Il Pala Ruffini di Torino è tornato ad essere la cornice dell’edizione 2019 dei Campionati Italiani Assoluti di Judo. Oltre 520 atleti e 95 società sportive si sono dati appuntamento in questo weekend post pasquale, per disputarsi quello che è il titolo più ambito per quello che riguarda il Judo Olimpico. Gara riservata alle sole cinture nere Under36 con partecipazione aperta anche agli atleti professionisti appartenenti ai gruppi sportivi militari.
Il Dojo Equipe Bologna era presente a Torino con 8 dei 12 atleti qualificati: Samanta Fiandino, Mariasole Momenté, Giorgia Dalla Corte, Irene Pedrotti, Rossella Boccola, Luca Villanova, Ricci Daniele e Michele Valeri.
Il risultato migliore lo ottiene una delle più giovani, Irene Pedrotti che, appena diciottenne, si classifica al 3 posto nella categoria fino a 70kg. Medaglia sfiorata invece per Samanta Fiandino che si classifica al 5° posto nella categoria fino a 57kg, dopo aver perso la finale per la medaglia di bronzo, ed analogo risultato per Luca Villanova, che si classifica al 5° posto nella categoria fino a 100kg. Ricci Daniele si piazza a metà classifica nella categoria fino a 66kg, mentre finiscono lontani dal podio Rossella Boccola, Giorgia Dalla Corte, Mariasole Momenté e Michele Valeri.
Bella l’impresa di Irene Pedrotti, trasferitasi da Pergine Valsugana a Bologna per allenarsi stabilmente al Dojo Equipe Bologna inseguendo un sogno olimpico, frequenta con profitto l’ultimo anno del liceo scientifico Sabin. Il suo percorso in questi campionati assoluti non inizia benissimo, perdendo il primo incontro con la napoletana Esposito, che poi vincerà la categoria, poi, inanella una serie di tre vittorie consecutive, prima del limite, che la portano a disputare la finale per la medaglia di bronzo, vinta sulla ligure Campanella, anche in questo caso una vittoria prima del limite. Non nuova a queste imprese, Irene ha già nel palmares un argento nel campionato italiano under18 del 2017 ed un bronzo in Coppa Italia nel 2018, oltre ad un oro conquistato nella gara a squadre nelle olimpiadi giovanili del 2017, ha appena cambiato categoria di peso ed è reduce da un problema alla spalla, curato in tempo record dallo staff medico del Dojo Equipe.
Sfortunata, e di segno opposto, la gara di Samanta Fiandino chiamata a difendere, se non migliorare, il bronzo assoluto del 2018. Samanta parte benissimo, inanellando una serie di 3 vittorie consecutive, prima di essere stoppata dalla toscana Cantini in semifinale, in un incontro strano, dominato tecnicamente da Samanta ma risolto a pochi secondi dalla fine dalla Catini che poi si andrà a conquistare il titolo italiano. E sfortunata Samanta anche nella finale per il bronzo, superata al Golden Score da Martina Lo Giudice, atleta appartenente al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle ed in piena corsa olimpica. Una sconfitta che lascia molto amaro in bocca per un epilogo non proprio felice, anche se si tratta comunque di un risultato di tutto rispetto, e che comunque è valso a Samanta la convocazione da parte della nazionale italiana di Judo per partecipare ad un ritiro intensivo presso il centro olimpico federale che le darà modo di preparare al meglio i prossimi appuntamenti Open internazionali.
Medaglia sfiorata anche per Luca Villanova, il cui sogno di medaglia si infrange contro Giuliano Loporchio, altro atleta professionista del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, al termine di una gara molto positiva e che per poco non ha portato al podio Luca.
Ennesimo risultato riportato da un atleta del Dojo Equipe Bologna nella massima competizione nazionale in questi 27 anni di storia. Club che ha ospitato tanti atleti che si sono trasferiti a Bologna per studiare ed allenarsi. Ci auguriamo che presto si completi la struttura che dovrà ospitare la nuova palestra alla Bolognina, struttura attesa oramai da quasi 15 anni, per dare una degna sede ad un club i cui atleti coltivano il sogno olimpico ed internazionale e che attualmente sono costretti ad allenarsi all’interno di una struttura prefabbricata.
(Foto fornita dalla società)