VOLI Budućnost Podgorica
Forse la trasferta meno attraente in Euro Cup.
LA SQUADRA
Fondata nel 1949 il Buducnost trascorse 40 anni in anonimato prima di trovare il suo posto nella prima divisione della Lega jugoslava.
Ed all’inizio del secolo era divenuta la squadra locale da battere. Con Tomasevic, Topic e Scepanovic conquistò tre titoli consecutivi della Lega Jugoslava dal 1999 al 2001.
Dal 2003 sino al 2010 prese parte alla EuroCup senza entrare nelle top 16, obiettivo raggiunto poi dal 2011 e mantenuto sino ad oggi, ad esclusione della stagione 2018\19 in cui partecipò all’Euroleague.
In questa con coach Repesa vinse però solo 6 incontri dei 30 previsti, anche se prendendo scalpi eccellenti come quelli del Real, Barcellona e CSKA, e perse il diritto a bissare l’esperienza.
Dopo le spese cospicue e la delusione la stagione 2019-20 ha visto i bianco blu tornare in EuroCup ma non qualificarsi alla Top 16, con sole 3 vittorie in 10 incontri..
Ed ora il Buducnost VOLI è quindi tornato alla EuroCup per la 14esima volta negli ultimi 18 anni.
Quest’anno nella Lega Adriatica, vinta nel 2017-18, è al 3° posto dopo il Mornar Bar che l’ha sconfitta anche nel Girone di EuroCup e la Stella Rossa ora in EuroLeague, con 9 vittorie su 11 partite.
Nel Girone B della coppa, quello che ha eliminato Brescia, si è classificata al 4° posto con 5 vittorie su 10 incontri e dietro ai connazionali del Bar, del Malaga e della sorpresa Boulogne, entrambe con 7. Curiosamente 3 delle 5 vittorie son state ottenute in trasferta, e ciò fa temere la Virtus.
I bianco blu giocano allo Morača Sports Center, vecchia struttura bianca e blu della capitale che ha una capienza di circa 5mila posti. E lì si trovano a disputare l’ultimo biglietto per i quarti, dato per scontato quello pronosticato alla Virtus, nel Girone con Lubiana ed i francesi del Bourg en Bresse.
IL ROSTER
Da mercoledì potrà schierare Della Valle, entrato a far parte del club ad ottobre, ma non autorizzato a giocare fino alla Top 16 data la sua precedente partecipazione con l’Herbalife Gran Canaria.
A fargli posto Sashad Vaughn, scelto al N.17 nel Draft NBA 2015, che ha lasciato il team ed ha trovato posto in Ucraina nel Prometey.
Inoltre son giunti quest’anno il grosso centro Reed di 211 cm, 30enne con alle spalle 7 anni nella NBA, da Salt Lake City della G League, che viaggia a 11,6 p.ti e 7,5 reb. in 20 min.
Ed il suo rilievo Apic 205 cm. già visto al Kuban e qui impiegato solo 14 min. con 5 p.ti.
Per il resto la scelta è stata quella di confermare ben 8 del precedente roster nel quale curiosamente ben 8 sono del potente agente Misko Raznatovic.
Sono rimasti il play USA Cobbs, 191 cm., prima a Lubiana, che tiene il campo per 32 minuti con 11 p.ti e 5 assist. Cobbs è considerato uno dei migliori playmaker nella competizione; nella scorsa stagione ha guidato l’EuroCup negli assist (7.3 apg.), quarto nel PIR (19.9) e settimo nei punteggi (15.4 ppg.).
L’ala piccola canadese Melvin Ejim, visto a Venezia , proveniente dal Malaga, che viaggia sui 13.3 p.ti col 56% da tre, 6 reb. in 29 minuti di impiego.
Ma il colpo sensazionale è stato il boom del play 26enne Nikola Ivanovic, ex Capo d’Orlando, che è nella stagione più bella della sua carriera con 17,7 punti a partita, 3,7 assist e il PIR di 19,0. Ed ora è tra i migliori giocatori della competizione avendo più che raddoppiato i numeri della scorsa stagione segnando almeno 12 punti in ogni partita e smazzando 4 assist in sette delle dieci occasioni.
Tra i restanti lunghi i due Nikolic, Danilo, ala forte di 205 cm. in campo per 25 minuti con 6,7 punti col 38% da tre e 4,5 reb. ed il centro 24enne di 213 cm Zoran, già visto al Badalona, 4 punti in 11 minuti.
L’ala Sehovic da 8 anni nel club, contribuisce con 6,4 punti in 20 minuti tirando col 43% da tre. Dalla cantera è uscito anche la guardia Popovic che in 14 minuti sul campo realizza circa 5 punti.
Il fenomeno del futuro è il 17enne Zugic , guardia di scuola Stella Azzurra, impiegato per ben 13 minuti nonostante medie offensive ancora insufficienti
Mentre l’ala forte Mitrovic, rientrato dall’Hapoel Gerusalemme, è il 5° dei lunghi e l’11° della panchina per via della sterilità offensiva, tira con 7%.
L’allenatore Petar Mijovic, che è stato promosso capo allenatore a metà della scorsa stagione, ora ha la possibilità di guidare per la prima volta il team sin dall’inizio della stagione.
Il gioco del Buducnost ha tradizionalmente dipeso da una forte difesa, circa 79,4 punti subiti di media, e da un buono saldo nei rimbalzi 36 contro i 32 dei suoi avversari.
In attacco quest’anno la squadra ha avuta una buona potenza di fuoco dal perimetro, sinora col 35.7% per 70\196 nei tiri da tre, mentre è stata tra le ultime nel tiro da 2, con solo il 50,3% di realizzazione.
Gli incontri son programmati a Bologna il 26 Gennao alle 20:30 ed a Podgorica il 3 Febbraio alle 19:00.
LA CITTA’
Podgorica è la dimostrazione della capillarità dell’Impero Romano che già nel II° secolo prima di Cristo, con Diocleziano qui vi fondò Dioclea, nel nulla assoluto.
E non è che se venendo dalle spiagge di Bar, Sveti Stefan o Budva , terminato di visitare il bellissimo Lago di Scuatari, andrete a Podgorica troverete adesso molto di più.
La città fu nominata Podgorica dal XIV secolo, ma dal 1946, quando fu proclamata capitale della Repubblica Socialista del Montenegro, fu denominata Titograd, in onore de Maresciallo Tito, dittatore della Jugoslavia.
Chi si ritrovasse lì potrà, mentre aspetta una coincidenza per l’Italia (non esistono voli diretti), fare due passi nella città vecchia per vedere gli effetti architettonici di 50 anni di comunismo jugoslavo o, meglio, visitare un supermercato della catena VOLI, sponsor della squadra.
Del resto come monumenti locali la Cattedrale risale al 1993, il Palazzo Reale al 1896 ed il ponte sul fiume Morača fu aperto nel 2005…
La città che nel dopoguerra aveva 14mila abitanti ora, essendo divenuta capitale del Montenegro, ha
raggiunto i 150mila, dei quali oltre 100mila mussulmani, come si intuisce dai numerosi minareti nello skyline .
VITTO E ALLOGGIO
Incredibilmente vi sono due hotel veramente belli in città, a 5 stelle, l’Hilton ed il Zjia, entrambi sotto i 100€. Altrimenti anche camere dai 20€ in su.
Tra i ristoranti i migliori sono quasi tutti di cucina indiana, italiana o americana, altrimenti affidatevi a gostione cittadine purchè vi siano consigliate da persone fidate.
(Franco Vannini)