Il 26 gennaio la quarta edizione della gara dedicata al ragazzo scomparso nel 2016.
Forza di volontà, cuore e rispetto. Il Trofeo Nicolhas 2020 non è una gara di Karate come le altre: è l’evento che racchiude in sé molteplici sentimenti legati dal filo rosso dei valori dell’arte marziale giapponese. Nata in onore di Nicolhas Ukmar, il quattrodicenne di Villa Cella (RE) che ha perso la vita nel 2016 dopo una dura lotta contro una terribile malattia, conserva tra i suoi significati l’importanza dei piccoli grandi momenti felici, che spesso si tende a sottovalutare o a dare per scontati.
Sono stati 630 gli iscritti, provenienti dalle scuole di Karate tradizionale di numerose province dell’Emilia-Romagna, che si sono messi in gioco sui tatami allestiti nel Palasport di Castenaso, in provincia di Bologna, che ha ospitato per la seconda volta l’iniziativa organizzata dal Comitato regionale Fikta dell’Emilia-Romagna in collaborazione con il Karate Club Castenaso.
“Per chi non lo conosce, per chi non lo ha mai conosciuto, lui era un samurai, faceva le gare come voi – ha detto il papà di Nicolhas, il maestro di Karate Dario Ukmar, prima dell’inizio delle gare, rivolgendosi a tutti i piccoli presenti -. Dovete diventare meglio di lui, dovete mettercela tutta. Dovete ricordare sempre, soprattutto i genitori, che il nostro Karate è una cosa splendida, aiuta i bambini a crescere. Siccome siamo tutti legati ad un filo, purtroppo, cerchiamo di godere di questi momenti, che sono splendidi, ogni volta che c’è un’iniziativa, che ci si può ritrovare insieme, essere sempre presenti e ricordare sempre che ognuno di noi avrà una storia futura, sperando che vada sempre tutto per il meglio”. Le parole della mamma Linda, non presente fisicamente alla giornata, ma partecipe con il cuore, sono state comunicate dal maestro Ukmar attraverso un messaggio pieno di amore, la cui lettura è terminata con un lungo applauso. Ai saluti iniziali, davanti ad atleti, arbitri, ufficiali di gara e una platea gremita, sono intervenuti al microfono anche l’assessore allo sport di Castenaso, Pierfrancesco Prata, e il maestro Rino Campini in rappresentanza della Fikta.
Alla gara, iniziata intorno alle 9, hanno partecipato praticanti di Karate di tutte le età, dai 6 anni agli over 36 anni, suddivisi in poules omogenee. Sono partite per prime le cinture bianche, poi gialle, arancio e verdi; nel pomeriggio hanno continuato le cinture blu, marroni e nere, che hanno concluso le prove per le 17. Tante sfide, tante premiazioni, e il primo classificato di ogni gruppo ha partecipato anche alla “super-finalissima”, che ha decretato i vincitori assoluti della giornata. Ad aggiudicarsi le finalissime sono stati: Mahashan Maximin della scuola Hokushin (RE) e Samuele Neri di Akarui Dojo (RE) tra le cinture bianche; Anna Scalzi di Akarui Dojo e Linda Savini di Shinkan Ravenna tra le gialle; Ginevra Silvaggi del Musokan Bologna e Filippo Di Giovanni di Nakayama (RE) tra le arancio; Maurizio Montanari di Nakayama e Andrea Monferini di Shinkan tra le verdi; Noemi Angius di Nakayama e Alessandro Vicari di Samurai Viareggio tra le blu; Leonardo Bindi di Samurai, Mattia Giglio del Musokan e Nicolò Govoni di Shitei (Persiceto) tra le marroni; Alessandro Bindi di Samurai e Nicole Formentini di Bushido ZG (Bagnolo) tra le nere.
Soddisfatti della buona riuscita della manifestazione anche gli organizzatori del Karate Club Castenaso: “Si è confermata una grande affluenza per questa gara in ricordo di un ragazzo che amava il Karate e la vita – ha detto Giuliana Marcelli, direttore tecnico -. L’importante qui è partecipare, ma ho visto comunque un buon livello e una buona crescita degli atleti”.
Il messaggio completo della mamma di Nicolhas, Linda:
«Un ringraziamento particolare a tutti coloro che oggi sono qui, maestri e non, atleti e non, con una carica emotiva in più, con il ricordo di Niki nel cuore. Lui non c’è più e non c’è ve lo assicuro, la sua assenza è assordante ogni giorno, ogni ora, ogni minuto dei nostri giorni, ma continua a manifestare la sua ‘presenza’ ogni qualvolta sento di aver bisogno di lui, ogni qualvolta c’è una difficoltà, ma non perché “si mette le scarpe e arriva”, perché sono io che porto dentro la sua energia, senza riserve.
Ricordo tutto e non voglio dimenticare, per questo, eventi come la gara di oggi sono di estrema importanza, ricordare tiene in vita lui e me, e tutte le persone che lo hanno amato e continuano anche oggi.
Proprio oggi Edo, l’altro fratello di Niki, ha una gara di nuoto e ho dovuto fare una scelta, beh non ho fatto fatica, lui mi ha guidato ‘’…ricordare mamma, ricordare, ma la vita va avanti, oggi alla gara, a dire due parole e a leggere le tue, ci penserà papà, anche se farà fatica a leggere tutto fino in fondo…’’
Grazie di cuore e, mi raccomando, “occhi di tigre”!
Oss Nicolhas, Rei.
Oss a tutti».
Ricordo tutto e non voglio dimenticare, per questo, eventi come la gara di oggi sono di estrema importanza, ricordare tiene in vita lui e me, e tutte le persone che lo hanno amato e continuano anche oggi.
Proprio oggi Edo, l’altro fratello di Niki, ha una gara di nuoto e ho dovuto fare una scelta, beh non ho fatto fatica, lui mi ha guidato ‘’…ricordare mamma, ricordare, ma la vita va avanti, oggi alla gara, a dire due parole e a leggere le tue, ci penserà papà, anche se farà fatica a leggere tutto fino in fondo…’’
Grazie di cuore e, mi raccomando, “occhi di tigre”!
Oss Nicolhas, Rei.
Oss a tutti».
(Foto fornita dalla società)