Niente da fare: Caorle, che ospita le finali di Champions League di ultimate frisbee, non regala le soddisfazioni che il Cus Bologna e l’Alma Mater Studiorum avrebbero voluto raggiungere. Dopo il doppio argento conquistato un anno fa – risultato storico per l’ultimate frisbee italiano – il Cus puntava forte sulla finale in Italia. Con un pullman di giovanissimi tifosi al seguito. Il Cus Bologna invece resta fuori dal podio, ma conquista comunque un doppio quarto posto che conferma come i dischi volanti restino un aspetto fondamentale nella crescita dei ragazzi dell’Alma Mater Studiorum. I maschi, capitanati da Davide Morri, seguiti da oltre 150 tifosi, cedono nella finale di consolazione contro i Flying Angel di Berna (Svizzera). Il 15-12 finale dice anche come il Cus abbia speso tantissimo nel tentativo di superare gli inglesi e in particolare i tradizionali rivali, i London Clapham. Quarto posto anche per le ragazze guidate da Laura Faroldi, battute nella finale per il terzo posto dalle Paris Yaka. Peccato perché, proprio in occasione dei Regionals, che le Shout avevano chiuse al primo posto, le biancorosse avevano superato anche le francesi. Il Cus Bologna, sia a livello maschile sia a livello femminile, paga qualche infortunio di troppo. E almeno a livello maschile paga anche qualche difficoltà in attacco. Nel quarto di finale, contro i Ragnarock di Copenhagen, il Cus si impone solo in volata, 15-14, sprecando molte energie.
In allegato la foto della squadra maschile del Cus Bologna. In piedi, da sinistra: Sandro Soldati (presidente Fifd) , Andrea Mastroianni, Massimo Vagliviello, Davide Morri, Cazzola Gabriel, Farina Michele , Gabriele Spisso, Simone Gasperini, Michele Gnudi,Alessandro Franceschi, Wolfgang Mitterer, Giovanni Santucci, Paolo Prandi, Fabio Coppi, Alberto Tonelli. Seduti, da sinistra: Luca Tognetti, Arturo Laffi, Michele Angella, Bruno Mine , Riccardo Zanni, Ivan Cantù, Guglielmo Chini, Nicolò Felici, Filippo Simonazzi Enrico Mastroianni, Marco Dellavedova
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