Inizia a delinearsi il percorso del 40° Giro d’Italia Under 23, che si svolgerà su 7 tappe a partire da venerdì 9 a giovedì 15 giugno 2017. La corsa verrà rilanciata 5 anni dopo l’ultima edizione datata 2012.
ORGANIZZAZIONE – La Federazione ciclistica italiana ha incaricato la Nuova Ciclistica Placci 2013 dell’organizzazione tecnica della corsa, portando a compimento il lavoro svolto dal CT della Nazionale Davide Cassani e da Marco Selleri, che sarà il direttore generale del Giro (Selleri, presidente della società organizzatrice, è stato patron del Giro delle Pesche Nettarine dal 2008 al 2015), a distanza di due anni dai primi colloqui intercorsi tra i due. La direzione di corsa sarà affidata a Raffaele Babini, Daniele Gulmanelli e Stefano Ronchi; ispettore di percorso sarà Giuliano Collina. Ma la carovana della corsa vedrà la presenza di circa 500 persone.
PERCORSO – Si partirà venerdì 9 giugno da Imola, dove è previsto anche l’arrivo di tappa dopo un giro del circuito dei Tre Monti (lo stesso in cui Vittorio Adorni si laureò campione del Mondo nel 1968). Seconda frazione per corridori veloci, con partenza e arrivo a Castellarano (Re), su un circuito di 30 km da ripetere 5 volte e con uno strappo nel finale all’abbazia di San Valentino che potrebbe però sgranare il gruppo. Nella terza tappa, da Forlì a Forlì, si affronteranno le salite delle Caibane, Casale, Trebbio, Cento Forche e Rocca delle Caminate prima del traguardo in piazza Saffi, mentre nella quarta tappa da Forlì a Gabicce Mare ci sarà spazio per i velocisti. La quinta frazione prevede due semitappe: la prima con partenza da Gabicce Mare e arrivo a Campocavallo, frazione di Osimo (An) dove in settembre si corre il trofeo Lamonica (gara nazionale Elite/Under 23); la seconda semitappa nel pomeriggio sarà una cronometro di 13,5 km tra Osimo Stazione e Osimo centro. La sesta frazione da Francavilla Mare a Casalincontrada porterà i corridori ad affrontare Passo Lanciano, mentre la settima e ultima tappa, giovedì 15 giugno, partirà anch’essa da Francavilla Mare, con il transito da L’Aquila per concludersi poi a Campo Imperatore (Cima «Pantani» del Giro).
Alla partenza e all’arrivo delle tappe saranno previste manifestazioni e kermesse per bambini e bambine, con contatti già in corso per coinvolgere i Giovanissimi (7-12 anni) delle società ciclistiche locali.
I TEAM AL VIA – Saranno in gara indicativamente 27 team (6 atleti per squadra). Oltre alle migliori 15 formazioni italiane, definite sulla base del ranking delle gare di inizio stagione 2017, e a una rappresentativa che comprenderà i più forti Under 23 italiani tesserati in società non invitate, ci saranno anche 11 squadre straniere (tra cui alcune delle migliori al mondo come Bmc, Team Wiggins e Astana) tra le oltre 30 che hanno già inoltrato la propria richiesta. I ragazzi in gara saranno tutti «Under 23», nati cioè tra il 1995 e il 1998.
LA PRESENTAZIONE – I dettagli sul percorso del 40° Giro d’Italia «Under 23» verranno presentati nel corso del mese di febbraio presso la sede nazionale del Coni a Roma. In quell’occasione verranno anche svelate le maglie di leader delle varie classifiche, oltre alla maglia rosa sponsorizzata Enel. La presentazione ufficiale delle squadre e degli atleti partecipanti avverrà invece giovedì 8 giugno, alla vigilia del via, in Piazza Gramsci a Imola, nel corso di una serata che vedrà anche l’intrattenimento del duo comico composto da Davide Dalfiume e Marco Dondarini, reduci dal gradimento riscontrato a «Eccezionale veramente» su La 7.
LA STORIA DEL GIRO – Nel corso delle sue 39 edizioni, a partire dal 1970, il Giro d’Italia «baby» ha lanciato alcuni dei più grandi professionisti degli ultimi decenni: da Moser a Battaglin, da Baronchelli a Corti, da Konyshev a Belli, da Casagrande a Simoni, senza dimenticare Marco Pantani che in tre anni arrivò 3°, poi 2° e infine 1°. La corsa non si disputò nel 1987 e nel 2005, tornò nel 2006 con la vittoria di Dario Cataldo e saltò di nuovo nel 2007 e 2008, prima del quadriennio 2009-2012 a denominazione «Girobio». L’ultima edizione vide la vittoria dello statunitense Dombrowski, precedendo l’italiano Fabio Aru, già vincitore di una Vuelta tra i pro nel 2015.