Domani all’Unipol Arena, casa per quest’anno dell’Unahotels Reggio Emilia, si è scomodata anche Mamma Rai (posticipo delle 20.45), oltre ad Eurosport player, per un derby della via Emilia non molto sentito dalle tifoserie che, com’è noto, comunque non ci saranno.
La squadra di coach Martino ad un roster già buono, basta vedere le prestazioni in Supercoppa, ha aggiunto due giocatori che conoscono benissimo il campionato Italiano. Dominique Sutton è un giocatore atipico ma dal rendimento sicuro, un lottatore, che alla corte di Buscaglia con la maglia di Trento ha messo in mostra le sue grandi qualità. Poi come ciliegina sulla torta ha inserito da due gare una vecchissima conoscenza dei Virtussini, un giocatore molto amato qui come Petteri Koponen. Un bel guaio per i bianconeri, sia per la forza del giocatore, sia perchè quest’anno la squadra di Djordievic è già stata punita due volte da giocatori che avevano la Virtus nel cuore (Baldi Rossi e Poeta), che vedendo la Vnera sulle maglie hanno raddoppiato l’intensità e, com‘è giusto che sia, il loro rendimento.
La gara d’andata ed il suo svolgimento, sicuramente, non possono far dormire sonni tranquilli in casa Virtus, alla Segafredo Arena fu un successo prezioso quanto insperato per gli uomini di Antimo Martino, un allenatore della nuova generazione, troppo presto silurato dalla Fortitudo che credo stia ancora rimpiangendo quella scelta e che ha dimostrato, ripartendo da zero con una squadra nuova di zecca, tutto il proprio valore.
La Virtus affrontò la gara con la ormai consueta concentrazione da campionato e, quando capì che per vincere, occorreva quella di Coppa, i buoi erano scappati dalla stalla e la vittoria non più raggiungibile.
Con queste premesse è evidente che domani, almeno la concentrazione, non potrà mancare in casa Virtus, anche perchè ormai è chiaro che con tutte le squadre dell’LBA se non giochi al meglio e concentrato puoi perdere con chiunque anche se ti chiami Virtus ed in Europa non ne hai perse nemmeno una.
La Virtus ha tre assenze che cominciano ad essere importanti visto che le rotazioni si stanno assotigliando sempre più, come Pajola e Nikolic e ahimè, storia recente, anche Belinelli almeno fino alla ripresa dell’Eurocup.
Per sopperire a queste assenze dovranno entrare decisamente in scena i giocatori che di solito hanno dal coach un minutaggio ridotto, in primo luogo Abass e Alibegovic, che in questo frangente si giocano una buona fetta del loro futuro alla Virtus.
(Lucio Bertoncelli – foto fornita dalla società)
Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio Dario (fratello del padre Giorgio) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianco nera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, con l’Usa basket Modena debutta in serie B a 18 anni, poi giocatore in C, D e promozione. Prestissimo allenatore dopo aver seguito un corso con docente Gigi Rapini ebbe compagno di corso Alberto Bucci. Tante le società modenesi che ha allenato ma i risultati più lusinghieri li ha ottenuti a Carpi dove ha portato La Patria per la prima volta in serie D, nel campionato 1978/79 del Presidente Floriano Gallesi.
Penna del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.