Cautela, perché tutti i – pochi – suoi punti il Palermo li ha ottenuti lontano dal Barbera, dove invece le ha clamorosamente perse tutte, 6 su 6. Dopo cinque sconfitte in serie e una settimana di ritiro in settentrione, i rosanero di De Zerbi cercano di risollevare una classifica assai deficitaria: al momento, col secondo peggior attacco e la seconda peggior difesa del campionato – 23 gol presi, di cui ben 15 nei secondi tempi – la corsa alla salvezza non sembra semplice, tanto più che la squadra che la scorsa stagione restò in Serie A solo per un punto ha perso Gilardino, Sorrentino e Vazquez in estate.
Dopo i dieci avvicendamenti in panchina del passato campionato, quest’anno il patron Zamparini ha già rimpiazzato Ballardini con De Zerbi in avvio, ma ha anche il grosso merito di avere pescato il jolly Nestorovski, prima punta macedone che si sta proponendo a suon di gol anche in Italia (già a segno 6 volte, il 66% dei gol totali del Palermo). Con lui, l’imprevedibilità generosa di Diamanti, che da ex ci ha già fatto male a Bergamo la scorsa primavera, e la qualità del giovane Lo Faso, talentuoso attaccante atteso alla prima da titolare, ci possono insinuare le maggiori preoccupazioni.
Chi corre più di tutti fra i siciliani è, manco a dirlo, l’infaticabile Gazzi, polmone di centrocampo che copre una media di 11.574 km a gara, persino più del nostro Taider. Ha grande tiro dalla distanza col sinistro, per quanto sia perennemente discontinuo, l’interno di metà campo Chochev, nazionale bulgaro, mentre il terzetto si completa con il giro palla del brasiliano Henrique o col più efficace cambio di passo dello svedese Hiljemark. De Zerbi ha già utilizzato 10 difensori, faticando a trovare i giusti equilibri in retroguardia, dove per ora si sta distinguendo in positivo il solo Aleesami, generoso esterno mancino arrivato dalla Norvegia. Incertezze alternate a grandi interventi stanno caratterizzando il campionato di Posavec, portiere croato classe ’96 di promettente avvenire.