispettosa delle leggi che è stata sottoposta anche all’autorità nazionale anti corruzione, che non ha rilevato di dover intervenire in merito. La persona che è stata oggetto del percorso giudiziario è uscita dalla cooperativa e la cooperativa risulta da allora essere sotto un tutore, proprio in seguito ai procedimenti che il Tribunale ha messo in campo.
Quindi non è stato possibile allora escludere dal servizio un concessionario, perché il caso non è tra quelli previsti per legge e in particolare si è deciso di seguire quanto previsto dal Codice degli appalti. Questo ovviamente perché altrimenti si sarebbero aperti dei contenziosi nei quali l’Amministrazione sarebbe stata condannata. Ovviamente noi negli appalti siamo sempre molto attenti e rigorosi con controlli sulla trasparenza, la legalità e le infiltrazioni. Nello scorso mandato abbiamo anche approvato un protocollo e realizzato con il dott.Cantone un appuntamento durante il quale abbiamo approfondito come noi agiamo in tutti questi procedimenti e in questi casi. Attualmente la struttura è gestita attraverso un’ ATI nella quale è coinvolta l’AICS come ente di promozione sportiva e il Quartiere sta seguendo il percorso della proroga che era stata messa in essere e le procedure per il nuovo affidamento.
Abbiamo quindi motivo di credere che tutto sia stato fatto in maniera regolare e che anche certe affermazioni che ho sentito recentemente sulla mancanza di controlli e di trasparenza non siano corrispondenti al vero. Dunque, le citazioni di casi come questo e le allusioni al fatto che ci siano delle infiltrazioni negli appalti nelle gestioni del Comune di Bologna se non sono seguite dai fatti rimangono delle mere elucubrazioni politiche e mentali. Ci devono essere fatti circostanziati, fatti nuovi e ipotesi di reato, altrimenti rimangono espressioni aleatorie, a volte frutto di un modo di affrontare le questioni semplicemente leggendo i giornali. Invece bisognerebbe a mio avviso rendersi conto che la reputazione dell’Amministrazione è una cosa importante, perché è anche la reputazione della città. Quindi noi, giustamente, siamo rigorosi nell’applicazione delle leggi e della gestione di quello che si fa e credo che alludere o anche solo far cadere un’ombra intorno a cose sulle quali si è già fatta chiarezza sia sbagliato o comunque non così corretto.”