Buona sgambata per la Fortitudo che a Lizzano contro Piombino (serie B) ci ha messo un po’ prima di entrare con la giusta concentrazione nella partita, e poi dopo l’intervallo ha fatto tutto meglio, andando a chiudere la domenica con una facile vittoria. Alti e bassi, figli anche dei tanti impegni negli ultimi giorni, per la squadra di Boniciolli che ha rimesso in campo Ruzzier, che nelle prime due frazioni ha sofferto i toscani finendo spesso sotto nel punteggio, e che è andata all’intervallo avanti 40-38.

Diversa la musica nei successivi 20’, con diverso atteggiamento difensivo e attacco dove il buon giro di palla e le ottime idee di Ruzzier (e non solo) hanno messo più punti di scarto tra le due squadre: 68-51 al 30’, e chiusura 90-65.
Matteo Boniciolli – Due segnali sono la disponibilità di difendere in cinque e la voglia di passarsi la palla, con Mancinelli che oggi ha dato lampi di classe sopraffina. La condizione ancora non è buona, a volte arriviamo tardi sulle palle vaganti, qualche giocatore come Italiano è ancora indietro, ma tutti hanno la consapevolezza del motivo per cui siamo stati costruiti. Vorrei vedere la squadra al completo, senza costringere Montano a giocare minuti da regista. Piombino ci ha ben impegnato, alla fine mi sono confrontato con il loro coach, e alla fine la cosa di cui sono più contento è la prova di Di Poce, che ogni volta viene messo in campo gioca con la giusta durezza mentale. Contento per i due punti di Costanzelli: i veterani crescono, ma sono i giovani che danno il senso del tuo lavoro, perché a Mancinelli non devo insegnare niente, ai ragazzi sì. E sono le cose che ti fanno venire voglia di tornare subito in palestra. I timeout nel secondo tempo? La sconfitta con Princeton mi resterà sullo stomaco per mesi, e volevo evitare che capitasse qualcosa del genere, poi abbiamo preso contropiedi per errori difensivi: dato che in 10 su 12 parliamo la stessa lingua, allora usiamola per dire cose utili e non scemenze. Ora avanti con i lavori, senza nessuna mezza giornata di riposo per sfruttare al meglio l’occasione: dobbiamo pulire le cose che vanno migliorate, e poi dopo, in seguito, andare avanti. Adesso dobbiamo consolidare le cose che dovremmo già sapere. Abbiamo maggiori opzioni offensive, grazie al lavoro della società: non voglio togliere nulla a chi se ne è andato, ma i nuovi sono meglio. Chi se ne è andato ha lasciato una etica lavorativa straordinaria, e noi dobbiamo solo cercare di pareggiarla alzando la qualità. E ora quando hanno la palla Ruzzier o Mancinelli qualcosa di positivo capita sempre: adesso dopo qualche settimana di trauma penso che Gandini diventerà l’idolo del Paladozza. Knox? Ha fatto la sua prova migliore contro Kristic che è della sua stessa stazza, è più faticoso se affronti lunghi di 1,90… In campionato, contro Maggioli e Bryan, per dire, troverà gente con cui guardarsi negli occhi.

Matteo Montano – All’inizio eravamo un po’ sulle gambe, poi abbiamo carburato e dimostrato quello che possiamo fare. Ma la preparazione è lunga e dura, ci può stare; nell’intervallo il coach ci ha spronato dopo un primo tempo non all’altezza e le cose sono migliorate. Ruzzier? Stiamo iniziando a conoscerci, ci troviamo bene, lui da buon play vede prima i compagni del canestro, e col tempo la sintonia migliorerà ancora. 

(Bolognabasket)