Queste le parole dell’AD del Bologna Claudio Fenucci rilasciate ieri al termine delle elezioni in FIGC.Roberto Donadoni confermato: “Roberto è confermato, sia per il finale di questa stagione che per la prossima, l’allenatore del progetto è lui, come ribadito da Saputo prima di ripartire. Non sono quattro sconfitte casalinghe a far cambiare il progetto, il nostro è un orizzonte diverso. Avevamo programmato tre obiettivi, uno è centrato, il più importante, che è la permanenza in A. Per gli altri due vedremo a fine stagione, ma chi è nel calcio da tanti anni sa che la programmazione prevede che ci possano essere momenti di calo”
Le prime somme si tireranno dopo 3 anni: “Il progetto ha un ciclo che fin dall’inizio era programmato per completarsi nel 2018, sarà quello il momento di tirare i bilanci, anche se è chiaro che a fine stagione faremo le opportune valutazioni sui giocatori con lo staff tecnico e il direttore sportivo. Non dobbiamo farci prendere dal nervosismo, è chiaro che in questo momento ci sono problemi a livello di prestazioni, ma non di impegno”
La Curva Andrea Costa non sarà presente al Mapei Stadium: “È una protesta civile, comprendiamo la delusione e neppure noi siamo contenti, sta proprio a noi riconquistarci il loro tifo. Se è una critica anche alla società? Quando le cose vanno male, siamo tutti responsabili, dirigenti compresi. Il Bologna è un’entità unica, anche noi abbiamo le nostre responsabilità ma lavoriamo per uscire da questo momento, causato anche da un calendario particolarmente sfavorevole. Le botte contro il Napoli e il Milan possono aver minato determinate certezze, soprattutto quelle dei giovani, ma anche queste sono esperienze che serviranno per crescere. Lo so perché io ci sono già passato a Roma quando prendemmo sette gol dal Bayern Monaco, ci volle tempo per ritrovare fiducia”
Joey Saputo amareggiato: “L’ho sentito, ovviamente non era felice, anche perché pure gli Impact hanno perso, ma sapeva che la Lazio era un’avversaria difficile, l’aveva vista all’opera nel derby di Coppa Italia”.
Progetto in discussione? “Mi sembra quasi che si stia parlando di un Bologna che rischia di retrocedere, quando non è così. Il bilancio si fa a fine stagione, Saputo ha investito tanto, sono serviti 40 milioni soltanto per pagare i debiti”
Provvedimenti verso la squadra? “Nessun ritiro, non è necessario, né punizioni. Sarebbero giustificate se il problema fosse l’impegno dei giocatori, ma non è questo il caso”
Tavecchio eletto nuovamente a capo della FIGC: “Per il Bologna non cambia molto, il vero rinnovamento si gioca in Lega, in particolare sul cambio dello statuto. Tavecchio ha fatto cose positive per i club sul fair play finanziario e sulle rose, e ha un manager come Michele Uva che è uno dei più preparati, la sua rielezione dà continuità ma la partita più importante si gioca in Lega”.
(Grazie ai colleghi di Tempi Supplementari per la collaborazione)