La carovana Virtus si è messa in marcia stamane per Lubiana dove, seppur in ritardo, è arrivata per scendere in campo domani (20.30 Stozice Arena ed Eurosport player) per la penultima fatica delle top 16 di Eurocup.
In plancia di comando Sale Djordievic rimessosi velocemente dall’indisposizione che lo aveva colpito prima della gara con Varese, il coach, concluso brillantemente il percorso di esami richiesti dallo staff Medico, è stato autorizzato a partecipare alla trasferta e quindi a sedere in panchina. Non gioca solo per sè la Virtus, che cerca la 15esima vittoria consecutiva: nel caso, aggiungendo l’ultima contro il Darussafakà della scorsa stagione europea, le Vnere eguaglierebbero il record di un’altra Virtus che, nel 2001, conquistò 16 vittorie consecutive in Eurolega percorso poi terminato come sappiamo. Mantenendo immacolata la casella delle sconfitte, nell’ultima di ritorno coi francesi del Bourg & Bresse alla Virtus Segafredo Arena, Djordievic potrebbe ottenere un record prestigioso di 17 vittorie consecutive in Europa, difficilmente eguagliabile in tempi brevi, in attesa di conquiste più importanti in gare decisive.
La Virtus vista con Varese sabato scorso è difficilmente giudicabile, troppo morbido l’avversario, appena le Vnere hanno deciso di mettersi a difendere, troppo arrugginiti alcuni dei soliti protagonisti, reduci da postumi d’infortuni risolti, alla fine hanno preso la scena gli interpreti meno abituali: Adams e Alibegovic su tutti, mentre Belinelli ha giocato secondo i suoi standard soltanto 5 minuti ma sono stati sufficienti per mettere 13 punti e scavare il solco decisivo della gara.
Ancora in panchina Pajola, mai impiegato, comincerà a togliere la tuta, forse, domani sera anche perchè sabato sera alla Virtus Segafredo Arena arriva Venezia in una gara mai banale.
L’Olimpia Cedevita Lubiana nel girone G delle top 16 ha un’unica sconfitta patita proprio a Bologna (90-76), in linea puramente teorica dunque la squadra di coach Djordievic potrebbe perdere con meno di 14 punti e mantenere ugualmente la testa del girone a patto di vincere l’ultima coi Francesi. Purtroppo però per un’assurda regola della manifestazione che non tiene conto dei risultati della fase a gironi, la Virtus è chiamata a vincere sempre e oltretutto col maggior margine di punti possibile se vuole avere il vantaggio, quest’anno veramente pressochè ininfluente, del fattore campo favorevole, nell’eventuale “bella” della finale di Eurocup a cui, legittimamente, le Vnere aspirano.
La maggior indiziata ad essere l’avversaria della Virtus, ad oggi, sembrerebbe Kazan che, se i gironi finissero oggi, avrebbe un minimo vantaggio sui bianconeri di Djordievic. Ingiustizia atroce se si pensa che i Kazaki nella fase a gironi hanno subito una sconfitta, mentre la Virtus ha compiuto un percorso netto.
Ad ogni buon conto la Virtus deve pensare solo alla propria gara come sottolineato da Goran Bjedov. “Affrontiamo una squadra sicuramente in forma. Ljubljana, dall’ultima partita disputata alla Segafredo Arena del 13 gennaio, ha vinto tutte le gare ed ha una striscia aperta di 9 vittorie consecutive tra Campionato e Coppa ed è in piena lotta per un posto nei quarti di finale. Sia per loro che per noi, che vogliamo mantenere il primo posto nel girone, è una partita importante. Una delle chiavi della gara sarà tenere il loro contropiede e il loro gioco in campo aperto, dove con Perry e Blazic, quest’ultimo miglior scorer della Top 16, possono fare la differenza. Oltre a ciò, dovremo imporre la nostra fisicità anche sotto i tabelloni e controllare i rimbalzi. Pajola sta migliorando e valuteremo dopo l’allenamento di domani se potrà avere qualche minuto durante la gara, mentre Tessitori, che ha avuto qualche problema dopo la partita con Varese, sta migliorando e potrebbe già essere disponibile”.
(Lucio Bertoncelli – foto fornita dalla società)
Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio (Dario) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianconera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, giocatore di serie B a Modena, prestissimo allenatore a Sassuolo, Modena e Carpi. Terminata la carriera di allenatore collaboratore del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.