“Con riferimento al comunicato stampa della Fondazione Fortitudo di venerdì 7 settembre 2018 e degli articoli di stampa che ne hanno ripreso il contenuto, Metano Nord S.p.A. si trova costretta a precisare quanto segue.
Come già rappresentato nel comunicato pubblicato sul sito della nostra Società il 6 settembre scorso, Metano Nord non ha mai avviato alcun tipo di trattativa né con la Fondazione Fortitudo né con la società da questa controllata, Fortitudo Pallacanestro Bologna 103, in merito ad una sponsorizzazione della relativa squadra di pallacanestro per la prossima stagione sportiva.
In particolare, la nostra Società intende chiarire di non aver mai dato alcun incarico a qualsivoglia agenzia o intermediario per una sponsorizzazione della predetta squadra, né di avere avuto contatti a questo fine con esponenti della Fondazione e della società sportiva (né, in generale, Metano Nord ha mai conferito mandati per la ricerca di nuove sponsorizzazioni).
Inoltre, alla nostra Società non risulta l’esistenza di atti che attestino la conclusione, in qualunque forma, di accordi di sponsorizzazione e, pertanto, eventuali documenti di questa natura, prospettati nella disponibilità della Fondazione o della società sportiva, non sarebbero di provenienza di Metano Nord, né alla stessa in alcun modo riferibili.
La nostra società conferma di aver conferito mandato alla Studio Giovanardi Pototschnig e Associati di Milano per la tutela dei suoi diritti, risarcitori e d’immagine, non appena avuto evidenza della falsa notizia dell’accordo di sponsorizzazione e dell’abusivo utilizzo del marchio e della denominazione Metano Nord, ciò che è avvenuto a seguito della pubblicazione dei resoconti giornalistici della presentazione della predetta squadra sportiva, evento di cui Metano Nord non era a conoscenza.
Il predetto Studio legale ha già diffidato la Fortitudo Pallacanestro e la società sportiva dall’utilizzo del marchio e della denominazione Metano Nord, e sta valutando l’avvio di ogni opportuna iniziativa, in qualunque sede competente, nei confronti di tutti i responsabili di questa grave e deprecabile vicenda”.