L’under 16 si è trovata di fronte un team più organizzato e capace di interpretare il football con maggiore determinazione, sia fisica che, soprattutto, motivazionale. Una sconfitta per 28 a 0, risultato acquisito già a metà gara, ha evidenziato che gli aquilotti estensi sono stati costruiti per “volare” tra i piani alti del panorama nazionale. I giovani guerrieri, complice anche qualche pesante assenza, ma che poco deve contare nella filosofia del football americano, sono entrati in campo con meno grinta dei colleghi e da subito i padroni di casa hanno dettato la propria legge. Poi, una buona seconda parte della partita, ha ridato fiducia agli allenatori bolognesi in vista di un girone di ritorno che dovrà recuperare quella voglia di riscatto che tutti si auspicano. Certamente nessun punto segnato non rappresenta un bel biglietto da visita, ma è anche vero che l’aver concesso meno punti agli avversari rispetto alle altre squadre del girone, è un motivo dal quale ripartire con grande spinta agonistica. L’Head Coach Giacomo Sacco ed i suoi assistenti, nel fine gara, hanno lodato comunque il lavoro dei ragazzi, proprio in quanto il terzo ed il quarto quarto hanno sottolineato che, in molte occasioni, le belle giocate degli avversari sono nate da errori dei singoli bianco/blu. Allora si rende necessario lavorarci sopra con tanta intensità. Siamo sicuri che i risultati non mancheranno ad arrivare.
L’under 19 ha segnato 49 punti ed incassati 0. Basta questa nota per evidenziare il divario sul terreno a favore dei Warriors, ma anche i Duchi sono da elogiare per la loro voglia di onorare il campo fino alla fine. Quattro td pass (tre per Brambilla ed uno per Maccagnani) e tre su corsa (due Corazza ed uno Abbruzzese) sottolineano la capacità dell’offense bolognese di bilanciare un gioco sempre di alta qualità.
Coach Solmi ha detto ai suoi che è certamente vero che il girone di andata si è chiuso con tutte vittorie, molti punti fatti e pochi subiti, ma guai a credere che questo sia un sistema acquisito. L’H.C. ha ribadito che il Team ha enormi potenzialità di crescita e che alcuni reparti ancora non riescono a dimostrare il loro vero valore. Le difficoltà aumenteranno partita dopo partita e solo un Team abituato a lavorare e dare sempre il 100% potrà affronatarle con la necessaria tenacia. E come sempre, la soluzione è la stessa: il lavoro in allenamento; questa è la strada giusta.