Un pomeriggio particolare. Il segno di un’intesa sempre più stretta tra l’Alma Mater Studiorum e il Cus Bologna. Sì, perché al PalaCus, per la classica festa di “fine stagione” ci sono sia il magnifico Rettore Francesco Ubertini sia il presidente del Comitato per lo Sport Universitario Giacomo Calzolari. E c’è, ovviamente, il padrone di casa, Piero Pagni. La festa, rispetto al passato, slitta. Non più inizio luglio, ma seconda metà di settembre: il motivo è facile da intuire. C’erano gli Europei di basket universitario, c’è stato il primo storico successo del Cus Bologna in ambito internazionale, c’era un gruppo, straordinario, da festeggiare. Sì, perché il momento – presente anche la rappresentante degli studenti Giulia Mescolini – è di quelli festosi, per omaggiare le squadre, i gruppi e i singoli che hanno preso parte a manifestazioni diverse, portando in alto il nome dell’Università d Bologna e del Cus. “Un anno speciale – dice il rettore Ubertini – un anno vincente che mi ha coinvolto, se penso all’esperienza dell’ultimate frisbee o a quella della pallacanestro”. Una stagione vincente che ha offerto ai presenti la possibilità di parlare di convenzioni e di investimenti per un restyling degli impianti. Il rettore, naturalmente, si sofferma anche sui protagonisti, sugli studenti. Ci sono tanti ragazzi che portano avanti con successo il doppio ruolo di studenti e atleti. Per questo sono allo studio percorsi accademici non agevolati, ma ad hoc per consentire proprio a questi ragazzi di far conciliare nel migliore dei modi i due aspetti. Ci sono da celebrare i successi del volley perché a Catania il Cus realizza una storica doppietta. Un lavoro, quello che porta al doppio scudetto, che parte da lontano e che suggella la collaborazione e gli accordi tra il braccio sportivo dell’Alma Mater Studiorum e la Coveme Vip Zinella San Lazzaro che porta alto il nome della città anche nei campionati federali. Se il volley va è anche perché il piano della Coveme Vip Zinella San Lazzaro nelle ultime stagioni ha fruttato risultati e spettacolo. E naturalmente, in questo contesto, essendoci anche i campioni del volley, non poteva mancare un doveroso e sentito tributo alla figura di Nerio Zanetti, il profeta della pallavolo bolognese che, prima di vincere con la Zinella e con la Nazionale (lo storico bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984), ha fatto grande proprio il Cus portandolo dalla serie D alla A2, con un gruppo di ragazzi nati e cresciuti a Bologna.
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