BANCO DI SARDEGNA SASSARI – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 77-108
1° QUARTO 22-13
2°QUARTO 43-49
3°QUARTO 55-81
arbitri Sahin, Giovannetti, Perciavalle
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: SPISSU 12 BILAN 18 RE 0 KATIC 12 KRUSLIN 6 BURNELL 4 BENDZIUS 14 GENTILE 7 HAPP 4 GANDINI n.e. TREIER 0 all.re Pozzecco
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: TESSITORI 2 DERI 1 BELINELLI 16 PAJOLA 13 ALIBEGOVIC 8 RICCI (cap.) 8 ADAMS 4 HUNTER 5 WEEMS 8 TEODOSIC 11 GAMBLE 16 ABASS 16 all.re Djordievic
Una Virtus taumaturgica, arrivano le Vnere e tutti i lungodegenti da Covid e infortuni vari come d’incanto resuscitano, Spissu addirittura in quintetto, recuperati anche Katic e Kruslin. I bianco neri col lutto sulla maglia a ricordo di Paolo Barbieri membro della Fondazione Virtus e per lui è stato anche osservato un minuto di silenzio.
Gara di fondamentale importanza per entrambe le squadre in vista della griglia play off.
Come ampiamente previsto Stefan Markovic è rimasto a Bologna a curarsi la caviglia distorta nel derby.
La Virtus non poteva chiedere di meglio a questa gara anche in considerazione dell’appuntamento fondamentale che l’attende martedì in Eurocup nella prima semifinale con Kazan. Le Vnere faticano soltanto nel 1° quarto dove la solita percentuale imbarazzante da 3 (10 %) manda in sofferenza la squadra di Djordievic. Da lì in poi però la Virtus prende decisamente il comando delle operazioni e gioca 3 quarti di straordinaria efficacia, miglior prestazione stagionale anche considerando il valore dell’avversaria. Sale Djordievic può guardare al futuro con grande ottimismo, nel momento più importante della stagione ha avuto le risposte che chiedeva. Cinque uomini in doppia cifra: Belinelli, Pajola, Teodosic, Gamble e Abass, hanno messo punti a referto tutti e 12 i giocatori, netta supremazia sotto i tabelloni 45 a 27, 39 % da 3 contro il 33% dei padroni di casa, valutazione di squadra 140 a 73, 10 palle recuperate a 8, a testimonianza della superiorità tecnica e fisica di Bologna.
Indubbiamente ai Sardi nel 2° tempo sono mancate in parte le energie e anche quella cattiveria agonistica che ne ha fatto il marchio di fabbrica. Le 3 partite in 7 giorni a rotazioni molto accorciate indubbiamente si sono fatte sentire e, molto sportivamente, coach Djordievic lo ha riconosciuto nel siparietto andato in onda sulla Rai al momento dell’intervista post partita.
Un bel viatico comunque, questa vittoria schiacciante su una delle candidate allo scudetto, per approcciare al meglio una delle settimane decisive della stagione e un avviso ai Russi del Kazan, quasi a voler urlare: la Virtus c’è.
LA CRONACA
1° quarto: in campo per la Virtus Pajola, Belinelli, Weems, Ricci e Tessitori mentre Pozzecco risponde con Spissu, Gentile, Burnell, Bendzjus e Bilan. Solite mani fredde delle Vnere che tardano a carburare e, nella seconda parte del periodo, soffrono il tiro pesante dei padroni di casa, altrettanto solita difficoltà ad attaccare la zona Sassarese e alla fine sulla prima sirena 22-13 per i padroni di casa.
2° quarto: capolavoro Virtus nel 2° quarto, con una difesa molto intelligente con raddoppi continui sui giocatori in post basso gli uomini di Djordievic recuperano lo svantaggio e alla fine si trovano avanti di 6 all’intervallo lungo. Il parziale ha due grandi protagonisti in Hunter, ormai avviato a diventare un “4” tattico, in campo insieme a Gamble, e Alessandro Pajola 2 su 3 dall’arco e 1 su 1 da sotto. In 10′ quindi la Virtus ribalta completamente situazione e prospettiva della gara, all’inizio è Gamble a fare la voce grossa da sotto poi anche Belinelli scalda la mano, insomma in questo quarto una prova corale importante di tutta la Virtus. Si va negli spogliatoi con la Virtus avanti 43-49 (in questo quarto parziale di 21 a 36 per Bologna).
3° quarto: alla ripresa per la Virtus stesso quintetto dell’inizio partita e s’intuisce che le Vnere vogliono chiudere i conti e portare la gara dalla loro parte. Si mette in moto Ricci che fa 2 canestri in fila, Pajola è una piovra tocca una miriade di palloni in difesa, gli arbitri faticano a fischiare tutti i contatti, come prevedibile Pozzecco non gliele manda a dire e si becca un tecnico, Belinelli è una sentenza dall’arco e la Virtus fa il break decisivo + 16 a metà tempo, Sassari perde fiducia e non reagisce, i bianconeri non si fanno pregare e, con l’avversario alle corde in evidente difficoltà, tengono il piede sull’acceleratore e in un amen vanno a +20 e alla fine del 3° quarto il tabellone dice 55-81.
4° quarto: nella Virtus segnano tutti e danno l’impressione di divertirsi, Sassari resta a galla con l’orgoglio, la Virtus dilaga, Abass finalmente liberato del freno del punteggio mostra il meglio di sè come non ha mai fatto in campionato.
Alla fine c’è gloria per tutti, negli ultimi 2′ entra anche Deri, le Vnere finiscono a braccia alzate sotto il traguardo, ribaltando ovviamente anche il – 5 dell’andata.
(Lucio Bertoncelli – foto fornita dalla società)
Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio (Dario) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianco nera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, Giocatore di serie B a Modena, prestissimo allenatore a Sassuolo, Modena e Carpi. Terminata la carriera di allenatore collaboratore del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.