JOVENTUT BADALONA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 78-84      

1° QUARTO 14-19    

2°QUARTO 31-43      

3°QUARTO 54-64        

arbitri: JAVOR  DAMIR, TRAWICKI  TOMASZ, THEPENIER HUGUES

 

JOVENTUT BADALONA

Dimitrijevic 7 Dawson 5 Ribas 3 Lopez Arostegui 4 Morgan 3 Brodziansky 3   Parrado 0 Ventura 4 Bassas 26 Birgander 10 Parra 6 Tomic 7 all.re Duran

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

TESSITORI 4 ABASS 0 PAJOLA 5 ALIBEGOVIC 2 MARKOVIC 3 RICCI (K) 5 ADAMS 0 BELINELLI 3 HUNTER 18 WEEMS 18 TEODOSIC 17 GAMBLE 19 all.re Djordievic

Una gara incredibile che poteva vincere in carrozza e, alla fine, ha rischiato di perdere, con il classico calcio al secchio del latte ormai pieno. Si dice che tutto è bene ciò che finisce bene e ad una squadra che è alla sua diciottesima vittoria consecutiva in Europa (19 considerando anche l’ultima dell’Eurocup 2019-2020) diventa difficile imputare qualcosa. Badalona può avanzare un’attenuante importante per questa sconfitta nell’infortunio a metà secondo quarto del suo top scorer di gara 1: Xabi Lopez Arostegui infatti (24 punti a Bologna) ha subito una distorsione alla caviglia e non è più rientrato.

 

Se ci fosse stato il pubblico avrebbe dovuto pagare due biglietti perchè ci sono state due partite in una. Per 25′ una Virtus pressochè perfetta ha dominato l’avversaria e facendo in pratica ciò che voleva sul parquet.

Avanti di 23 però a metà del 3° quarto Badalona ha improvvisamente deciso che non avrebbe potuto abbandonare questa Coppa in modo umiliante soprattutto nel suo Palazzo. Da quel momento i catalani hanno serrato i bulloni in difesa mentre in attacco, complice anche una difesa Virtus meno mordace ha cominciato, soprattutto con Ferran Bassas (alla fine 26 con 7/10 da 3), a ricucire lo strappo e in 10′ ha recuperato lo svantaggio e ha riaperto completamente la gara, giocando anche un’azione del possibile +3 a meno di 3′ dall’ultima sirena.

 

Qui però la Virtus ha rimesso la testa sul manubrio ed ha ricominciato a giocare il proprio basket mentre Badalona ha pagato con un pò di stanchezza e appannamento il grande dispendio fisico e nervoso per la rimonta.  

Djordievic ha avuto il solito grande apporto da Markovic, Pajola e Ricci, ha finalmente lasciato in campo Abass, Adams e Alibegaovic un pò più a lungo del solito, ha avuto un rendimento inferiore alle attese da Belinelli mentre ha trovato in Hunter, Teodosic, Weems e Gamble i migliori interpreti del suo piano partita. Le Vnere hanno nuovamente pagato a rimbalzo dove il Joventut ha catturato 32 rimbalzi contro i 25 bolognesi.

 

Alla fine la squadra di Djordievic ha vinto e chiuso la serie grazie a 7 palle perse in meno, una miglior percentuale da 2, ad un rendimento tutto sommato più costante in tutti i 40′ e ad una difesa attentissima almeno per 30′ (fino al 25′ e negli ultimi 5′). Il recupero straordinario degli spagnoli è stato frutto di una serie incredibile di triple infilate da Bassas che, per evitare la marcatura degli esterni Virtussini, tirava da oltre otto metri per dei tiri ovviamente immarcabili.

 

Alla fine dunque la Virtus ottiene ciò che cercava in terra iberica, tornare a Bologna con una vittoria che le consentisse di riposare una settimana in attesa delle semifinali di Eurocup. Badalona pur sconfitta lo ha fatto di misura dimostrando sia a Bologna che stasera di essere una formazione di caratura europea considerando che i suoi giovani provengono dal prolifico vivaio nero verde.

 

Alla fine passerella in tribuna di coach Djordievic e complimenti calorosi del patron Zanetti e di Luca Baraldi.

 

LA CRONACA

1° quarto : quintetto con Markovic, Teodosic, Weems, Ricci e Tessitori; Badalona con Bassas, Ribas, Lopez Arostegui, Brodzinsky e Tomic.  

Pronti via e la Virtus arriva in meno di 4′ al bonus, sembra di rivedere, a parti invertite, la gara 1. I bianco neri però non s’innervosiscono e anzi cominciano a macinare il proprio gioco in transizione, Weems si deve far perdonare lo 0 in pagella di Bologna e ne fa 10 in un quarto. Pajola e Teodosic costruiscono e finalizzano un contropiede da antologia del basket, la difesa Virtus contribuisce a far perdere ai nero verdi otto palloni in 10′ e il 1° quarto termina 14-19

2° quarto: in campo Hunter che gioca da “4” con Gamble, Teodosic è molto ispirato al tiro e pian piano la Virtus prende il largo e quando Hunter mette una tripla centrale come fosse un play da ai suoi il + 13 costringendo ad un time out Duran. Le Vnere continuano però a tenere il piede sull’acceleratore e alla fine del 1° tempo il risultato è 31-43.

3° quarto: la Virtus gioca 5′ di show time, in cui Teodosic inventa e segna, Ricci fa 2 canestri importanti e col secondo oltre la metà tempo regala alle Vnere il massimo vantaggio del match (+23). Tomic commette il 4° fallo e deve uscire, Badalona è sul punto di crollare ed è alle corde come un pugile suonato. La Virtus difende un pò più morbida e Bassas dopo aver beccato un tecnico ineccepibile per proteste, decide che perdere in quel modo gli da fastidio. Perso per perso comincia a tirare appena ha un pallone giocabile e, purtroppo per la Virtus, non sbaglia mai. A quel punto anche gli altri decidono di dare una mano e segnano un pò tutti e il divario è più che dimezzato rispetto al 25 esimo 54-64

4° quarto: Badalona ci ha preso gusto e capisce che la rimonta la può completare, fa subito il – 8, Bassas non ha nessuna intenzione di smettere, Birgander fa un bel tap in, la Virtus sembra stanca e a 4’40 dall’ultima sirena i nero verdi impattano a 69 una gara dall’andamento incredibile. Mettono anche il naso avanti con un canestro di Ventura (72-71), ma la Virtus ritrova un pò di energie, un minimo di lucidità, concentrazione e difesa, la prima ed unica tripla di Markovic restituisce il + 4, ancora Bassas ricuce a -1 ma due prodezze di Hunter, una tripla fondamentale di Teodosic e due liberi di Weems sigillano la vittoria

(Lucio Bertoncelli – foto fornita dalla società)

Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio (Dario) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianco nera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, Giocatore di serie B a Modena, prestissimo allenatore a Sassuolo,  Modena e Carpi. Terminata la carriera di allenatore collaboratore del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.