Archiviato il campionato under 19, che ha visto luci ed ombre sul percorso guerriero, l’attenzione torna sulla massima formazione oggi ancora fortemente impegnata nel programma tecnico sia in palestra che sul campo.
Chiediamo alla società qualche aggiornamento in merito.
” Siamo in attesa di conoscere la struttura e le date del Campionato di Division i° – si dice nell’Headquarter bianco/blu – che dovrebbero arrivare anche già alla fine di questa settimana. Sarà fondamentale, calendario alla mano, programmare tutte le attività, sia sul campo che quelle relative alle organizzazioni della società.”
Come hanno risposto gli sponsor a questa nuova sfida nella massima serie?
” Come ci aspettavamo. Con grandissimo entusiasmo e partecipazione. D’altronde lo avevano già manifestato in Division II°, figuriamoci ora che ce la giocheremo con i migliori Team italiani. Ci hanno accompagnato anche in qualche scelta ed hanno, loro stessi, chiamato a raccolta alcuni clienti e/o fornitori per raccontare loro di noi. Alla fine ne sta scaturendo una programmazione finanziaria che, mai come quest’anno, si presenta così avanti in questo periodo dell’anno. Sono momenti non semplici, ma anche solo il fatto di condividere il progetto dei Warriors Bologna oggi sta divenendo, non diciamo aspirazionale, ma certamente almeno da prendere in serio esame. Molti ci hanno aperto le porte ed anche chi non ci ha seguito con un atto concreto, è certamente diventato un nuovo tifoso che ci accompagnerà durante questo cammino.”
Si dice che ci sia un certo trambusto nel panorama del football della Città Metropolitana bolognese. I Warriors potrebbero approfittarsi della situazione?
” Come sempre, si parla molto e spesso la verità non è proprio quella che molti recepiscono. Problemi di roster e di finanza sono all’ordine del giorno per tutti, nessuno escluso. Quello che potrebbe cambiare da società a società è piuttosto l’individuazione del sistema ritenuto più idoneo allo sviluppo futuro di una Associazione Sportiva. Grandi impegni finalizzati a massimizzare il brevissimo periodo, lo abbiamo visto, spesso non sono profittevoli. La linea scelta dai Warriors, allenatori e dirigenti assolutamente concordi, è sempre quella di valorizzare le proprie risorse interne prima di aprirsi ad un mercato che spesso non esiste neanche. Certo, abbiamo preso gli americani perchè sappiamo bene qual è il gap tecnico senza i maestri nel team, ma anche in questo caso non si vuole diventare USA dipendenti, quanto piuttosto cercare di utilizzarli al massimo sempre anche nel ruolo di tutor, coaches ed esempio per i nostri ragazzi. E’ vero che qualche giocatore ci ha chiamato, ma anche il fatto di rientrare in questo progetto non dipende solo dalla qualità del singolo, quanto piuttosto dall’adesione ad un progetto tecnico/sportivo che gli allenatori pretendono da tutti coloro che, nel caso, chiedessero di farne parte.”
In sostanza porte aperte a chi è fuori ma con grande precauzione?
“Si, una cosa del genere. Prima si parla con gli allenatori, poi si condividono insieme tutti i passi da fare e gli impegni richiesti ai giocatori, e non certo viceversa. Vorremmo ingrandire un po’ il roster 2019 ma la precedenza sarà data ai nostri giovani e a chi condivide il programma di lavoro guerriero. Molto semplicemente.”
E qual è questo programma?
” Bhè, chi fosse mai interessato potrà a venire a parlarne direttamente sul campo con i nostri allenatori. E’ chiaro che ci riferiamo ad impegni di lavoro sul campo, niente di altro naturalmente.”
Pronostici se ne possono fare?
“Sui risultati sportivi dei Warriors, assolutamente no. Diciamo solo che se fosse per il cuore vinceremmo il campionato, mentre per la statistica arriveremmo ultimi. In mezzo ci sono molte possibilità, (cinquanta sfumature di BLUE) ma tutte saranno dettate dalla voglia e dalla passione di fare parte di un gruppo speciale. E’ proprio su questo che si concentrerà il lavoro di tutti.”