VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – OPENJOBMETIS VARESE 85-76
1°QUARTO 19-21
2°QUARTO 39-29
3°QUARTO 68-48
Arbitri: Mark Bartoli, Christian Borgo, Andrea Valzani
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: TESSITORI 2 PAJOLA N.E. BELINELLI 13 ALIBEGOVIC 11 MARKOVIC 3 RICCI (k) 3 ADAMS 21 HUNTER 4 WEEMS 14 TEODOSIC 4 GAMBLE 9 ABASS 1 all.re Bjedov
OPENJOBMETSI VARESE: Beane 7 Morse 3 Scola 12 De Nicolao 0 Ruzzier 3 Strautins 9 De Vico 3 Ferrero 7 Douglas 19 Virginio n.e. Egbunu 13 all.re Bulleri
Le Vnere non hanno in panchina coach Aleksandar Djordievic che, a causa di una improvvisa indisposizione non legata al virus Covid, è stato consigliato dai Medici di restare a completo riposo. Lo sostituisce ovviamente il suo vice Goran Bjedov coadiuvato da Christian Fedrigo. Un minuto di raccoglimento in ricordo di Gianni Corsolini mitico personaggio del basket italiano, bolognese, scomparso da una settimana.
La Virtus ha alcuni uomini arrugginiti dalla sosta, Teodosic e Belinelli in particolare, Alessandro Pajola a referto ma tenuto prudenzialmente a riposo, i nazionali Ricci e Tessitori rientrati da Perm visibilmente affaticati. Alla fine la partita la faranno quelli che si sono sempre allenati e contro questa Varese saranno sufficienti.
Mvp assoluto di giornata Josh Adams che fa il suo massimo in maglia Virtus con una prestazione super, a lui la sosta ha evidentemente fatto bene 21 punti in 22′ con 4/5 da 2, 4/7 da 3 e + 22 di valutazione. Una grossa mano l’ha avuta in diversi momenti della gara dai 3 in doppia cifra: Belinelli 13 punti in meno di 5′ del 3° quarto, Weems 14 in 21′, Alibegovic 11 in 16′ con +14 di valutazione.
Gli altri hanno portato un mattone per la costruzione di una vittoria che, dopo il primo quarto non è mai stata in discussione.
Varese è la squadra conosciuta, con molti problemi, tira più da 3 che da 2, ha il suo miglior giocatore, Scola, che accusa il peso degli anni (tanti), gli altri hanno retto nel 1° quarto, condotto sempre avanti, mentre nell’ultimo a partita ampiamente chiusa hanno ridotto le distanze trovando soluzioni che, finchè la Virtus aveva difeso mordendo, non erano riuscite.
Non era questa la gara in cui gli uomini di Bulleri potevano trovare due punti per continuare a credere nella salvezza ma la prova del centro Egbunu può dare un pò di fiducia nel futuro.
LA CRONACA
Solito inizio Virtus un pò sonnacchioso, la difesa è allegra, i tagliafuori approssimativi e Varese comanda seppur con vantaggi minimi i primi 10′. Il solo Alibegovic con 7 punti filati tiene a galla i suoi in attacco.
Nel 2° quarto si sveglia la Virtus e Varese sta 5′ senza segnare, le Vnere prendono il largo, Adams inizia il suo show con alcuni canestri spettacolari, la squadra di Bulleri perde fiducia, il coach Varesino chiama due time out quasi consecutivi per cercare di fermare l’emorragia, schiera una zona per rallentare l’attacco Virtus ma il 2° quarto termina 39-29.
Al ritorno in campo Belinelli, a secco nel 1° quarto scalda la mano in 5′ fa 13 punti e sulla gara cala il sipario, il vantaggio virtussino si dilata e Varese resta a guardare a 2’43 il tabellone dice 61-41 per i bianconeri. Alla fine del 3° quarto 68-48.
L’ultimo quarto è di pura accademia, la Virtus giochicchia, solo Adams illumina con alcuni sprazzi evitando la noia di una gara già virtualmente chiusa da un pezzo, un piccolo sussulto finale quando sul – 10 con pochi secondi sul cronometro Varese decide di raddoppiare e Weems manda a quel paese Scola.
(Lucio Bertoncelli – foto fornita dalla società)
Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio Dario (fratello del padre Giorgio) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianco nera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, con l’Usa basket Modena debutta in serie B a 18 anni, poi giocatore in C, D e promozione. Prestissimo allenatore dopo aver seguito un corso con Gigi Rapini ebbe compagno di corso Alberto Bucci. Tante le società modenesi che ha allenato ma i risultati più lusinghieri li ha ottenuti a Carpi dove ha portato La Patria per la prima volta in serie D, nel campionato 1978/79 del Presidente Floriano Gallesi
Penna del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.