Roseto – Virtus 81 – 90

1° QUARTO – Nel primo attacco Lawson realizza punti dopo l’errore del rientrante Ndoja, la Virtus però non trova molti sbocchi e batte in testa mentre Roseto prende fiducia e il largo, grazie alle iniziative di Sharrod. Servire la palla sotto a Lawson porta buone cose e la Segafredo si riporta sotto con le iniziative di Umeh e Spissu, ma è una gara di parziali e il vero problema è la difesa che non riesce a contenere le incursioni di Sharrod, che sfrutta alla grande i blocchi di Amoroso (14-9 al 6°). Rosselli avvicina i bianconeri dalla lunetta ma Bologna fa fatica a concretizzare (troppi errori da sotto) e Amoroso segna da 3 per i padroni di casa, molto precisi gli uomini di Di Paolantonio, per tenere gli Sharks avanti. Oxilia, uomo mascherato per l’occasione, appena entrato realizza una tripla di grande importanza ma Radonic e Fattori mettono a segno tiri cruciali che fanno arrabbiare e non poco Ramagli.

2° QUARTO – Dopo qualche problema al cronometro è ancora Fattori a colpire da oltre l’arco, replicando a un canestro e fallo realizzato da Rosselli. Quando la palla circola bene e finisce nelle mani di Lawson sono soldi in banca, ma Roseto ha le mani caldissime dalla lunga (5/5) e coach Ramagli chiama minuto per parlarci su e migliorare i meccanismi difensivi. Alla prima azione dopo il timeout è ancora Radonijc a segnare da sotto col fallo e Fattori è un rebus irrisolto per la Segafredo che regala il massimo vantaggio ai biancazzuri di casa (33-23 al 13°). Lawson trova due punti essenziali a fil di sirena, aggiungendo anche il giro in lunetta per ridare fiato ai suoi ma la difesa sul tiro da 3 è latitante e Radonijc è una sentenza. Ndoja torna a siglare punti dalla lunetta e dai 6,25 che dimezzano il disavanzo, Spizzichini trova un facile canestro complice la difesa disattenta degli abruzzesi e la Virtus rialza la testa. Amoroso e Umeh si scambiano cortesie da 3 punti, si iscrive a referto anche Michelori e la Segafredo torna a stretto contatto. Micheal Umeh si prende le responsabilità, ma la difesa è ancora da registrare e concede a Casagrande un 2+1 e soffre da matti nel contenere Sherrod. Pajola realizza un canestro di rapina al primo pallone toccato e Rosselli trova un cesto dall’angolo fondamentale allo scadere per tenere apertissima la partita.

3° QUARTO – Smith si mette in partita colpendo dall’arco due volte nelle prime azioni, ma Umeh replica colpo su colpo in un duello entusiasmante, Lawson da sotto è preciso e la sfida contro Sherrod è di alto livello e questi confronti rendono il match molto divertente. Smith è letteralmente indemoniato e crivella la retina bianconera con una continuità disarmante, tenendo fede alla sua nomea di scorer (62-56 al 25°) ma Lawson diventa padrone dell’area. Gli attacchi hanno spesso la meglio sulle rispettive difese, per la Segafredo segnano solo gli americani nel terzo quarto: ancora Umeh risponde a Radonijc e Lawson in contropiede finalmente permette alla Virtus di pareggiare a quota 65. La Virtus concede l’ennesima tripla agli abruzzesi ma Guido Rosselli lasciato solo non sbaglia e pareggia ancora in un quarto divertente, che un Kenny Lawson sontuoso fa chiudere avanti ai bianconeri, con l’ultimo appoggio prima dell’intervallo finale.

4° QUARTO – Smith continua la sua striscia, mettendo ancora una volta dai 6.25 una tripla solo rete e 3 liberi prima di andare a prendere un riposo in panchina, Rosselli segna un bel canestro su iniziativa personale da centro area per sbloccare la Virtus, unica gemma in 3 minuti di abulia offensiva. Spizzichini la impatta nuovamente dalla lunetta e Umeh riporta avanti la Segafredo, concludendo una bella azione corale (74-77 al 35°). Lawson stoppa Sherrod che si vendica nell’azione susseguente, la Virtus lentamente ma inesorabilmente stringe le maglie in difesa e giocando con testa tiene il comando delle operazioni. Roseto non molla ma Spissu rapina la palla dalle mani di Amoroso che regala due liberi a Rosselli, ancora Bologna recupera palla e il play sardo trova la bomba decisiva che permette l’allungo decisivo per i suoi. Rosselli manda in doppia cifra di vantaggio i suoi con un giro e tiro alla Duncan e fiacca definitivamente le resistenze dei padroni di casa.