SEGAFREDO BOLOGNA 92
DINAMICA GENERALE MANTOVA 64
(29-17; 50-32; 72-55)
SEGAFREDO BOLOGNA
#0 SPISSU — 6 (1/2 1/5 1/2)
#3 UMEH — 19 (3/5 3/6 4/4)
#6 PAJOLA — 4 (0/0 1/1 1/1)
#7 SPIZZICHINI — 5 (2/6 0/1 1/3)
#11 PETROVIC — NE
#13 NDOJA — 10 (2/4 2/6 0/1)
#14 ROSSELLI — 15 (4/5 1/2 4/4)
#15 MICHELORI — 2 (1/3 0/0 0/0)
#19 OXILIA — 2 (1/3 0/1 0/0)
#24 PENNA — 4 (0/0 1/3 1/2)
#25 LAWSON — 25 (8/12 1/1 6/8)
ALL. RAMAGLI
T2 (22/40 55%) T3 (10/26 38%) TL (18/26 69%)
RIMB 39 (24d-15off) AST (19) PP (10) PR (13) VAL (117)
DINAMICA MANTOVA
#2 DANIELS — 16 (7/12 0/2 2/6)
#5 GIACHETTI — 11 (3/7 1/1 2/2)
#12 TIMPERI — 0
#13 CANDUSSI — 2 (1/7 0/0 0/0)
#14 CASELLA — 9 (1/2 2/2 1/2)
#19 AMICI — 1 (0/4 0/2 1/2)
#21 CORBETT — 12 (3/6 2/4 0/0)
#22 MAGNI — NE
#31 GERGATI — 7 (2/4 1/1 0/0)
#40 BRYAN — 6 (2/6 0/0 2/4)
#44 MORELLO — NE
#75 RINALDI — NE
ALL. MARTELOSSI
T2 (19/48 40%) T3 (6/13 46%) TL (8/16 50%)
RIMB 36 (23d-13off) AST (10) PP (17) PR (2) VAL (45)
Terzo episodio vincente della nuova avventura dei ragazzi del Presidente Bucci, ci si aspettava una gara tirata fino all’ultimo ma la trama non é certo stata questa: dominio incontrastato dal primo minuto e gara mai veramente in dubbio, Mantova si é sciolta troppo presto per essere vera, merito anche della pressione dei bolognesi. La Virtus per ora guarda tutti dall’alto, e si gode i suoi americani, efficacia e talento (Lawson 40 di valutazione) al servizio di un team che gira alla perfezione. Da sottolineare la prova di Rosselli su tutti, ma il gruppo é coeso, i giovani crescono e i veterani si complementano alla grande sotto la guida sicura di coach Ramagli. La strada é lunga e gli entusiasmi sono giustificati, ma da domani sarà di nuovo testa bassa e sudore, per preparare la sfida di domenica prossima a Ravenna.
1′ QUARTO – Ndoja esordisce in maglia bianconera contro i suoi ex compagni di squadra, Ramagli gli affianca Spissu Umeh Lawson e Rosselli che infila subito un jumper che brucia la retina. La Virtus recupera 3 palloni su 3 nei primi attacchi mantovani e l’inizio é tutto griffato Segafredo, con le triple chirurgiche di Umeh e il gioco da maestro in post basso di Rosselli. Bologna controlla l’area e rimbalzi, Martelossi corre ai ripari appena vede i suoi sbandare (10-2 al 4′). Lawson comincia a produrre strappando applausi ma il proscenio é di Rosselli ed Umeh (giá in doppia cifra personale), cecchini senza pietá dall’arco, i biancorossi sono letteralmente asfissiati dalla pressione difensiva dei ragazzi del presidente Bucci. Penna si iscrive al match con una tripla di tabellone che incendia la Unipol e solo le incursioni di Daniels e Giachetti mantengono Mantova in partita e la riavvicinano sotto la doppia cifra. Spizzichini prima dello scadere trova un gioco da 3 punti che ristabilisce le distanze giuste per quanto visto nei primi dieci minuti.
2′ QUARTO – Entrambe le compagini mettono molta intensità difensiva e questo provoca diverse palle perse, la Segafredo segna dalla lunetta i suoi e commette qualche errore di troppo, la presenza immanente di Lawson altera schemi e tiri dei giocatori lombardi, specialmente frustrando Amici che sfoga in panchina la sua rabbia. Ndoja mette i suoi primi punti bolognesi con una tripla e subito dopo entusiasma la folla con un recupero e canestro di pura voglia (38-23 al 14′). Spissu, con una magia difensiva, é l’artefice che porta alla tomahawk di Lawson, Daniels e Bryan sono una luce nella nebbia dell’attacco ospite, molto confuso e senza sbocchi. Torna a muovere il tabellino Micheal Umeh e le VuNere controllano agevolmente il match fino alla sirena di metá tempo, grazie alle prove notevoli degli americani a trascinare un gruppo veramente affiatato.
3′ QUARTO – La Segafredo svalica il +20 con Lawson che porta a scuola Candussi e Umeh che si infila come lama rovente nel burro della difesa mantovana, inframezzata da una stoppata siderale di Rosselli. Gli uomini di Martelossi provano a rialzare la testa con Corbett finalmente attivo, lo strappo viene ridimensionato fino al -14 (60-46 al 24′), quando Ndoja con un altro siluro rimette le cose a posto. Il centro della Virtus polarizza ogni attenzione ed é imprendibile per gli avversari, supera di slancio i 20 personali e la sua mano morbida lo rende un’arma illegale per la categoria. I ragazzi del presidente Bucci svettano a rimbalzo anche a dispetto delle statistiche, le difese chiamate da coach Ramagli confondono i giá esitanti biancorossi e la partita sembra giá in ghiaccio con ancora un quarto da giocare.
4′ QUARTO – I bianconeri non trovano la via del canestro per due minuti e gli Stings ci provano l’ennesima volta, ma é un tentativo sterile, appena la Virtus stringe le maglie in difesa non c’é partita, Rosselli si invola a tutto campo per l’affondata che stoppa definitivamente le velleitá degli avversari (74-57 al 33′). Le giocate di sacrificio di Michelori e Penna sono balsamo per gli occhi dei tifosi, la gara é ormai chiaramente nelle mani della Segafredo e gli ultimi 5 minuti abbondanti servono a testare per il proseguio di campionato schemi e uomini per gli allenatori. Per i tifosi festanti, sempre caldi e corretti, servono invece a gratificare i propri nuovi beniamini con standing ovation meritate per l’ottima prova mostrata ancora una volta in questo inizio di campionato, finora perfetto.