Manca ormai poco alla ripresa dell’attività organizzativa del Gruppo Sportivo Emilia che proprio in queste ore sta definendo tutti i dettagli per i quattro appuntamenti organizzativi che caratterizzeranno le prossime settimane.

Gli impegni dell’ente organizzatore bolognese si apriranno

Pur restando giustamente fedele al finale ormai consolidato, con i 4 giri completi del circuito di San Luca, per complessive 5 ascese, il percorso della 103a edizione del “

Il raduno di partenza, il foglio firma e la partenza ufficiale sono previsti nel centro di Casalecchio di Reno, nell’area circostante la “Casa della Conoscenza” Prima di lasciare Casalecchio, la carovana rivolgerà un pensiero ed un ricordo ai ragazzi che, ormai quasi 30 anni fa, persero la vita nel tragico incidente che coinvolse la Scuola Salvemini.

Dopo il via la corsa entrerà subito nel vivo con l’attraversamento di Zola Predosa per proseguire verso Ponte Ronca, Crespellano e Muffa, per poi lambire Monteveglio. Si lascia quindi la pianura per affrontare la prima asperità, breve ma impegnativa (1,5 km al 9,2% di pendenza media, ma con punta del 15%) che condurrà a Montemaggiore. Si attraverserà quindi il centro di Calderino per giungere ai piedi della seconda asperità della giornata: la salita di Mongardino (2,5 km al 6,1%). Dopo la discesa si raggiungerà Sasso Marconi e si procederà lungo la vallata del Reno per poi attraversare la località Riola di Vergato, località celebre per la chiesa di Riola progettata dall’architetto finlandese Alvar Aalto ed il fiabesco castello Rocchetta Mattei. Si tratta degli ultimi chilometri prevalentemente pianeggianti, prima di iniziare la lunga ma pedalabile salita (11,8 km al 4,6%) che porterà al terzo traguardo valido come GPM: il Passo Serra di Zanchetto. Dopo un breve falsopiano, la strada inizia a scendere verso la spettacolare diga del Brasimone. La discesa si interrompe nell’attraversamento del centro storico di Castiglione dei Pepoli, dove sarà collocato il terzo traguardo volante della giornata, esattamente al km 100 di gara.

Quindi alcuni chilometri di pianura fino alle porte di Sasso Marconi, prima di entrare nel vivo della corsa. La salita di Ganzole (2,3 km al 9,1% ma con punte fino al 14% nel tratto centrale) potrebbe già provocare una prima selezione, con il traguardo GPM posto dopo 141,4 km di corsa. Da qui una veloce discesa di 3,8 chilometri conduce in località Pian di Macina e immette in un ultimo tratto pianeggiante.

Dopo lo scollinamento si passerà dallo stabilimento “Segafredo” per poi raggiungere, da Rastignano, la città di Bologna.

Il finale è noto e non ha certo bisogno di presentazioni, le cinque ascese al San Luca, teatro anche della prima tappa del Giro d’Italia 2019, ci regaleranno ancora una volta una giornata indimenticabile.

La settima edizione del

Dopo la partenza, lasciata la città di Bologna, la corsa transita davanti allo stabilimento “Granarolo” per poi raggiungere la cittadina di Altedo.

Si attraversano quindi i paesi di San Pietro in Casale e Pieve di Cento. Si tocca Cento, sconfinando in provincia di Ferrara e si rientra in provincia di Bologna in direzione di San Matteo della Decima. La corsa prosegue in direzione di San Giovanni in Persiceto per poi dirigersi verso il caseificio Agricola Caretti dov’è posto il secondo TV. Da qui il gruppo tornerà in direzione di Bologna e attraverso Borgo Panigale, via Togliatti, viale Vicini, porta Saragozza ci si immette nello stesso percorso della gara maschile dei professionisti. Il passaggio sotto l’arco del Meloncello è l’inizio della salita verso S. Luca di km 2,100, con pendenza media del 10%, massima del 18% che incoronerà la regina del Giro dell’Emilia BPER Banca Internazionale Donne Elite 2019.

Pochi giorni,

La gara, dopo la partenza (ore 11,15) da Via Roma nel centro di Castrocaro e Terra del Sole effettua un circuito cittadino di km. 3,800 da ripetersi 5 volte.

Lasciata Castrocaro Terme si affrontano vari saliscendi, tra cui quello di Grisignano e Rocca delle Caminate, prima di giungere nel centro abitato di Meldola.

Successivamente si affronta la salita di Teodorano e di Monte Cavallo, quindi la discesa per giungere nel centro cittadino di Borello. Troviamo poi l’ampio circuito di Montevecchio di km. 35,600 da percorrere 3 volte; questa parte del percorso

Al termine dei tre giri, la corsa attraversa la frazione di Calisese, per poi attraversare il Castello di Longiano posto a 155 mt. slm., ed avviarsi poi verso Savignano sul Rubicone, Sala, via Fiorentina (passando davanti alla casa Pantani) Valverde di Cesenatico per un primo passaggio sotto lo striscione d’arrivo ed iniziare un circuito di km. 5,000 da ripetersi 4 volte.

Due giorni dopo,

Visto il successo delle passate edizioni, la gara anche nel 2020 si aprirà con il doppio appuntamento nella località romagnola.

La prima semitappa si disputa sulle strade dell’Unione dei Comuni del Rubicone (Gatteo, Gambettola, Longiano, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone) ed attraversa in alcuni tratti i comuni di Forlì-Cesena e di Rimini. La frazione d’apertura sarà divisa in tre parti: la prima che, dopo la partenza ufficiale dallo stabilimento della Sidermec di Pino Buda porterà a Gatteo Mare per poi passare una prima volta sotto il traguardo di Gatteo da dove si raggiungerà Gambettola per dirigersi verso i 163 metri di altitudine di Longiano dove è previsto il primo GPM. Qui inizierà la seconda parte di gara con i due giri del classico circuito della “DUE PER BENE’’  di 13.3 km dove sono posti gli altri GPM della giornata.

Terminati i due giri, una rapida discesa tecnica con curve e controcurve ci riporta attraverso Savignano sul Rubicone a Gatteo dove sulla linea d’arrivo inizia l’ultimo giro di poco meno di 9 km che toccherà la frazione di Fiumicino prima di tornare in via Roma per l’epilogo, molto probabilmente con uno sprint a ranghi compatti.

Nel pomeriggio si terrà l’ormai tradizionale cronosquadre di km 13,3 con partenza nella frazione di Gatteo a Mare nei Giardini Don Guanella.

Mercoledì 2 settembre

Dopo un tratto di trasferimento di circa 5 km su percorso cittadino, il “km zero” è posto su Viale Milano, in corrispondenza di Viale Ceccarini. Lasciata Riccione, attraverso un percorso molto vario, privo di lunghe salite ma costellato di alcuni strappi più o meno ripidi, si toccano le località di San Clemente, Coriano, Ospedaletto per lambire la località di San Patrignano, per dirigersi verso l’entroterra riminese, seguendo un itinerario ricco di brevi saliscendi prima di iniziare la salita più continua verso Verucchio (298 m slm). Una veloce discesa verso il fondovalle per poi attaccare immediatamente l’impegnativa salita di Torriana (GPM al km 45,3 a 326 m slm). Altra ripida discesa e un breve tratto di fondovalle, fino alla località Ciola/Stradone, conducono alla salita di Cornacchiara per immettersi sulla strada del circuito di Sogliano, superando una prima volta la salita “della Cioca” ed effettuare un primo passaggio sotto il traguardo di Sogliano al Rubicone (inizio primo giro circuito). Da questo punto si percorreranno 4 giri completi del circuito di Sogliano, ciascuno di km 23,6. Successivamente il circuito si snoda attraverso le località di San Martino in Converseto, Borghi, Montalbano, Ponte fiume Rubicone, salita “della Cioca” e nuovo passaggio sotto il traguardo. Si tratta di un percorso vallonato, prevalentemente in discesa nella prima parte ed in salita nella seconda, fino a culminare con il tratto di salita più impegnativo negli ultimi 3,6 km che porteranno al traguardo finale.

Anche la terza tappa,

6 km di salita durissima con pendenza media oltre il 10%. Dopo la discesa ripida e impegnativa nella prima parte ai affronterà un breve ma impegnativo tratto di salita condurrà nel centro di Pennabilli, per poi riprendere a scendere verso la vallata del Marecchia fino a Ponte di Molino Baffoni. Da qui inizierà la lunga salita che in 9 km condurrà al GPM di 1^ categoria di Madonna di Pugliano. Dopo una altrettanto lunga discesa su strada ampia e scorrevole, si sale nuovamente verso la località Montemaggio (515 m slm) per fare nuovamente ingresso nel territorio della Repubblica di San Marino. Ennesima discesa fino a Ponte Rio San Marino e ascesa verso Fiorentino dove sarà posto il terzo GPM di giornata. Si prosegue quindi tra discesa e pianura rientrando nel territorio provinciale di Rimini; da Pian della Pieve (15,2 km al traguardo) ha inizio una serie di brevi saliscendi che potrebbero favorire un colpo di mano da parte di un finisseur prima del traguardo posto a Riccione.

L’ultima tappa,

Dopo un breve trasferimento all’interno della città, la corsa entrerà subito nel vivo con il circuito di Predappio-Rocca delle Caminate.

Si tratta di un anello di 22,0 km, da percorrere per 7 volte, composto da un primo tratto di 9 km che segue la strada provinciale che percorre il fondovalle del fiume Rabbi fino a Predappio, alternando tratti pianeggianti a brevi salitelle fino a quella della Rocca delle Caminate, che con i suoi 17 tornati, supera un dislivello di 222 metri in 3,5 km, con una pendenza costantemente compresa tra il 6% ed il 7%.

Ultimato il 7° giro del circuito, si farà ritorno verso il centro di Forlì: si tratta di 7,5 km pianeggianti, contraddistinti da lunghi rettilinei fino a percorrere il centralissimo Corso della Repubblica per raggiungere il traguardo posto nel cuore della città di Forlì in Piazza Aurelio Saffi dove

(Foto fornita dalla società)