Dopo le scelte fatte nel 2014 di rinunciare agli americani e continuare una storia di football tutta fatta da italiani, il livello della competizione si era abbassato, fino al campionato 2016 che ha visto i guerrieri perdere sempre e retrocedere in II° divisione.
Poi, con la nuova esperienza nel campionato minore del 2017, l’Alfheim Field è tornato ad assistere a vere battaglie agonistiche spesso concluse con la vittoria dei padroni di casa.
Il pubblico, lentamente ma costantemente, è ritornato in via degli Orti a vivere l’esperienza della “serata guerriera”, con la voglia di passare due/tre ore piacevoli, magari in compagnia di tutta la famiglia, cani compresi. Poi, quell’atmosfera partecipativa sotto la tribuna con un piccolissimo punto di ristoro, l’area del merchandising sempre più fornita e l’immancabile organizzazione del Pitbull con le sue piade e la sua birra e, quando il freddo batteva forte, la sua polenta al ragù alla spina che riscaldava gli animi dentro e fuori dei tifosi.
Un crescendo game by game che ha reso la mitica Lunetta Gamberini, sempre più la terra degli Elfi con i loro colori, i loro suoni ed i loro odori; si anche gli odori, quelli dei fumogeni che accompagnano l’entrata in campo del Team al ritmo di un inno guerriero.
E poi, i veri protagonisti: i giocatori. Dal 2014 in poi, lo sviluppo del settore giovanile ha costituito parte integrande della costruzione del nuovo senior team. Anche i giovanissimi atleti bianco/blu si sono stretti attorno ad un progetto che ha messo al centro lo sviluppo del coaching staff italiano, supportato sempre da una costante condivisione con gli sponsor principali della società. Attorno a questi due pilastri, si è costituito un fantastico gruppo di genitori dei più piccoli che ha contribuito in maniera fondamentale a realizzare la nuova era guerriera.
Infine i dirigenti e lo staff che da sempre hanno rappresentato gli attori delle scelte della società, assumendosene le responsabilità sia nel bene che nel male.
Sabato sera scorso, in occasione dei quarti di finale contro i Vipers, la tribuna del campo che, secondo la classificazione dell’impiantistica sportiva della città risulterebbe essere la seconda struttura dopo lo stadio Comunale (figuriamoci i terzi ?!) era comunque piena di giovani e meno giovani, di tantissime ragazze, di vecchi giocatori, spesso con un bicchiere di birra in mano, in un’atmosfera rilassata ed estremamente amichevole, forse complice anche la vicinanza della società avversaria che da sempre collabora con i Warriors su iniziative del settore giovanile.
Certo, anche la convocazione per l’ultimo saluto a Jordan Scott è stata importante, ma, come avrebbe voluto sicuramente anche lui, ha coinciso con la possibilità di far ritrovare insieme vecchie glorie dopo qualche tempo di lontananza. Sugli spalti c’erano dei Seamen, dei Rhinos, delle Aquile, dei Braves, dei Knights, dei Doves, dei Ravens e di altre società sportive.
Insomma, il sabato guerriero è una storia tutta bolognese, vissuta da amici e parenti dei giocatori, da semplicissimi tifosi che amano i Blue e da sempre più curiosi che si avvicinano a questa disciplina.
Fa anche un grande piacere sapere che le autorità Comunali e del CONI locale sono di casa all’Alfheim Field quasi come potrebbero fare con la partita del Bologna calcio….. sempre con le dovute differenze, s’intende.
Tutto questo lavoro è stato reso possibile proprio grazie allo spirito volontaristico di tantissime persone che amano l’ambiente e l’atmosfera che si è ricreata attorno ad un progetto il quale, come alla nostra apertura, significa il ritorno ai vertici del campionato dei Warriors Bologna.
Certamente è un campionato di II° Divisione, ma è da lì che si deve passare per tornare in I° Divisione ed è proprio da lì che anche sabato sera, 23 giugno, alle ore 20:55 i Blue entreranno in campo contro i Blue Storms di Busto Arsizio per contendersi l’accesso al Silver Bowl di sabato 7 luglio a Parma.
La grande macchiana organizzativa bianco/blu è pronta e i tifosi lo devono essere ancora di più. Comunque vada sarà l’ultima partita della formazione senior all’Alfheim Field, quindi il saluto all’anno prossimo, magari anche passando dalla finale di Parma, non può certo mancare.
Giocatori ed allenatori sul terreno apparentemente non si voltano spesso verso la tribuna, ma tutti noi sappiamo bene quanto il rumore dei fans sia fondamentale per loro e per le loro prestazioni.
I Warriors lotteranno sulla propria terra con un preciso obiettivo: da lì nessuno deve uscire vincitore fino all’ultima goccia di sudore (e non diciamo sangue perchè nessuno è un eroe).
Tutti i ragazzi sul campo amano visceralmente quello per cui sono stati chiamati a partecipare.
Non mancate sabato sera perchè la storia continua ed avrà ancora tante pagine da scrivere e raccontare.