Gli allenatori lo avevano anticipato. Vincere il ritorno con Palermo avrebbe significato essere primi del girone fino alla fine.
In un’insolita cornice, allo stadio Bonzi, in via eccezionale data l’inagibilità dell’Alfheim Field la domenica per il football americano, i guerrieri battono gli Sharks con il punteggio di 35 a 12.
Così come a Palermo, anche il ritorno con i siciliani ha significato di non essere stati in grado di chiudere a 0 lo score avversario.
Meglio che all’andata, perchè a Bologna i Warriors hanno sempre condotto in testa la gara. 14 a 0 a metà tempo con Zanetti e Cira in end zone più due calci di Gulisano, nel terzo quarto ancora in vista i Blue con Cira (secondo td personale), una safety corale della difesa e l’ennesimo calcio tra i pali anche in field goal di Gulisano.
Nell’ultimo quarto, cambi sul terreno e tanta stanchezza dovuta al caldo e all’attesa del rientro in campo dell’ambulanza partita, sfortunatamente, con Andrea Nadalini per un controllo al P.S. In super in bocca al lupo Nadalo !! Ancora un td con il qb Foresti e ancora un field goal di Gulisano per i bolognesi e due ottimi td per gli Sharks ai quali va il merito di non aver mai mollato.
Il Coach Longhi alla fine dell’incontro ha sottolineato l’importanza di aver vinto e di aver centrato la leadership del girone con due turni di anticipo, ma non ha certamente dimenticato alcuni atteggiamenti che i Warriors devono assolutamente migliorare e sui quali l’intero coaching staff lavorerà duramente questi quindici giorni in attesa del ritorno del derby a S.Agata Bolognese con i Knights.
La gioventù di un Team che sta lottando alla pari con le migliori del torneo di Division II° è solo una parziale scusa; quello che ci vuole è la capacità di dominare tutta la partita e non di alternare momenti di adrenalina agonistica a mille ad altri di confusione e deconcentrazione. Questi ultimi, contro formazioni che non lasciano il tempo di far ragionare l’avversario, potrebbero essere fatali ed i Warriors sono stati costruiti con il preciso impegno di adattarsi ad ogni situazione e trarre sempre il massimo dall’impegno profuso.
In ogni modo sei vittorie su sei incontri disputati sono un interessante rullino di marcia, troppo orgoglioso per non valorizzarlo, ma ancora insufficiente per ritenersi già arrivati a qualche traguardo.
Solo due Team disputeranno le finali italiane dell’8 luglio su ventiquattro che lo avranno iniziato e saranno solo loro le prime leaders del campionato.