Quasi 300 Giovanissimi nella giornata inaugurale, sabato 21 luglio, poi oltre 250 Esordienti e ben 196 Allievi nella giornata odierna (domenica 22 luglio) raccontano una manifestazione che negli anni è cresciuta fino a raggiungere alti standard organizzativi, riconosciuti a più livello. Merito dell’organizzazione della Ciclistica Santerno Fabbi Imola, fondata da Ilario Rossi nel 1995 e oggi presieduta da Luca Martelli, che in questi due giorni riesce ad avvalersi della collaborazione di oltre 100 volontari, ex ciclisti e non, uniti dall’obiettivo di consentire lo svolgimento di una manifestazione sportiva giovanile importante in assoluta sicurezza.
Merito anche a una location eccezionale come l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, struttura polivalentea tutti gli effetti e ideale per lo svolgimento dell’attività ciclistica giovanile, essendo chiuso al traffico veicolare cittadino. Merito anche alla Città di Imola, alla Regione Emilia-Romagna, alle istituzioni e agli sponsor che contribuiscono a rendere possibile la manifestazione, a partire da Fabbi Imola – materiale elettrico che accompagna la Ciclistica Santerno fin dalla sua fondazione.
LA GARA DEGLI ALLIEVI:
Il 23° Gp Fabbi Imola si è chiuso con la gara riservata alla categoria Allievi, denominata anche Memorial Ivo Mingotti. Partenza alle 15.30 sotto un grande temporale estivo, con forte pioggia, freddo inusuale a luglio e vento contrario nel rettilineo di partenza che mette subito a dura prova gli Allievi al via (196 iscritti, 167 partenti).
Gli Allievi devono percorrere 15 giri del tracciato dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Il primo attacco, che dura qualche giro, porta la firma di Manlio Moro (UC Pordenone), che si muove in solitaria. Il friulano si rialza dopo aver conquistato il traguardo volante del 5° giro (2° Francesco Calì). Il gruppo rimane poi compatto, a parte qualche timido attacco, fino al 7° giro, quando parte la fuga di Ceci (Selezione regionale Lombardia), Spada (Team Spercenigo Sicilia) e Ciugureanu (Postumia 73 Dino Liviero), raggiunti poi dal romagnolo Servadei (Cotignolese) dopo il 9° giro. Al GPM del 10° giro passano nell’ordine Alessandro Ceci e Antonio Spada.
Riccardo Servadei addirittura riesce a portarsi al comando in coppia con Ceci, mentre Spada e Ciugureanu riescono a rientrare in pianura dopo aver perso contatto in salita e aver inseguito in coppia. Il quartetto viene agganciato a circa 3 giri dalla conclusione anche dal corridore di casa, l’Allievo della Ciclistica Santerno Fabbi Imola Matteo Montefiori (sempre molto attivo in testa al gruppo), e dal campione provinciale bolognese Riccardo Sofia (Us Calcara).
Il sestetto procede di buona lena e con cambi regolari fino all’inizio delll’ultimo giro, a 5 km dalla conclusione, mentre il gruppo insegue sempre “a strappi” e non riesce mai a finalizzare l’inseguimento.
Nel corso dell’ultimo giro, nel drappello davanti Montefiori e Sofia si dimostrano decisamente superiori ai compagni di fuga, forse affaticati. L’imolese Montefiori ci prova a più riprese, sia nella salita della Tosa che alle Acque Minerali, con l’obiettivo di staccare il più veloce Sofia. In certi momenti sembra addirittura riuscirci, ma Sofia non molla e arrivano in coppia a giocarsi la vittoria sul rettilineo finale dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.
Per il bolognese Riccardo Sofia è un successo meritato e da ricordare, vincendo allo sprint nel tempio della velocità; per Matteo Montefiori una beffa a un passo dal sogno di vincere in casa. Una beffa mitigata, però, dagli applausi del folto pubblico, imolese e non solo, sia all’arrivo che al momento delle premiazioni.
ORDINE D’ARRIVO ALLIEVI:
1. Riccardo Sofia (US Calcara) km 75,600 in 1h49’00″ alla media di 41,615 km/h
2. Matteo Montefiori (Ciclistica Santerno Fabbi Imola)
3. Alessandro Ceci (UC Figinese ASD)
4. Antonio Spada (Team Spercenigo Sicilia – Spada)
5. Bryan Olivo (Bannia Ass. Sport. Dilett.)
6. Riccardo Servadei (S.C. Cotignolese)
7. Francesco Calì (AspiratoriOtelli-VTFM)
8. Samuel Quaranta (Pedale Senaghese A.S.D.)
9. Riccardo Marcheselli (Lib Ceresetto Pratic Danieli)
10. Manlio Moro (UC Pordenone)